lunedì 28 maggio 2007

L'erbazzone


A cena dagli amici, che cosa vuoi portar?
Ecco l 'erbazzone, così buon da far cantar.

Sì, lo so. La metrica fa schifo e la rima pure, ma l'erbazzone stavolta m'è venuto veramente bene.
Antefatto: come organizzatrice di eventi in casa d'altri credo che non mi batta nessuno, così decido (ma previo consenso del padrone di casa, ^___^) di organizzare una cenetta informale nella magione di Lord Ricuzzo.
I partecipanti sono un nutrito numero e si decide che: ognuno porta qualcosa.
Pensa che ti ripensa, cosa mai potrei preparare per far venir fuori la vena creativa che è in me?
Ma è semplice! L'erbazzone! Vabbè, vena creativa... il piatto è di origine reggiana e non è che ci voglia molto, ma qualcosa di mio ce lo voglio inserire e allora cosa combino:

Ingredienti:
per la pasta
300 gr. di farina 00
4 cucchiai d'olio
mezzo bicchiere d'acqua tiepida
una manciata di sale fino
un pugnetto di farina di mais "pignoletto"

per il ripieno:
1kg. di cicoria
1 kg. di spinaci
2 uova
parmigiano grattugiato
la "bandiera" ^___^ (ora spiego)

Preparo la pasta impastando la farina 00, quella di mais, l'olio, l'acqua e il sale fino a formare una palla elastica che metto a riposare per una mezz'oretta. Nel frattempo, dopo aver lavato bene le verdure, le metto a bollire in pochissima acqua. A fine cottura le scolo e le strizzo benissimo (aiutandomi con dei guanti da cucina, altrimenti le mani mi si ustionano) e, dopo averle tagliate un pò, le metto in padella con un pò d'olio, sale, un pò di "bandiera" (melanzane, cipolle, patate, rape, carote, zucchine, masala per verdure) precedentemente preparata per altre creazioni, e parmigiano grattugiato. Faccio cuocere per circa dieci minuti e lascio riposare.
Riprendo la palla e comincio a lavorarla con il mattarello: la divido in due perchè devo preparare due dischi di pasta: uno farà da base per l'erbazzone, l'altro coprirà il tutto.
Lavorata la pasta, e creati i dischi, uno lo metto sullo stampo (in questo caso ho utilizzato uno stampo tondo di silicone) e vi ci ho "sbattuto" sopra le verdure spadellate, le uova, non sode, ve le ho versate come se dovessi preparare delle uova al tegamino, sarà il forno che le cuocerà, e il parmigiano grattugiato.
Ho coperto il tutto con l'altro disco di pasta, ho rimboccato i bordi e via, dinto 'o forno a 180° per circa un'oretta.
ll risultato è quello che si vede dalla foto, con il mio dito indice inquisitore che indica, of course. ^___^
La pasta è risultata particolarmente morbida e saporita e anche il ripieno ha fatto la sua porca figura, avendo utilizzato cicoria e spinaci insieme ho mitigato, per così dire, il sapore amaro della prima con quello dolciastro degli spinaci.
Bella prova. E la prossima volta... i fagottini dell'emigrante!
Cicoriaaaa

mercoledì 23 maggio 2007

Morrigan, dì qualcosa di tolkieniano

NO!
In compenso ecco l'immagine della piccina ripresa, tempo fa, mentre si era languidamente stesa in questa posizione e non mi si schiodava più dal braccio.
Pluf!
Si sta riprendendo dalla cistite e stasera, visto che mi è arrivata la macchina per l'aerosol, proverò a farglielo... o mamma. ^O^
Ciao, cippalippina mia.
Miao

