sabato 29 settembre 2007

Meme 8 x 8


Sono stata invitata da Stella di sale a compilare questo meme, ma francamente non so proprio da dove iniziare e come descrivermi :-( [bè già la foto come incipit dovrebbe bastare]
E infatti lo posto solo ora (2 ottobre) anche se l'ho iniziato a scrivere il 29 settembre, e tale data appare sul blog!
Vediamo la mia mente "perversa" cosa tira fuori.

1.
Sono una divoratrice di libri. Leggo sin da quando non sapevo distinguere un disegno da una lettera, ma avevo una vera passione per i libri e le riviste. Mia mamma mi raccontava di quando ero piccola e mi faceva vedere libri, o riviste con disegni e figure, e io lì a guardare incantata. Poi sono iniziati i Topolino e da lì è cominciata la mia strada verso la perdizione ^___^
Unica pecca: sono abbastanza gelosa dei libri, dei miei libri. Li considero una parte di me e raramente li presto, se non a persone per cui nutro la massima fiducia e che so che me li restituiranno nelle stesse condizioni (vabbè, non proprio le stesse) in cui li hanno avuti in prestito.

2.
Sono una mangiona (e la foto lo dimostra, sin da piccola affrontavo il cibo con allegria)

e la mia lotta con la bilancia è perenne. Tento, a volte e vanamente, di non farmi coinvolgere in strane diete ma perdo sempre la partita :-[
Ho cominciato a cucinare "seriamente" da pochi anni, e devo dire che spesso ciò che preparo non è niente male! ^___^

3.
Sto per arrivare alla boa degli "anta" e forse , finalmente (?), mi convincerò che il tempo passa anche per me! Eppure la sensazione di essere ancora "studentessa universitaria" è insita in me: sarà che mi è sempre piaciuto studiare - anche se i risultati non erano proprio da prima della classe? ^O^

4.
Mi piace dedicarmi a passatempi che mi aiutino a sviluppare la manualità. Alle elementari ero una pasticciona: non sono mai riuscita a finire i lavoretti "da brava massaia" che la maestra ci faceva fare: e il bamboccino fatto all'uncinetto - una Caporetto totale - e gli esperimenti con la creta - e quella è una foglia? - e le creazioni artistiche con saponetta e rafia - ... ^___^
Un disastro. Molto meglio giocare agli indiani :-]


Tento ora di metterci una pezza dedicandomi al decoupage, al cartonnage, alla rilegatura, alla sartoria (vabbè, non allarghiamoci, tento di sfruttare la macchina da cucire relgalatami e farmi qualcosa con le mie manine sante - e piano piano gliela fò!) e all'erboristeria. Mi sono iscritta da poco a un corso di erboristeria post lavoro: tre volte la settimana per sette ore e mezza a settimana, fino a giugno: me reggerà la pompa? O___o

5.
Sono una rugna. Ossia spesso mi capita di farmi delle paturnie per niente e di angosciare chi mi sta vicino: in questo caso il naturalista l'hanno da fa' santo subito. Poi mi passa, ma quando vengo presa da questi cinque minuti di totale rincoglionimento emotivo non mi tiene nessuno! ^O^

6.
Mi piace dedicarmi alla meditazione e allo studio di discipline orientali anche se, con tutto quello che già sto facendo, rischio di combinare una beneamata cippa.

7.
Credo nell'amicizia e ho fiducia nel prossimo, fornendo spesso troppa disponibilità e per questo, a volte, mi si taccia di eccessiva ingenuità e bontà :-O
Questa fiducia, talvolta, genera in me delle batoste emotive dalle quali mi riprendo lentamente e che mi lasciano un pò basita, ma che non scalfiscono la mia naturale tendenza ad avvicinarmi al prossimo senza preconcetti, ma con l'animo ingenuo di chi crede nella bontà di chi ti sta davanti.

