lunedì 1 ottobre 2012

Il Roscio


Bè, tutto sta nel titolo.
Eccolo qua! Impunito e piacione come solo un gatto di strada sa essere. E' lui... er Roscio.
Il gattone di strada ha cominciato a farci visita circa una decina di giorni fa. Un giorno, mentre stavo in cucina, che ti vedo? Il micino che guarda la finestra e cerca di capire come entrare ma soprattutto ... "posso entrare"?
Inutile dire che Parisina appena l'ha visto gli è corsa incontro, ma non certo per fargli le fusa ma per puntarlo, sniffarlo (si sono annusati reciprocamente il musino, con la zanzariera che li divideva) e poi soffiargli un po' contro perché, ahò: qui la padrona songhe ie!

(Ecco i due micini che si studiano, divisi solo da una zanzariera)

Ma tranquilla, micina faraona che non sei altro. Il tuo scranno mai sarà usurpato! Però 'sto micione è una forza. Appena uscita per rendermi conto della visita, ha cominciato a strusciarsi contro le mie gambe, a guardarmi con quegli occhioni da gatto provolone e il mio cuoricino, che non è insensibile a certi richiami, si è immediatamente sciolto e ho cominciato a foraggiare il micino.
E foraggia una volta, foraggia due volte, il Roscio sta diventando una presenza quasi fissa in alcuni orari della giornata, soprattutto le 6,30 del mattino quando anche l'altra sua compagna di merende comincia a svegliarsi, ad agitarsi, a pulirsi il pelo perché vorrebbe che noi ci si alzasse per andare a darle la pappa. Bene, mi alzo, vado e chi vedo fuor dalla finestra: il micio! E sfama i due affamati, forza schiava perpetua (che sarei io). Non so se il micio appartenga a qualche vicino, di certo non è affatto diffidente, anzi vorrebbe pure giocare perché a volte si mette anche a pancia all'aria per farsi grattare (ma al momento non ci penso proprio perché so che mi artiglierebbe le mani e queste ne uscirebbero distrutte anzichenò). Non ama farsi prendere in braccio, ma le poche volte in cui ci sono riuscita gli è piaciuto, ha abbandonato il capino contro la mia spalla e ha cominciato a fare le fusa... CUCCIOLONEEEEE
Più di una volta il micionzo ha cercato di entrare in casa, ma sempre con molta circospezione; tuttavia, la situazione di salute di Parisina non ci permette questo "incontro al vertice" per un motivo semplice: ad agosto abbiamo scoperto che Parisina è positiva alla Fiv! O.o
Non è mai entrata in contatto con gatti da quando sta con noi, sempre in casa e sempre controllata. Quello che abbiamo pensato è che durante la sua permanenza al gattile, dopo aver fatto gli esami Fiv e Felv che stabilivano la sua negatività, è entrata in contatto con un micino Fiv positivo e ... zac! Parisina è stata contagiata. Adesso ci spieghiamo il perché non le passano le feritine anche se, a onor del vero, la situazione da quando l'abbiam presa dal gattile ad oggi è di molto migliorata. Le papuline che sembrava fossero scatenate da un'allergia da cibo, e in realtà non lo sono, sono di molto diminuite (ora le vengono solo sotto il mento o ai lati del musino ma in maniera moooolto sporadica) e le teniamo sempre sotto controllo perché la santa bestiolina continua sempre a sgrattugiarsi e a procurarsi piccole lesioni, ma grazie alla bandana riusciamo a far sì che il suo musino non sia martoriato dai graffi.
Ma come siamo arrivati alla scoperta della positività? Tutto è accaduto questa estate. In vacanza abbiamo deciso di farla visitare da un veterinario dermatologo che ci potesse dare un ulteriore consulto e, come una veterinaria qui a Roma ci aveva anticipato, vedere se si poteva tentare una cura a base di ciclosporina per capire come avrebbe reagito la micina. Certo, era una cura che dava pochi effetti collaterali, ma il principale era anche quello più rognoso: la diminuzione delle difese immunitarie della micia, dovevamo quindi stare attenti; tuttavia, se poteva alleviare le sofferenze di Parisina, eravamo pronti a tentare. Unica accortezza: occorreva rifare le analisi Fiv e Felv perché era prassi e il veterinario aveva così dei risultati più recenti. E da questi risultati è arrivata la mazzata: micina con Fiv e cura che non si può fare perché già la Fiv felina abbassa di molto le difese.
Ecco perchè cerchiamo di non far venire in contatto il Roscio e Parisina: vuoi perché non sappiamo quali "malattie" ha il micione da strada e come potrebbe reagire la micia e vuoi perché la micia potrebbe  infettare il Roscio e quest'ultimo tutti i gatti del quartiere... forse è meglio soprassedere.
Però gli permettiamo di venirci a trovare e di condividere (non sempre ma spesso, stasera ad esempio non si è visto!!!)  il momento della colazione/pranzo/cena con Parisina: lei in cucina vicino alla finestra e lui fuori in giardino, poco distante. E' una bella scenetta vederli mentre sono intenti a divorare in contemporanea il loro fiero pasto!
Ecco, quindi, la grande novità: fino a quando il Roscio lo vorrà, noi staremo al suo servizio come solo gli schiavi perpetui sanno fare con dei mici faraoni ^____^