lunedì 21 maggio 2007

Di cistite e bronchite


di cui non soffro io ma che hanno colpito la piccina! :-[ [in questa foto ritratta in un momento di "spiritismo" e pronta a balzare sul tavolo].
Sono tristissima e abbastanza in ambasce. Stamattina, alle cinque l'ho sentita che andava avanti e indietro dalla camera alla lettiera: una, due, tre volte. E accipicchia! Che t'è presa? La vendetta di Montezuma? O___o
Mi alzo, la seguo, la guardo (scusami Tabby, ma in quei momenti non c'è privacy che tenga)... nulla.
Come nulla? E allora che ci va a fare nella lettiera?
Questo avanti e indietro è durato almeno un'ora, dopo di che non ho resistito oltre e l'ho caricata nel trasportino e condotta subito alla clinica che ha anche un servizio di pronto soccorso 24h.
Il veterinario che l'ha visitata ha immediatamente diagnosticato una cistite e, sentendola respirare e starnutire, mi ha informata che ha anche la bronchite.
A scanso di equivoci le ha preso le urine (che era riuscita a fare sul tavolo dell'ambulatorio) per esaminarle, e le ha anche fatto una radiografia che ha escluso, per ora, la presenza di patologie più gravi, ma ha confermato la bronchite.
Le analisi del sangue le faremo tra una decina di giorni quando l'infezione sarà andata via e tutto sarà passato... spero.
Cura: un antibiotico due volte al dì e, per la bronchite, l'aerosol! O___o
E come faccio? Che je metto? La mascherina?
No! Praticamente creo una sorta di piccola camera a gas :-[ (sigh!) in questo modo: Tabby la metto nel trasportino, poi infilo il tutto in una busta di plastica che dovrò bucherellare - ma senza creare dei buchi cosmici ma buchini che permettano una leggera fuoriuscita dell'aria -, indi inserisco il tubo dell'aerosol nella busta, chiudo bene e via... oddio che visione.
Ma se è l'unico modo per farle fare l'aerosol!
Uffi... e poi a casa non c'è nessuno. Il naturalista è nel Gargano con due simpatiche turiste inglesi (età 70 e 73 anni) e torna mercoledì, a papino non glielo posso chiedere di fare da cat sitter che lui gli animali li detesta, Alessiettuccia lavora (e detesta anche lei gli animali) ... oggi torno a casa prima.

giovedì 17 maggio 2007

Cremina di tofu, senape e tahin


E in mezzo, a decorare il tutto, il musetto della birbante.
Ieri avevo un panetto di tofu che implorava di essere utilizzato, altrimenti avrebbe cominciato ad irrancidire, e quindi - forte delle ricette postate da Yari e dei consigli di Mattop - ho voluto sbizzarrirmi anch'io.

Ingredienti:
un panetto di tofu al naturale
un cucchiaio colmo di tahin
tre cucchiaini colmi di senape delicata
una manciata di erba cipollina tritata
un pizzico di zenzero macinato
un pò di sale
un cucchiaio d'olio

Ho fatto bollire per cinque minuti il tofu in acqua salata, indi l'ho lasciato un pò raffreddare e poi ho cominciato a triturarlo. A fine trituramento vi ho aggiunto il tahin, poi la senape, poi l'erba cipollina, lo zenzero, il sale e l'olio. Nel mentre che aggiungevo gli ingredienti, li frullavo con il minipimer in modo tale che risultasse una cremina abbastanza densa.
Visto che non me la mangiavo subito, l'ho inserita nella vaschetta del ghiaccio e l'ho messa in freezer in attesa di tempi migliori. In questo modo, prendo solo la quantità che mi serve (due, tre, quattro cubetti).
Ma mentre stavo facendo la foto, che poi è venuta una schifezza, ma me ne sono accorta dopo e non mi andava di rifarla, la piccola impiccetta ha avuto tutto il tempo di saltare sulla sedia e affacciarsi timidamente per vedere che cosa stavo combinando e cosa bolliva in pentola: hai visto mai rimedio qualcosa? No!

martedì 15 maggio 2007

Uova e cipolle




Basta!
Me sta a girà la testa... dati e dati, nomi e numeri che danzano la "Taranta" di fronte ai miei occhi e mi fanno rincoglionire (ops, ho usato un francesismo ^O^).
Meno male che fra un'ora e mezza esco e vado a meditazione.
Ahò, riesco solo il martedì a fare una "sana" session meditativa. Durante la settimana sono una frana e mi applico poco. Volontà a quota zero, eh? Un pò come questa ricetta ricavata da due ingredienti che bisognava far andare e c'era poco tempo da dedicarvicisicisisicici.... insomma avete capito!