8.
Ho avuto sempre sempre un carattere allegro ed espansivo, sin da piccola, e mi faceva piacere vedere la gente sorridere intorno a me e grazie e a me. E' una caratteristica che, fortunatamente, mi è rimasta nell'età adulta ma, per amor di completezza, devo aggiungere che non lavoro al circo! :-D
Ed eccomi qua, forte dei miei due/tre, forse quattro anni avanzare indomita verso la vita come il sol dell'avvenir: eh bè, dopo tante foto del mio lato B .... ^____^

Non lancio questo meme a nessuno ma invito chi mi leggerà, se vuole, a farlo per sè o per il mondo degli internauti!
Buonanotte

venerdì 28 settembre 2007

Lasagne vegetali


E' un periodo di primi!
Stavolta, però, non mi sono venute male anche se, data l'abbondanza di condimento, in questo caso io e il naturalista ci saremmo dovuti limitare a mangiare solo queste per pranzo altrimenti.... zzzzzzzz, e invece ... ^___^

Ingredienti:
per le lasagne
3 etti di farina
3 uova
un pizzico di sale
un pò di latte
per il condimento
funghi
piselli
una cipolla
alcuni fiori di zucca
1/2 peperone
una patata media
rosmarino e timo tritati
farina e latte

Ho preparato le lasagne nel modo classico: farina a fontana, uova sgusciate all'interno (due tuorli e un uovo intero, ho voluto provare così), un pò di sale e un pò di latte per ammorbidire l'impasto e poi via di braccia a preparar la pasta. Dopo una ventina di minuti a far ginnastica, ho messo l'impasto da parte e ho cominciato a preparare il condimento: tutte le verdure - tranne i pisellini e i fiori di zucca - le ho tagliate a dadini, ho messo il tutto in padella con un pò d'olio, sale, timo e rosmarino tritati, un goccio d'acqua e ho fatto stufare per una ventina di minuti. Mentre le verdure stufavano, ho preparato le lasagne con l'apposito stendipasta, poi ho provveduto a montare l'opera d'arte non prima, però, di aver preparato una salsina fatta solo con farina e latte (tipo besciamella) per ammorbidire le lasagnette.
Creati gli strati (vedi foto ^___^)




ho bagnato il tutto con poca acqua calda nella quale avevo sciolto un pò di brodo granulare e poi ho messo in forno a 180° per mezz'ora.
E la magnata è stata superlativa! Gnam!


P.S.: per il meme sulle 8 cose da sapere su di me, bè... Stella di Sale l'è un pò lunga la question! ^___^

mercoledì 26 settembre 2007

Ciofeca's day: Pici con funghi, piselli e ... pannaaa!! :-(


Bè, la giornata della ciofeca capiterà anche ai migliori chef, o no?
A me è capitata in questi giorni in cui con la testa ci sto poco.
Avevo un bel pacco di pici - o strozzapreti - comprati a Spello, una caterva di funghi tra cui _un_ porcino, dei deliziosi pisellini primavera surgelati e che ho combinato?
Guardate la foto. :-(

Ingredienti:
una confezione di pici o strangozzi
funghi champignons in quantità
pisellini primavera
una cipolla
sale e pepe
olio
rosmarino tritato
*Panna* :-((

Ecco come è cominciata.
Ho pulito per bene i funghi e li ho tagliati a fettine sottili, che ho messo in padella insieme ai pisellini, alla cipolla a fettine, all'olio, al sale e a un pò di rosmarino tritato. Un goccino d'acqua e via, a stufare per una trentina di minuti a fuoco lento.
Ho messo poi a bollire l'acqua per i pici e ho cotto questi ultimi secondo quanto indicato dalla confezione.
Terminata la cottura dei funghetti con pisellini, ho avuto la malaugurata idea di chiedere al naturalista "Ma che, vogliamo metterci anche la panna?" e lo sventurato rispose "Sì" ^__^
Per cui, ecco il blobbone che è venuto fuori a cui ho aggiunto un pò di pepe.
Ho aggiunto la panna ai funghi e piselli e fatto scaldare un pochino, indi ho scolato i pici e li ho buttati in padella a fondersi con il condimento.
Tutto sommato non è venuto fuori un cattivo piatto, ma la panna ha annullato qualsiasi sapore. Il porcino non si sentiva più! :-(
Per cui la prossima volta, se li rifarò, non metterò panna e li condirò solo con funghi e pisellini come si evince dalle foto prima che aggiungessi la panna!

