venerdì 19 gennaio 2007

Rule Britannia, Britannia rules the waves (3a parte)


.... inizio della terza e ultima parte.
6 gennaio ... epifania. Ci risvegliamo con un tempo uggioso e piovigginoso (mentre i giorni precedenti non aveva dato tanti problemi). Tempo di rientro: si doveva tornare alla base ma mancava ancora qualche posticino da visitare per diventare perfetti topini nel formaggio. Il nostro aereo partiva alle 20.30 (ora locale) e sarebbe giunto a Roma alle 23.00, avevamo tutto il giorno davanti a noi. E che abbiamo fatto? dopo aver assaporato per la terza mattina di fila, uova, bacon, salsiccie e fagioli (per me uova e fagioli), salutati gli ospiti dell'alberghetto e lasciate temporaneamente le nostre valigie lì (non ce le siamo certo portate dietro), abbiamo attraversato Hyde Park per andare a visitare la Westminster Cathedral , che è vicina alla Abbey ma è di rito cattolico, e ci siamo pure sparati una messa per l'epifania in latino O___o
Poi, sotto la pioggia quasi battente, abbiamo fatto una bella passeggiata passando davanti Buckingham Palace, con torme di turisti attaccati al cancello che aspettavano forse il cambio della guardia, indi su per "the Mall", il vialone che costeggia St. James's Park, attraversando Trafalgar Square e puntando verso Covent Garden; nelle vie limitrofe siamo andati a rintanarci in un ristorantino molto carino (vicino Neal street) non solo per mangiare (bene, zuppa di spinaci e latte di cocco per me e tortino rustico di pesce con contorno di verdurine per il naturalista) ma anche per aspettare che spiovesse. Cosa che, fortunatamente è avvenuta perchè cominciavano ad essere dei pulcini bagnati. Ancora qualche occhiata alle vetrine, una puntata da Marks & Spencer per far rifornimento di cibarie, fra tramezzini ben imbottiti e formaggi cheddar, e di corsa all'albergo a prendere le valigie, salutare ancora la signora incendiaria e poi via, all'aeroporto by tube. Yes!!! Perchè la metro arriva fino all'aeroporto di Heathrow, solo che noi abbiamo un pò esagerato nel raggiungere l'aeroscalo. Pensando agli inevitabili controlli di sicurezza, al fatto che dovevamo prendere la metro a Paddington, cambiare ad Hammersmith per prendere la Piccadilly e da lì andare verso Heathrow, ci siamo mossi con largo, ma largo anticipo, tanto che quanto siamo giunti nell'aerostazione il check-in per il nostro volo era ancora di là da venire; fatto il check-in all'ora debita e passati i controlli di sicurezza, che mi sono parsi molto scrupolosi, anche se non abbiamo fatto molta fila - l'unico inconveniente è che ispezionano un tot di bagaglio a mano a campione e per malaugurata sorte, il naturalista ha dovuto letteralmente svuotare il suo per permetterne l'analisi da parte di un'addetta allo scalo e alla sicurezza - il resto del pomeriggio (quattro ore quattro) l'abbiamo passato ciondolando per l'aeroporto aspettando il nostro volo. Ronf, ronf..
Il rientro è andato liscio e ad attenderci all'arrivo a Fiumicino c'era il caro papino mio, il quale, per farci ancora assaporare il brivido del viaggio aereo, ha imboccato l'autostrada Fiumicino Roma e poi il GRA a velocità alquanto sostenuta... ma non eravamo già arrivati? O___o
Aaahhh, era lui che aveva fretta di tornà a casa. Vabbuò.
Le avventure in terra d'Albione sono terminate, per ora, perchè sicuramente una nuova scappata a Londra si rifarà, non so quando, ma la swinging London mi chiamaaaaaaaaa!

P.S.: Foto tratta dal sito www.worldofstock.com

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