Ingredienti:
due uova
una cipolla
sale
olio

sbucciare la cipolla e tagliarla a tocchetti. Far scaldare l'olio (non molto) in una padella antiaderente e gettarci la cipolla, salando un pò.
Far cuocere per cinque minuti e poi unirvi le uova sbattute. Far rapprendere come se si stesse facendo una frittata, ma in realtà siamo più vicini all'uovo strapazzato. Quando l'uovo è cotto, togliere dal fuoco e servire.

La cipolla rimane un pò cruda e fa un certo effetto mangiarla con l'uovo cotto. Ahò, se piace, piace ^___^

Addio, vado a fare gli ultimi controlli e poi... via OHM! OHM! OHM!
NAMO DA BEI KWAN SHR YIN PU SA

domenica 13 maggio 2007

Quadrotti di polenta "Pignoletto"


Domenica 13.... festa della mamma... giornata bella (meteorologicamente parlando) e voglia de fa'.. zero assoluto. Tuttavia, ecco un'idea per un antipastino "da leccarsi le dita" che già avevo proposto con la polenta e carciofi ma qua, siamo su un altro pianeta.
La farina integrale di mais da polenta che ho utilizzato per fare questi quadrotti è della varietà pignoletto rosso e pignoletto giallo che, come recita l'etichetta, è "un ecotipo della biodiversità agraria del Piemonte". Difatti il naturalista comprò questa farina da un'azienda agricola/agriturismo di Bibiana (che è abbastanza vicino alla sua magione) che vende tutto ciò che produce e, devo dire, sono prodotti di buona qualità. Pongo termine allo spazio "consigli per gli acquisti", e introduco la realizzazione di questo piatto che è molto semplice, ma occorre avere un pò di pazienza. La farina, infatti, è a grana grossa - e dal gusto deciso - e quindi ha bisogno di essere "mescolata" per bene per almeno 40 minuti. Certo, chi ha la pentola per fare la polenta, con paiolo a motore incorporato, ha la vita decisamente più facile.

Ingredienti:
farina di mais per polenta a grana grossa (la quantità non la metto perchè dipende dai gusti di ognuno, e poi io faccio a occhio. Diciamo 200 gr.)
2 zucchine
2 cipolle
formaggio "deciso" (gorgonzola, o formaggi stagionati)
olio, aceto
sale e pepe

Ho tagliato le zucchine e le cipolle a fette e le ho fatte macerare in una salsina di olio, aceto balsamico, pepe e sale per circa mezz'ora, quindi le ho tritate a pezzettini sottili e messe da parte.
Nel mentre, preparavo la polenta seguendo le istruzioni (gira, e gira, e gira.... ahia!) e poi, a fine cottura, l'ho stesa su una spianatoia cercando di non appiattirla troppo, ma di lasciarle uno spessore di almeno un centimetro e 1/2.
L'ho fatta raffreddare e poi l'ho tagliata a quadrotti. Sui quadrotti ci ho messo, a caso, un pò di zucchine tritate, le cipolle, il formaggio (e su alcuni anche un pò di salsa verde preparata da me con prezzemolo, capperi, olio e poco aceto) e poi ho infornato il tutto (mettendo i quadrotti su una teglia coperta da carta forno appena bagnata e strizzata bene, in modo che non si bruci, e irrorando i quadrotti con un pò d'olio) a 180° per 20 minuti.

(altra visione dei quadrotti)


Il risultato è quello della foto, innaffiato da un vino della cantina sociale di Bricherasio.
Buona domenicaaaaaa!
P.S.: sto preparando il pane con la macchina apposita e vediamo che viene fuori. Il mastro panettiere in casa è il naturalista, ma ora è di nuovo in Sardegna alla ricerca di euprotti (con una masnada di amici suoi, saranno una decina) e io sto qui che mi struggo. E difatti stasera... tutti a casa di "Lord Ricuzzo della Colonnata". MG se mi senti, porta il dolce!!!!! Io.. nin zò! ^___^