sabato 22 settembre 2007

Buon compleanno Bilbo e Frodo


Ebbene sì... oggi si festeggia il compleanno dei due Hobbit protagonisti de "Lo hobbit" e de "Il Signore degli anelli". Francamente non so proprio quanti anni compiano, sicuramente molti, ma molti di più di quanto non ne abbia un ultracentenario umano, epperò voglio ricordare questa data e corroborarla con la notizia che si festeggia anche il 70° anniversario della prima uscita de "Lo hobbit".
Grazie "nonno" ^__- per avermi donato la possibilità di vivere le avventure che tu hai creato con la tua mitologia e con la tua voglia di scrivere, soprattutto.
Chiudo il post con l'immagine, tratta da questo sito, di una bellissima casa hobbit realmente esistente e abitata: sigh! Puro io!!!!! :-[[[
Alla prossima.

lunedì 17 settembre 2007

Tortelloni e granulare


Bè, rimasta in Italia, che posso fare se non ammorbare la rete con le mie sperimentazioni culinarie? ^__-
Ed ecco che da un pò di funghi (sì, sono una dddroooogaaa per me, ma quelli allucinogeni non li ho mai provati, nè mai lo farò, mi bastano i "porcini" :-D) e di granulare di soia tiro fuori un condimento per i tortelloni che non è venuto poi tanto male [che è poi lo stesso condimento usato per farcire i funghi di questa ricetta].
La preparazione è semplicissima.
Ingredienti:

Tortelloni già pronti (i miei erano ripieni di ricotta e spinaci)
Funghi champignon (1/2 Kg)
Granulare di soia (tre cucchiai abbondanti)
Rosmarino
sale e pepe
olio

Mettere in ammollo il granulare in acqua calda con un pizzico di dado in polvere e lasciarvelo per 30 minuti. Quando è pronto, strizzarlo per bene e metterlo in padella insieme ai funghi, fatti a fettine, il rosmarino tritato, un pò di sale, olio e un filo d'acqua.
Far cuocere per una mezz'oretta e quando ci si accorge che granulare e funghi stanno giungendo al punto di cottura, mettere a bollire l'acqua per "calarvi" i tortelloni. Cotti anche questi, impiattare il tutto e servire.
Abbastanza veloce e nutriente, io e il naturalista dopo 'sta magnata non abbiamo preso null'altro... burp!

Altra visione dei tortelloni.

venerdì 14 settembre 2007

La dea propone.....