(I mici pronti per la pappa)

martedì 17 luglio 2012

La micina tuttifrutti

Ormai la prosciuttina, alias Parisina, sta colonizzando la nuova casina. In queste foto alcuni luoghi che lei ritiene essere degne cucce per il suo riposino quotidiano.
La popottina è un amore, anche se soffre sempre di questo problema di dermatite che le provoca delle bollicine che poi lei gratta e le creano spesso delle feritine, non indifferenti, al capino. Ma noi cerchiamo di stare il più attenti possibile e la disinfettiamo, la puliamo e le facciamo tante, tante, tante, coccoline!
Ecco la micionzolina, in tutto il suo splendore, in alcuni punti di casa ormai colonizzati... amorinaaaaaa

 la micina nel lavandino perché, si sa, i gatti son bestioline pulite ^___^


 A riprova della sua pulizia, la micionzolina non disdegna neanche la doccia! O.o



 E cosa c'è di meglio che una buona lettura prima di addormentarsi?


 Il riposino può essere fatto pure _sopra_ la libreria!


Particolare della zampina e della codina... amorinaaaaaa

giovedì 31 maggio 2012

Papino, mio papino!



(il mio papà, che cerca di insegnarmi i primi rudimenti della "mosica")


Papino mio, sono quattro anni che sei andato in tournéé, ma noi ti si pensa sempre, a te e alla mamma. Adesso c'è anche la zia Anna con voi e oggi, che vi son venuta a trovare, un pezzetto di me è rimasto da voi.
Mi raccomando, fate i bravi voi tre!
Ciao papino musicista!

sabato 19 maggio 2012

Cipolloni al forno


Vagolando per i mercati non possono non notarsi queste cipollone che non sono cicciottone, ma appiattite e belle lunghe, perfette per essere cucinate al forno con qualche condimento.
Ed ecco come le ho preparate.

Ingredienti
4 cipollone bianche piatte
pan grattato q.b
sale q.b.
olio
prezzemolo q.b.
per contorno ho utilizzato gli scarti delle cipolle, due patate e due zucchine, tritate grossolanamente.

Si inizia pulendo e lavando le cipolle e tagliando una piccola fetta in "cima" in modo da creare un certo piattume e livellare le cipollotte. Sopra questo pianoro ricavato artificialmente si andrà a posizionare il condimento che altro non è che del pan grattato condito con olio, sale e prezzemolo tritato. Io veramente ci ho aggiunto anche un pochino di quei composti già pronti che servono a creare le polpette vegetariane... sono saporiti e danno un tocco di sapore in più al tutto.
Dopo aver pulito le cipolle, le ho messe direttamente sulla teglia, ho poi adagiato sul lato tagliato di fresco il condimento su citato e poi ho guarnito con il trito di cipolla, patate e zucchine che avevo preparato, condendo anche questo con un po' di sale, olio ed erbette fini.

Le cipollone e il condimento... gnamme


Le cipollone prima di essere infornate

Ho infornato il tutto a 180° per almeno 40 minuti e poi... gnamme... cipolle morbide ma non spappolone, contornino che era diventata una bella pappolea gustosa. Insomma: da rifare!
Come si evince dalle foto, le cipollone erano quattro ma io e il naturalista solo due siam riusciti a mangiare... le altre a stasera!


La cipollona prima di essere mangiata! XD


martedì 1 maggio 2012

La zuppa di miso


Di tanto in tanto ci vuole una zuppetta di questo tipo, che rinfranca ed è semplice da preparare.
Il miso è un prodotto derivante dalla fermentazione di riso oppure orzo o soia. Io l'ho preparata con il miso di riso. Sulla bontà dei cibi fermentati rimando a questa pagina che spiega il perché e il percome utilizzare di tanto in tanto cibi sottoposti a fermentazione.
La preparazione della zuppetta è molto semplice. Ho fatto cuocere in abbondante acqua una cipolla, una carota e della verdurina (la ricetta originale prevede alghe, ma non le avevo e soprattutto non mi piacciono, sicché). Ho anche messo poco sale poiché, seppur al gusto il miso sembra saporito, quando poi viene sciolto in acqua la sua sapidità scompare.
Dopo aver fatto bollire le verdure, ho spento il fornello e ho aggiunto alla broda un cucchiaino e mezzo abbondante di pasta di miso. Ho mescolato per far sciogliere et voilà.. la zuppetta è pronta in neanche dieci minuti.