mercoledì 9 maggio 2007

La panzanella


E' buona e bella e ti rende snella.
Vabbè.. non esageriamo ma con la bella stagione iniziano le ricettine sfiziose che si preparano in poco tempo, non attappano troppo e fanno da piatto unico che dura da mane a sera.
La panzanella è uno di questi. Mi piace per la sua semplicità e per la commistione di sapori che riesce a creare. Certo... occorre che gli ingredienti si amalgamino bene e che siano buoni: dal pane al pomodoro, dalla cipolla al basilico è tutta un'orgia di sapori che poi in bocca riesce a creare il deliquio... sbam (io che cado tramortita).
Procediamo, dunque, alla preparazione. Questa panzanella, le cui origini etimologiche pare derivino dal nome dialettale composto da "pan" e "zanella" ossia "zuppiera", sicché la panzanella sarebbe "pane in zuppiera", è un pò particolare perchè io ci ho aggiunto anche il formaggio, ma nella ricetta originale non è previsto.

Ingredienti:
Pane casareccio raffermo (o le friselle che si trovano già pronte)
pomodori rossi
basilico
cipolla rossa
olio e.v.o. (extra vergine d'oliva)
poco aceto
sale e un pò di pepe
mozzarella (ma anche la feta non ci sta male) ma non è essenziale

Si bagna il pane fino a farlo diventare morbido, ma che non si spappi; lo si strizza un pò e lo si mette in un piatto cupo, indi si cominciano a fare gli strati: sulle fette di pane (o sul pane triturato, dipende dai gusti) o sulle friselle ci si sparge un pò di basilico, di pomodoro crudo a fette o a tocchetti, di cipolla a fettine, di mozzarella o feta a tocchetti, di sale e pepe, un pò d'aceto e su tutto.... l'olio. Siate generosi con l'olio che, se è buono, è l'ingrediente che fa la differenza. Si continua con un altro strato di pane, pomodoro, basilico, cipolla, formaggio, sale pepe e olio fino a che non si riempie il piatto. Se il pane si è spappato, si possono mescolare gli ingredienti per farli amalgamare bene, ma anche il solo metterli sulle fette di pane e lasciare che le "ammorbino", piano piano, va bene.
Si mette in frigo e si lascia riposare per un paio d'ore (almeno io faccio così).
Per l'ora del desinare, lo si toglie dal frigo, io ci spargo ancora un'altro pò d'olio per rivitalizzarlo e ... gnammete. ^___^
Se avanza qualcosa, si ripone tutto in frigo e la si mangia a cena o per il pranzo dell'indomani.
E l'estate avanza...

"Un'estate al maaaareee,
voglia di remaaaareeee,
fare il bagno al laaaargooo
per vedere gli ombrelloni, oni, oni, oni ....."
Ciao Giuni! [non solo "Alghero" e "ombrelloni"]

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La panzanella della foto è stata fatta con friselle, pomodoro, cipolla bianca (la rossa non l'avevo), feta, olio, sale e pepe... non è venuta male

lunedì 7 maggio 2007

Ma quanti bei librini Madama Dorè!