.... e papino dispone! ^___^
Che c'entra il Buddha? Mi piace, simpatizzo per il buddhismo e mi fa ricordare che per non creare altra sofferenza (la mia e quella degli altri) non dobbiamo attaccarci alle cose materiali, impermanenti e fugaci, come il viaggio in Turchia: non si parte più!
Io me lo sentivo nel midollo che c'era qualcosa di strano in questo viaggio.
Avete mai creduto all'intuito, al sesto senso, a quel non so che che ti fa pensare "ma forse.... meglio che ci pensi. Chissà come mai, non mi sento molto sicura ... " e commenti simili?
Questo è ciò che mi è capitato per questo viaggio. C'era sempre una nota stonata di fondo che non mi faceva godere appieno il preludio alla partenza e il pensiero del viaggio.
Contenta lo ero, perchè staccavo ancora un pochino dal "logorio della vita moderna", seguivo il naturalista in luoghi a me sconosciuti andando prima a Rize (dove avremmo fatto incetta di miele e tè) e poi a Trebisonda e al monastero di Sümela, e poi gli ultimi tre giorni di vacanza li avremmo passati a Istanbul in compagnia di una parte del Gruppo Guastatori (Lord Ricuzzo, MG, Chobindue e la Parapendista). E invece.... fino all'ultimo ho aspettato a preparare il vestiario per le valigie, io che mi attivo già una settimana prima; poi ero sempre restia a dire "Ci vediamo quando torno..." Boh? Mi metteva un pò in agitazione dirlo. Il naturalista afferma che sono una rugna (andatevi a cercare che cosa vuol dire) e io invece che lui non capiva i miei tormenti interiori (fosse stata la caponata? Uauauauauauaua!)
Sta di fatto che ieri sera mi telefona la sorellina dicendomi che papino verrà ricoverato al Forlanini (noto ospedale romano dedicato, soprattutto, alla cura dei polmoni) sabato 15/09 (giorno della nostra partenza) per accertamenti.
Ora, sia per questioni di privacy che per non tediare il popolo e il viandante, non sto a disquisire sulla salute di papino [nulla di grave ma se viene ricoverato, gli hanno detto, farà tutti gli esami che deve fare senza stare a girare per mesi per ospedali e ASL], ma nessuno di noi si aspettava un esito così fulmineo dalla visita che era andato a fare ieri pomeriggio... E au revoir Turchia! E speriamo bene papino! O___o
In tutto ciò ci guadagna Tabasgnappa che così non dovrà essere sballottata di qua e di là (un'amica di mio papà si era offerta di tenere lei la piccina) e verrà riempita di coccole vieppiù e vieppiù.
Nelle foto sottostanti, la piccolina che ha trovato una nuova cuccia: il mio cuscino!

martedì 11 settembre 2007

Squacquerone di zucca aka "Zuccapurè"!


Perchè squacquerone? Ma perchè doveva essere una sorta di purè ma temo di aver "cannato" alla grande la ricetta che avevo letto su una rivista e quindi ciò che è risultato è stato 'sta sorta di squacquera il cui sapore, tuttavia, era gradevole al palato.
Ma cosa ho combinato?

Ingredienti

Mezza zucca (facciamo mezzo chilo)
Una bella cucchiaiata di burro
1 etto di parmigiano grattugiato
qualche foglia di salvia
noce moscata
sale e pepe (poco)

La ricetta prevedeva anche il latte, ma se lo aggiungevo sarebbe risultata troppo liquida... mah?

Ho fatto a pezzi la zucca, ho avvolto ciascun pezzo nella carta d'alluminio, con un pò di salvia per ogni fetta, e ho fatto cuocere in forno a 180° per almeno mezz'ora.
Dopo aver controllato che le fette erano ben cotte, quasi vicine allo spappolamento, le ho passate al passapatate e forse qua ho sbagliato: meglio con il minipimer che forse avrebbe reso la purea un pò più cremosa. Vabbuò!
Dopo aver spappato la zucca in siffatta maniera, vi ho aggiunto il burro e ho cominciato a mescolare bene bene affinchè si sciogliesse (la zucca era ancora bella bollente), indi ho salato e pepato pochino, ho aggiunto il parmigiano e una bella grattata di noce moscata. Ho mischiato ancora bene e ho servito subito calda perchè fredda era sempre buona ma ... boh? perdeva qualcosa.
E la Turchia si avvicina!!!!!

domenica 9 settembre 2007

Gnocchi di riso e verdurine


In questa giornata preautunnale, durante la quale mi sono cimentata nel: fare il bucato e stendere, preparare un pò di abiti per l'imminente viaggio in Turchia, fare l'hennè castano che però pare non abbia preso tantissimo, preparare un pò di cibo per poter iniziare il rito dello svuotafrigo in vista della partenza, ecco la pietanza che sono riuscita a cucinare [ma non solo quella], su suggerimento del naturalista, che sta diventando sempre di più il mio mentore in fatto di ricettine.

