mercoledì 28 novembre 2007

Tolkien e i National Archives

Immagine tratta dal sito dei National Archives inglesi
[Extract from the service record of J R R Tolkien: application form for a temporary commission in the regular army 'for the period of the war', 28 June 1915. Catalogue reference: WO 339/34423 (30 Nov 1915)]


Dalla ML internazionale (grazie Vairë/Elena), rigiro questo messaggio che, spero, possa interessare gli estimatori di Tolkien.
Sul sito dei National Archives inglesi sono visibili, gratuitamente, alcuni documenti relativi al periodo della prima guerra mondiale; in particolare, due documenti sono riconducibili al prof. Il primo riguarda la sua domanda di arruolamento presso il Battaglione dei Lancashire Fusiliers; l'altro documento è il modulo di richiesta di rientro in Gran Bretagna, dalla Francia, a causa della febbre da trincea. Entrambi redatti a mano con la caratteristica grafia del prof.
E bravo l'Archivio di Stato inglese!!!! ^___^

Goodbye!
Morrigan

martedì 27 novembre 2007

Türkiye


Perchè tornando dalla Turchia, ho bisogno di comprare un'ulteriore valigia per mettere dentro ciò che si è acquistato?
Ecco perchè, e in foto mancano ancora altri "pensierini" ... eeeehhh!!! ^___^
Comunque, per descrivere velocemente ciò che si vede, siore e siori, abbiamo:
in primo piano due stoffe una anatolica(destra) e l'altra della popolazione dei Laz; seguono, due pacchetti di hennè, portafoglino turco, dolcetti.
Sullo sfondo: tè, tè e tanto tè (çay in turco) proveniente da Rize, amena località sul Mar Nero (Karadeniz, in turco) conosciuta proprio per la coltivazione e la produzione di Camellia sinensis: e te credo, piove sempre! (ma non quando ci siamo stati noi, tiè); barattolo di miele proveniente da Ayder e che, a detta di chi ce l'ha venduto, ha da essere usato con parsimonia e come se fosse un medicamento perchè l'è veramente forte. Concordo sul forte.
Ecco il momento della mescita:

La particolarità di questo miele, prodotto sulle montagne che circondano Ayder, è che le "casine" dove le api producono il miele non sono posizionate a terra, ma sugli alberi e sono delle botti. Questo perchè, naturalista spieghescion, riescono a prendere prima il sole e per più tempo. Laboriosa, ovviamente, la raccolta del miele che avviene "per aria.
Li vedete gli alberi? Le vedete le freccine che indicano le botti?



Seguono zuppe (l'immancabile "mercimek çorbası", ossia la zuppa di lenticchie presente in ogni pranzo e cena, yayla çorbası, l'anadolu çorbası, l'erzogelin çorbası) e dolcetti in busta (non male, già provati in passato), un pò di bustine di "visne suyu" - da leggersi "viscne", ossia il succo di amarena-, la doppia teiera per preparare un vero tè turco come si deve: la teiera in basso contiene solo acqua calda, la teiera in alto acqua e tè ad alta concentrazione. Nel momento della mescita, si versa un pò di tè in tazza e lo si allunga con l'acqua calda. Troppa fatica? ma no e poi il tè è veramente strong! ^__^
Sulla doppia teiera svetta (???) l'occhio di Allah, considerato un talismano portafortuna nei paesi musulmani.
Immancabili, i bicchieri a forma di petalo di tulipano, con cui i turchi bevono il tè!

Güle güle
^___^

mercoledì 14 novembre 2007

Bistecchine di soia ai funghi e zucchine


Hai preparato il ghee, e allora usalo!!!
E va bene. Le bistecchine di soia giacevano da un pò di tempo in dispensa e reclamavano una seppur minima considerazione per cui....

Ingredienti
cinque o sei bistecchine di soia
Funghi porcini essiccati
Zucchine
sale e ghee
Erbette fini (timo, maggiorana)

Bè, chi non ha il ghee utilizzi l'olio, ovviamente
Si mettono le bistecchine a bagno in acqua calda (o nel brodo caldo) per una mezz'ora. Contemporaneamente si fanno rinvenire i funghi porcini in acqua per lo stesso tempo delle bistecchine. Trascorso questo tempo, si strizzano ben bene sia i funghi che le bistecchine e si mettono a cuocere in padella con un pò di ghee (almeno un cucchiaio), di sale ed erbette fini e insieme alle zucchine precedentemente mondate e tagliate a pezzettini fini. Si aggiunge anche un pò d'acqua e si copre, lasciando stufare il tutto per una mezz'ora.
Terminata la cottura, le bistecchine possono essere messe sulla carta assorbente ad asciugare, ma assicuro che il ghee che le circonda non è affatto pesante e non si aripropone.
Servire e mangiare.
Unica nota: non è che le bistecchine mi abbiamo fatto impazzire. Forse le devo cucinare in altro modo? In umido con il pomodoro?
Proverò!