Oggi si parla di libri! ^____^
Tiè, beccateve 'sta botta de cultura, oltre a quella di colesterolo, o voi lettori dediti alla crapula mangereccia; sempre a magnà e a cercare ricettine ... l'uomo non vive di solo pane...
Vabbè piantiamola qua e iniziamo ^____^
Si apre a Torino, dal 10 al 14 maggio p.v., la Fiera del Libro .
La Fiera è un appuntamento annuale che permette a grandi e piccole case editrici - italiane e straniere - di mettere in mostra le novità e soprattutto permette a noi lettori di immergerci in un'overdose di carta stampata che, per me, ha sempre il suo fascino.
A scorrere il programma viene il mal di testa: tanti incontri, molti, anzi la maggior parte, dei quali non so neanche se vale la pena seguirli, ma di contro... tanti espositori e tante bancarelle dove poter ciondolare e scoprire chissà quale libro.
In ambito tolkieniano mi preme, soprattutto, segnalare la presenza di una conferenza che si terrà domenica 13, presso lo spazio-conferenze "Piazza Italia". Si parlerà de "Il Bene tra Felicità e Dovere" e le persone coinvolte sono Franco Manni (autore del libro Lettera ad un Amico della Terra di Mezzo, Simonelli Editore, Milano), Gianluca Comastri, di Eldalië,
e Lorenzo Gammarelli ("Zorronel, l'immortale! ^____^) del NG I FeSTosi.
Francamente non so quanto di tolkieniano ci sia, tuttavia i tre relatori sono legati al mondo del prof. (Manni è della redazione di Endòre, Comastri di Eldalië e Lorenzo-Soronel, bè è Soronel il quale, oltre ad aver curato alcune riedizioni di opere di Tolkien - Lo Hobbit, Il Fabbro di Wootton Major, Farmer Giles of Ham -, è colui che sa ... e andateve a guardare il suo sito), quindi... io segnalo. ^__^
Scorrendo il programma ho trovato anche un altro libro che sembrerebbe legato a Tolkien ma che in realtà cita il prof. solo nel titolo "La casa di Tolkien", Stando a quanto scritto nella quarta di copertina "... La casa di Tolkien racconta con delicatezza, ironia, perfino sensualità, e con una contagiosa allegria, il mondo delle diverse abilità (il mondo dei disabili e il mondo dei normodotati, che poi sono geograficamente lo stesso mondo), trascinandoci in un caleidoscopio di emozioni e avventure fino a un sorprendente, inatteso finale".
Ma in nessun'altra recensione on line ho trovato dei riferimenti al prof.: toccherà leggere il libro! ^O^
Il bello è che parlo di questa manifestazione, giunta quasi al suo ventennale, credo, ma non ci sono mai andata O___o
Ma un giorno lo farò, ah! se lo farò... e sì che ho anche il marito e collaterali piemontesi!
Cicoriaaaaa

venerdì 4 maggio 2007

Buon Compleanno



Buon compleanno putipù,
la più bella sei tu.
la mia cara sorellina
Tanto brava e un pò rompina! ^___-

Ciao Alessiettuccettuccettina, tanti auguri dalla tua sorellona!
^____________^
Miao

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P.S.: l'immagine è stata tratta da http://cartoline.alice.it/view.php?id_img=13

giovedì 3 maggio 2007

Ciofeca's day: biscottini (???) di pastafrolla



Ma la frolla sono io che ho provato a cucinarli.... ma perchè, perchè? (ahò, è da un pò di tempo che tali domande esistenziali mi frullano per la mente... perchè? :-O)
Vabbuò, questo è l'effetto tragico di quanto sono riuscita a combinare durante un primo maggio passato a casa a fare la brava massaia....
Mi dico: voglio provare a fare una frolla nella quale non metto burro, non metto zucchero, non metto lievito, non metto uova... insomma... una ciofeca :-D
Vabbè, mi industrio con quello che trovo in casa e questo combino:

40 gr. di farina 00
40 gr. di farina manitoba
40 gr. di fecola di patate
un pò di latte
un pò d'olio
un cucchiaio di malto di riso (no... non chiedetemi perchè l'ho fatto, ma sconsiglio l'uso del malto per questo tipo di preparazioni... il sapore era pessimo, virante sull'amarognolo)

Lavoro tutti gli ingredienti in modo da formare una palla abbastanza omogenea e che si stacchi bene dalle dita.
La metto in frigo per 1/2 ora e nel frattempo preparo la crema, senza uova (ahò, non ce l'avevo) usando solo latte, 3 cucchiai di farina, 4 cucchiai di zucchero e la buccia di un limone grattugiata finemente.
Ho versato farina, zucchero e buccia in un pentolino, vi ho versato il latte cominciando a mescolare (sulla quantità di latte fate vobis perchè la crema diventerà più o meno liquida in base a quanto ne mettete).
Quando ho visto che farina e zucchero avevano legato e si era formata la crema (cinque minuti di "mescolanza" a fuoco moderato), ho cominciato a preparare i biscotti.
Con delle formine ho dato loro la forma ^___^ che più mi piaceva e poi, dopo averci messo sopra un pò di crema e un acino di uva passa, li ho infornati. Devo aver calcolato male i tempi di cottura perchè dopo un quarto d'ora il loro colore aveva virato su un bel marroncino scuro :-[[
L'ultimo pezzo di frolla che avevo l'ho modellato a forma di.... mah? cerchio? e vi ho sbattuto sopra la crema, la fetta di un limone e un pò di uva passa.
Il risultato lo vedete in foto.
Insomma... si sono fatti mangiare, più per la disperazione e la rabbia!
Il biscottone più grande non si era bruciato e seccato tanto, ed effettivamente la frolla non era male, ma il resto.... :-\
Il caro naturalista ha abbozzato divinamente e se li è scofanati per colazione.
A volte penso che abbia un difetto alle papille gustative: magna de tutto O___o
Adieu!