Ingredienti:
Gnocchi di riso
Patate
Zucchine
Funghi
Peperoni
sale e pepe
olio
un pò d'acqua
erbette fini (timo, maggiorana)

Gli gnocchi li ha messi a bagno in acqua fredda il naturalista ieri mattina, prima che partissimo per Perugia per andare a trovare mia mamma e alcuni zii e cugini, con relativa prole e consorte - bella giornata!!
Oggi a pranzo non ho fatto altro che scolare gli gnocchi e farli cuocere un pò in padella con un pò d'olio, sale e acqua per ammmorbidirli un pò.
La ratatouille di verdure era stata preparata per la cena di venerdì e quindi si è deciso di utilizzare quanto era avanzato, e messo in frigo, come condimento per gli gnocchi. La preparazione è semplice perchè basta fare a tocchetti le verdure, mettere il padella con un pò d'acqua, olio, sale e pepe e far cuocere per una mezz'ora.
Fatti rinvenire gli gnocchi, e cotti come descritto, si mettono in padella insieme alle verdure e si fanno saltare per un paio di minuti in modo che si amalgamino bene fra loro e facciano conoscenza ^__^
Si servono caldi con un pò d'olio a crudo e una spolverata di erbette fini.


Stasera.... tofu e sesamo. Ne parlerò
Ni Hao

venerdì 7 settembre 2007

Zucchine, funghetti e peperoni


Made by il naturalista.
La ricettina sfiziosa e veloce è stata creata dal naturalista che temeva uno stazionamento troppo lungo delle suddette verdure in frigo.
E avendomi anche visto abbastanza stanchina, di ritorno dal lavoro, si è offerto di preparare la cena... ^__^

Ingredienti:
due o tre zucchine di media grandezza
cinque o sei funghi champignon - ma credo che anche altri tipi di funghi vadano bene
un peperone
sale
olio

Tagliare a dadini le verdure, farle stufare in padella per un quarto d'ora con sale e olio e servirle belle calde.
Io ci aggiungo sempre un pò di erbette fini (timo, maggiorana, una spruzzata di pepe) per dargli ancora un pò di sapore.
Eeehhhh.... la crisi di creatività! :-D

mercoledì 5 settembre 2007

Tanti auguri!!!

Cara mamma, tanti auguri. ^__^
Avresti compiuto 70 anni, oggi, e saresti stata una bella "nonnina", dai retta a me.
Ti mando tanti baci e sabato veniamo su a Perugia a trovarti.

Cris

lunedì 3 settembre 2007

Di api, di miele e castelli

(il naturalista e l'entomologo mentre discettano dei massimi sistemi)


Sabato 1 settembre... che fare? Andare o non andare?
Ma dai su, che l'indomani ho la giornata della ciacola con alcune girls e non posso mancare (anche perchè si tiene a casa della dea, quindi...)
Cosa decidono di fare la Morrigan e il naturalista? Ma spingersi oltre gli angusti limiti della capitale, andare al di là di ogni dove, giungere là dove nessuno è mai giunto sinora, in pratica: a L'Aquila! ^___^
E perchè? Com'è?
Un amico del naturalista, appassionato entomologo, e da poco produttore di miele [scrive anche sul sito "Lo spicchio d'aglio"], ci aveva parlato di una manifestazione riguardante le api e il miele, che si sarebbe tenuta al Castello de L'Aquila il 1 e il 2 settembre. Bene! Andiamo a trovarlo, così prendiamo due piccioni con una fava: visitiamo un pò la città e ci giriamo gli stand.
Detto fatto: in un'oretta e un quarto siamo arrivati nella cittadina abruzzese e viaaaa, alla ricerca dell'evento che si teneva nei giardini antistanti il Castello.
Bè, gli stand non erano tantissimi, ma ciò che proponevano era veramente buonoooo: mieli di tutti i tipi, propoli, pappe reali, pollini, idromele, l'attrezzatura del perfetto apicoltore. Se il naturalista non mi avesse trattenuto, avrei "svaligiato" gli stand comprando non so quanti barattoli di miele e prodotti derivati; tuttavia, mi sono messa ugualmente di buzzo buono e qualcosina sono riuscita a spuntarla (ad es. una salsina al miele e peperoncino niente male e l'idromele, ma qui è stato il naturalista che ha optato per l'acquisto). Effettuati i saluti di prammatica con l'entomologo, e assaggiati i suoi mieli (quello di acacia è spettacolare), abbiamo fatto un giro per gli stand e poi, via che se magna. Allora: andiamo in un ristorante o trattoria tipica per gustare le prelibatezze della regione? Come no, andiamo! E cosa andiamo a scegliere? mi vergogno un pochino: la catena di ristoranti "L'insalata ricca", che a Roma ce n'è una caterva e uno di questi, anzi più d'uno , è pure vicino al posto in cui lavoro. Ma come? :-[
E vabbè ... l'entomologo aveva una sua tempistica, turni da rispettare, colleghi con cui alternarsi allo stand, mica si poteva andare in una trattoria dove chissà quanto tempo saremmo rimasti. Vabbuò... ecco i piatti tipici de L'Aquila: ^__^
  • Pappardelle salsiccia, funghi e zafferano


