martedì 4 marzo 2008

Torta svizzera


O____o
Io e Artusi abbiamo seri problemi di comunicazione.
L'incomunicabilità regna sovrana: o so' io che non capisco le ricette dell'esimio cuciniere per hobby o è lui che dà gli ingredienti a casaccio; propenderei per la prima ipotesi.
Avevo un pò di mele, non mi andava di mangiarmele tutte crude, il naturalista era in Marocco a mangiarsi carne di cammello O____o e io decido di fare questa tortina semplice, semplice presa direttamente dal ricettario Artusi "La scienza in cucina o l'arte di mangiar bene".
Il numero della ricetta è 583.
Ingredienti... [silenzio parla Artusi]
Farina, grammi 300
burro grammi 100
sale, q.b.
Odore di scorza di limone
Latte, q.b. per intridere tutto l'amalgama precedente.
500 grammi di mele "reinettes"
Bene, seguo la ricetta ma al posto del burro metto l'olio... ahia! Ecco. E allora de che te lamenti?
Va bene.
Preparo questa palletta di pasta che pongo a riposare in frigo per una mezz'ora e intanto preparo le mele, tagliandole a tocchetti "grosse quanto le noci" e bagnandole un pò con il limone per non farle scurire.
Tolgo la pasta dal frigo e la stendo con il mattarello. Cerco di darle una forma tondeggiante e dello spessore di "due monete da 5 lire". Domanda: e quanto erano spesse le monete da 5 lire alla fine dell'800?
Vabbè, faccio questo cerchio di pasta e ci fodero lo stampo. Con la pasta avanzata ci faccio i bordi e poi.... sbam dentro lo stampo foderato di pasta ci metto le mele tagliate a tocchetti, un pò di cannella in polvere e spezzettata, 20 grammi di burro fuso e due cucchiai di miele fuso (Artusi prevede 200 grammi di zucchero, ma io nun me la so' sentita).
Ho messo in forno per una mezz'ora (l'Artusi scrive "mandatela in forno e servitela calda o diaccia"; e vabbè, ma quanto c'ha da sta' in forno? Ho fatto a occhio) ed ecco il risultato.
Sì, per mangiare si è mangiata ma non era semplice. Appena tagliata tutto il miele colava da una parte e dall'altra della fetta e le mele se ne andavano per conto proprio. Forse era meglio farlo a forma di strudel. La pasta non era male. Un pò biscottata ma gradevole al palato.
Anche il connubio mele, cannella, burro e miele era veramente buono.
Insomma, i miei tentativi di divenire una provetta pasticciera (non pasticciona, ma forse pasticcina ^___^) continuano imperterriti.
Gnam

8 commenti:

enza ha detto...

m'hai fatto morire dal ridereeeee grazie racconti come questo risollevano la giornata!
mo tutti a gugolare per trovare le monete da 5 lire

Morrigan ha detto...

Grazie Enza, e ora tutti a vedere se riusciamo a trovare monete da 5 lire del periodo dell'Italia liberale.. è 'na parola!
Gnam!

nightfairy ha detto...

ihih..la torta però é golosissima! :-p

marinella ha detto...

Hehehe! in effetti le ricette di artusi sono un pochino ermetiche.
Comunque ti capisco, io i dolci li faccio,e riescono anche buoni, ma sovente hanno un aspetto dubbio. Per qualche motivo se faccio dolci non devo fare nient'altro se no è un disastro. Prova a fare la mia "blinz di mele" una di queste volte, facile e riescie praticamente sempre.

Anonimo ha detto...

Per quanto concerne la moneta, ho provato a misurare empiricamente (cion una squadretta) un mio esemplare di 5 Lire d'argento del 1873 e mi parrebbe essere sui 2 millimetri di spessore; ho comunque interpellato esperti che sapranno dirmi meglio.

Ciao!

-Marco-

Morrigan ha detto...

Per Nightfairy, Marinella e Marcoge: grazie per i vostri commenti. La torta era buona ma un pò difficoltosa a mangiarsi; proverò un giorno o l'altro a rifare la blinz di mele; attendo con ansia responso esperti per sapere esatta altezza delle torte artusiane quando si impiega una moneta da 5 lire come metro di paragone.
Grazie ancora a tutti. ^___^

Morrigan ha detto...

Caro Joynho, grazie dei complimenti ma se fai un giro sugli altri blog di cucina troverai persone mooooolto più competenti di me.
Ti ringrazio dell'offerta che declino.
Terrò sott'occhio il sito che hai creato e ti ringrazio ancora della visita.

Geillis ha detto...

Odio le ricette con gli ingredienti poco precisi, e capita spesso, tipo latte q.b....ma che significa quanto basta? se sapessi quant'è, non avrei bisogno di leggere la ricetta, farei a occhio, no?
Artusi fa delle cose buonissime, ma non mette delle cose fondamentali, come la larghezza della teglia e la temperatura del forno, e neanche i tempi di cottura...capisco che i moderni forni sono un'altra cosa, però poi bisogna tirare ad indovinare!