mercoledì 2 maggio 2007

Ditemi perchè? [2, reprise]



Perchè, perchè, la piccola Tabasgnappa, cippa lippa, gnuppi gnopper... etc. etc. etc.
ora se ne sta sempre "under the table and on the chair" a poltrire?
Ha scoperto un mondo nuovo. E il bello è che non è che ce la metto io... fa tutto da solaaaa! :-D
E brava la gnappolina, qui ripresa in altre "pose plastiche" O____o




















Tanto mò te vengo a rompe le "animelle"... >:-)))))

E per chiudere .... una canzone dei Madness, storico gruppo inglese di musica Ska, certo, la canzoncina, sentita con la musica è tutta un'altra cosa epperò ancora mi sfugge qualcosa del multiforme universo dell'html e i suoi derivati e quindi beccateve solo le parole....

Tarzan's Nut
"Hey you seen Jane?
No man, ok I'll catch the train.
A train you wait a long time?
No, we gotta catch a flight.
Well, that's roots man,
No man it's a fruit.
So give me a bite,
No, I'll save it for tonight"
(dall'album "One step beyond")

Torta del cercatore d'oro


... o del Klondike, come l'ho ribattezzata.
Allora, ripresi dal lungo ponte post pasquale e pre-primo maggio?
J'avete dato sotto de fava e pecorino?
Bravi... è ora di addivenire a più miti consigli e spararsi la tortona in questione.
Il nome le è stato dato da mio suocero il "ciclista", leggendo la ricetta e la spiegazione che ne è stata data: pare che durante la corsa all'oro in Alaska, in uno sperduto paesino che fungeva da punto di partenza per i cercatori, una signora (mi sfugge il nome ^__^) preparasse queste torte per gli impavidi avventurieri. La torta durava parecchi giorni e daje oggi, sforna domani, a quanto pare la cuciniera del Klondike mise su una notevole fortuna che le permise di costruirsi una casa arredata con veri mobili inglesi... oh very posh!!! ^O^
Ma torniamo a noi... and here it is...THE KLONDIKE CAKE!

Ingredienti

1 tazza da té di zucchero bruno chiaro
1 tazza da té di frutta secca tagliata a pezzetti (i suoceri usano le albicocche secche e l'effetto è notevole... certo, filologicamente parlando... snaturiamo la ricetta (nel Klondike c'erano le albicocche secche?), ma pensiamo a magnà!
1/2 tazza da té di noci tritate grossolanamente (anche nocciole)
15 gr di burro
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 uovo ben sbattuto
2 tazze da té di farina
Mettere in una casseruola zucchero, 1 tazza da té d'acqua, frutta secca, noci, burro e sale. Scaldare mescolando finché il burro é sciolto. Lasciare raffreddare, poi unire, mescolando bene, il bicarbonato, poi l'uovo, poi la farina. Versare in uno stampo rettangolare di circa 22x12 cm e alto circa 8 [bè, anche se è di un altro tipo - rotondo, isoscele, a mò di ciambellone - va bene uguale, basta che abbia i bordi alti] bene imburrato, e cuocere in forno moderato (180° scarsi) per un'ora o finché uno stecchino non ne esce ben pulito. Sfornare e raffreddare.

Bè, buona cerca dell'oro, dunque.
^_____^

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P.S.: la foto è la stessa del post precedente, perchè è la più bella, ed è stata fatta dalla cognata "libraia-cuciniera"! Denghs!