  • Orecchiette pomodoro e gamberetti


  • Fettuccine ai funghi porcini


Gioco: Indovina chi s'è magnato cosa! ^___^ Si abbinino i tre piatti ai tre commensali.
Alla fin fine, il pranzo è stato piacevole soprattutto per la compagnia.
Trangugiato quanto si doveva trangugiare, l'entomologo va allo stand e la dea e il naturalista in giro per la città; non abbiamo visto moltissimo perchè cominciava già a far tardi, tutti i negozi erano chiusi, i posti "classici" da vedere erano lontani da dove eravamo noi, quindi siamo tornati sui nostri passi e, dopo aver salutato l'allevatore d'api, ci siamo diretti verso la macchina dando prima un'occhiata al Castello de L'Aquila che è davvero imponente, ecco alcuni scorci
















La gnappa che impalla l'ingresso songhe ie! ^___^
Notevole vero? E questo è niente! Siamo entrati, pagando il biglietto d'ingresso, e siam stati fortunati ad aggregarci ad una visita guidata che stava iniziando proprio in quel momento e che ci avrebbe portati nei meandri più nascosti del Castello, quelli che solitamente sono off limits al pubblico che lo viene a visitare per le sue collezioni di arte antica, numismatica e oreficeria (c'è un museo nelle sale del Castello). La guida era una ragazza molto simpatica e preparata e ci ha veramente portato in luoghi che neanche sapevo un castello, anzi una fortezza - come ha specificato la guida - potesse possedere. La differenza fra castello e fortezza, infatti, sta soprattutto nell'uso che se ne fa e nella tipologia di costruzione. Il castello solitamente è abitato dal signore del luogo e dalla sua corte, ha mura non molto spesse e ponti levatoi, la fortezza, invece, è un vero e proprio centro militare con mura possenti (quelle della fortezza de L'Aquila misuravano alla base 12 metri di spessore per arrivare a 5 metri in cima, e il sistema di ponti era diverso) e sistemi di difesa molto sofisticati che in seguito cercherò di descrivere.
Il mammozzone fu costruito nel 1500 dagli spagnoli - per maggiori informazioni si legga qui e qui - e l'architetto e chi l'aiutò penso fosse dotato dei cosiddetti controcojones!, mi si permetta l'iberismo! :-D
I moderni sistemi di antifurto qui ci fanno una figura barbina. La fortezza era stata pensata per resistere agli assedi e per non far entrare nessuno che non fosse stato invitato! Fuori gli scrocconi!!! ^___^ Ciò che ha lasciato tutti noi del gruppo a bocca aperta sono stati i sistemi di "ammazza l'intruso" escogitati dagli spagnoli. Si partiva dal ponte, che non era levatoio ma aveva un sistema di bascule. Era suddiviso in quattro tratte per cui se imboccavi il primo tratto questo veniva sfilato da sotto i tuoi piedi e finivi nel fossato sottostante, profondo 14 metri, provocandoti notevoli ammaccature. Particolarità: il fossato non aveva acqua ma era proprio come lo si vede adesso nelle foto. Andiamo avanti... riuscivi a passare il primo tratto, andavi avanti per il secondo e il terzo che erano fissi, ma al quarto il sistema di bascule faceva in modo che quel pezzo, manovrato dall'interno ovviamente, si alzasse e ti catapultasse dentro la fortezza dove ti attendeva non il duro piancito ma una botola nella quale venivi buttato giù. Riuscivi a superare anche questo ostacolo riuscendo a saltare sul piancito e sfangando la botola? Il comitato di accoglienza ti porgeva il benvenuto facendoti cadere addosso una porta-ghigliottina dall'altezza di nove metri. Riuscivi anche qua a passare? (che c..o!!) Ti impallinava il comitato.