giovedì 19 aprile 2012

La torta pasqualina


Vabbè, è passata una settimana dalla Pasqua, ma questa tortina è buona in qualsiasi stagione, quindi è bene riproporla anche adesso.
Oggi, poi, per me è un giorno speciale perché è l'anniversario di matrimonio dei miei genitori che, mi auguro, lo stiano festeggiando lassù insieme a mia zia Anna, venuta a mancare dieci giorni fa. Non è che mi senta così pimpantilla, però ho pensato di utilizzare questa giornata e la ricetta per uscire dalla mia tana.
Ingredienti:

la pasta sfoglia, che si potrebbe preparare a mano ma io l'ho comprata (quattro rotoli) e quindi non posso neanche fornire le dosi, sicchè ... ^___^
4 etti di ricotta di mucca
1kg di spinaci
1 kg di bieta
2 etti e mezzo di parmigiano
noce moscata
sei uova
sale
pepe
erbette fini (timo, maggiorana, menta)

Pulire bene le verdure indi lessarle. Appena lessate, si scolano, si lasciano freddare e poi si strizzano bene per far uscire ancora l'acqua di cottura.
In the frattemp, in una ciotola mettere la ricotta con un uovo, un po' di parmigiano (a piacere), la noce moscata (a piacere), poco sale e cominciare a mescolare con vigore per formare una pappolea gradevole all'occhio e al gusto.
Le verdure strizzate si fanno ripassare in padella con un po' d'olio e sale e qualche erbetta fine. Si fanno freddare e poi si procede alla preparazione della torta.
Tirare fuori dal frigo la pasta sfoglia e con un mattarello stendere ancora un po'le sfoglie, quindi prendere una tortiera, imbibirla con poco olio e adagiarvi prima una sfoglia, ripassare su di essa un po' d'olio e stenderci sopra una seconda sfoglia. Mi raccomando: che la pasta sfoglia strabordi, e di molto, dai bordi della tortiera perché la pasta che avanzerà servirà per "costruire" il bordo della torta.
Alle verdure ripassate va aggiunto un uovo e un po' di parmigiano e altre erbette fini fresche. Si mescola il tutto e, dopo aver steso la sfoglia nella tortiera, le si buttano dentro indi adagiarvi il composto di ricotta. Livellare ben bene la ricotta e con l'aiuto di un cucchiaio scavare quatto buche, all'interno delle quali andrete a depositare i soli tuorli di, appunto, quattro uova. Le chiare vengono sbattute un pochino e vanno poi spennellate sopra le uova e la ricotta.
Prima di chiudere, spolverizzare il tutto con abbondante parmigiano, quindi chiudere con le altre due sfoglie di pasta sfoglia. La pasta che straborda cercate di lavorarla creando un bel bordo cicciotto (basta ripiegare i lembi all'interno).
Mettere il tutto in forno ben caldo (180 max 200) per 45 minuti.
Servire il giorno dopo che così si impregna bene dell'armonia di sapori di cui è composta!
Buon anniversario, mamma e papà!

lunedì 6 febbraio 2012

Santa Paletta

(Ed ecco che la micionzolina, con sguardo indagatore, scruta e controlla dall'alto della sua postazione privilegiata chi entra e chi esce dalla camera da letto. Il naturalista è intento a capire come mettere a posto lo studiolo sotto il letto!)

ma è iniziato l'anno nuovo!
Svegliaaaa!!
Bè, vi ho lasciato l'anno scorso con l'annuncio che si stava traslocando, vi risaluto quest'anno con l'annuncio che stiamo ultimando di mettere a posto la casina, che praticamente è diventata una succursale Ikea!
E il letto (a soppalco) e l'armadio, e i pensili della cucina, e la libreria dell'ingresso, e i mobili del salotto... in pratica una minirealtà Ikea. Santa Ikea che ci ha permesso di arredare in breve tempo, risparmiando ma senza che ne risentisse la qualità, il nostro piccolo nido.
Parisina parmi aver reagito bene al cambio casa.Si è innamorata del letto a soppalco e trascorre quasi tutta la giornata ronfando o tendendo agguati ai topini di gomma sparsi sul letto... ormai. Qualche volta scende per mangiare, per i bisognini, ovviamente, e per reclamare a gran voce il suo diritto ad uscire nel cortiletto, diritto che noi le neghiamo vigorosamente perché siamo fifoni e abbiamo paura che lei possa fare un balzo felino, appunto, e dileguarsi per le vie di Centocelle.
E' una gattina estremamente paurosa e timidina e non so come reagirebbe ad improvvisi stimoli esterni che le proverrebbero da ogni parte! Ufff.. adesso ci stiamo industriando per escogitare un modo per far uscire la belva feroce.
Per il resto, tutto a posto e niente in ordine. Ancora qualche scatolone da sistemare, capire bene come e dove mettere il resto del materiale dentro gli scatoloni e poi.... poi vi fornirò nuovi aggiornamenti sull'evento che ha scosso il mondo (il mio e quello del naturalista e della micina): il trasloco!
E buonanotteeeee!!!!


(Anche la micina vi dà la buonanotte dalla sua postazione privilegiata, che ormai... ^___^)