Ma non era finita qui. Se si guardano bene le foto, soprattutto quella centrale - oppure le foto di questo sito - si noteranno delle finestre che sembrano guardare verso le mura della fortezza.. tzk, tzk! quelle erano bocche di fuoco con i cannoni puntati in modo tale da avere una gittata che non arrivasse fino ai bastioni angolari speculari ma che, invece, colpivano in pieno qualsiasi nemico fosse riuscito a introdursi nel fossato senza farsi male. Inoltre, la struttura era costruita in modo tale che non esistevano punti ciechi nei quali nascondersi. Anche i piloni del ponte non sono rettangolari ma romboidali (si vedano sempre le foto di questo sito): potevi essere visto da qualsiasi parte della fortezza. Inoltre, guardando la foto centrale scattata da me, in basso, nel punto più scuro a livello fossato, c'è una porticina che si apriva solo dall'interno. Serviva per chi, dalla fortezza, doveva uscire per dare il colpo di grazia o per altre emergenze, sicuramente non era utile per chi doveva entrare perchè: era sempre sotto il fuoco di fila dei cannoni e degli archibugieri; anche se fosse riuscito ad entrare, il comitato aveva pronta per lui un'altra porta ghigliottina che cadeva da un'altezza di quattro metri! Sfanghi anche la porta ghigliottina? Gli archibugieri delle casematte ti impallinano.
Ma non è finita qui. Gli spagnoli avevano previsto anche un'eventuale incursione sotterranea e avevano creato un corridoio che correva tutt'intorno alla fortezza, ma al di sotto del livello del fossato, dotato di "ventanas" ossia finestrelle/cunicoli fatti in modo tale che potevano trasmettere il suono da sottoterra alle casematte poste a livello fossato. Bene, se qualcuno avesse voluto entrare nella fortezza scavando un tunnel (scavando su pietra e non su terra) avrebbe sicuramente fatto molto rumore, rumore che si sarebbe riverberato nelle ventanas e che avrebbe messo in allerta i soldati di ronda. E se anche fosse riuscito ad entrare, il corridoio era abbastanza angusto e ci si poteva passare solo uno per volta ed è dotato di feritoie per cui il soldato che stava nel bastione nord, ad esempio, riusciva a vedere che cosa succedeva nel bastione a est e ovest, quello che stava a ovest riusciva a vedere il bastione di nord e sud e così via. Addirittura bastavano solo tre archibugieri per tenere sotto controllo tutto il corridoio. Mah?
Per un simile mammozzone si è appurato che la fortezza non abbia mai ospitato più di un'ottantina di soldati per tenere tutto sotto controllo.
Tutto 'sto bailamme per niente, però, perchè fortunatamente la fortezza non subì assalto alcuno nei secoli a venire, se non durante la seconda guerra mondiale, ma ormai gli spagnoli non c'erano più ^___^
La visita ha lasciato sia me che il naturalista basiti: vedere "dal vivo" come erano state progettate e costruite e cosa gli architetti avevano escogitato per tenere alla larga gli intrusi, fa davvero impressione.
Il tempo, però, era tiranno. La casa e la gatta ci aspettavano... L'Aquila, arrivederci e anche se non sono riuscita a vedere la fontana delle 99 cannelle ho però fotografato la fontana delle tettone che spruzzano! ^___^