P.S.: quei cilindretti bianchi che si vedono in foto sono gnocchi di patate che ho aggiunto all'ultimo momento, così mi son mangiata primo e secondo insieme. Non male!

lunedì 12 novembre 2007

Il ghee

O ghi, ossia il burro chiarificato.
Questo ingrediente, come altre pietanze, ho imparato ad apprezzarlo frequentando il ristorante degli Hare Krishna qui a Roma. Ora, a quanto pare, il ristorante non funziona più, c'è sempre la sede, e a pranzo si può andare a mangiare da loro e con loro, ma non credo che facciano più un'attività di ristorazione. Peccato! Non solo vi si mangiava bene e a un prezzo abbordabile, ma i ragazzi che lo portavano avanti organizzavano, nel 2000-2001, anche corsi di cucina che ho frequentato imparando ricettine sfiziose anzichenò! ^__^
Torniamo al ghee. Perchè burro chiarificato? Il burro conosciuto è costituito per l'80% di grasso animale, per il 18% di acqua e per il 2% di proteine solide. Quando il burro viene scaldato lentamente e si scioglie, l'acqua evapora e le proteine solide contenute nel latte si separano dal grasso del burro. Si ottiene un liquido dorato che, man mano che si raffredda, ridiventa quasi solido come il burro [vedi foto d'apertura] ma, a differenza di quest'ultimo, è privo di colesterolo e facilmente digeribile e può essere utilizzato per qualsiasi ricetta, anche per friggere perchè non fa fumo, non schizza e non brucia! Provato! Può essere usato per fare dolci, i chapati, per essere spalmato sul pane, insomma per qualsiasi uso alimentare.
Preparare il ghee è molto semplice.

Ingredienti:
1 kg di burro
1 pentola con fondo antiaderente

Si spezzetta il burro nella pentola e lo si fa scaldare piano piano, rimestando con un cucchiaio di legno, fino a che il burro non si è ben sciolto. Si alza poco la fiamma per arrivare al punto di bollitura, quando il burro fuso comincerà a fare "blob, blob, blob". A questo punto si abbassa al minimo la fiamma e si lascia cuocere per un'ora e mezzo a pentola scoperta e togliendo, di tanto in tanto, la crosticina bianca che si formerà durante la cottura. Attenzione: il tempo di cottura varia a seconda della quantità di burro utilizzata per la preparazione. Maggiore è la quantità, maggiore il tempo. Qui troverete uno schemino esplicativo.
A fine cottura, quando sulla superficie si sarà formata una crosticina un pò più scura, si spegne il tutto e con molta attenzione si dovrà togliere con un mestolo la crosticina superficiale. Il ghee dovrà risultare trasparente e color oro pallido. Se sì è scurito significa che è stato cotto troppo o a temperatura troppo alta.
Tolta la crosticina avrete, pressapoco, un prodotto simile a questo:


Vedete le schifezze in fondo alla pentola? Sono le proteine solide. Fare molta attenzione affinchè non si mischino con il liquido dorato che è il ghee.
Con un mestolino, prendere il ghee e passarlo attraverso un colino o meglio ancora, un panno di cotone per filtrarlo e metterlo in barattolo.
Finita la filtratura, chiudere il barattolo e attendere che il ghee si solidifichi (poco) e ridiventi giallino chiaro.
Si conserva fuori dal frigo per parecchi mesi, ma se lo volete mettere in frigo come ho fatto io, non c'è problema: l'altro aspetto positivo infatti è che, seppur in frigo, il ghee non si rassoderà mai come il burro ma resterà abbastanza morbido da poter essere preso con un cucchiaio nella quantità desiderata; si può facilmente spalmare sul pane o sulla fetta biscottata senza che al primo venga via tutta la mollica o che la seconda si sbricioli in mille pezzi come invece succede quando si tenta di spalmare il burro appena tolto dal frigo ^___^
Ripeto: è molto digeribile e leggero, e l'ho sperimentato recentemente quando ho preparato delle bistecchine di soia con funghi cucinate con il ghee! Nun me s'è 'ariproposto' nulla! ^___^

Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare, Hare
Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare, Hare

Immagine tratta dal sito http://www.writespirit.net/stories_tales/stories_by_sri_chinmoy/puranas_1/twisted_in_eight_places

giovedì 8 novembre 2007

Tanti auguri Tuttoburro!!!!!


Perchè è un bravo ragazzo
Perchè è un bravo ragazzo
Perchè è un bravo ragazzo
e noi lo festeggiam!

Piccolo Cicciopasticcio alias Tuttoburro alias Coscette di pollo, tanti tanti cari auguri per il tuo primo compleanno.
Baciotti sparsi in quantità industriale ^____________^

Zia "Morri" e zio "naturalista-pulcioso" (poi spiegherò :-DD)

Baci, baci, baci piccolino!

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P.S.: immagine tratta dal sito http://www.areagratis.it/cartoline/categories.php?cat_id=9

mercoledì 7 novembre 2007

Lisa Gerrard


E basta il titolo per comprendere tutto
Ho visto la luce. Eh, esagerata! ^___^
Ieri sera, concerto della cantante australiana - ex del gruppo Dead Can Dance - all'Ambra Jovinelli.
Mi veniva da piangere per la commozione. Non scherzo.
Ha una voce che rapisce, passa con una tranquillità disarmante dalle note basse a quelle alte come se fosse qualcosa di semplice, una passeggiata. Più di una volta mi si è accapponata la pelle mentre cantava. E sono stata fortunata: grazie alla celerità di un tolkieniano di vecchia data - grazie Gwindor - io, lui e un altro tolkieniano storico - Mandos - avevamo i posti in prima fila!
Abbiamo così gustato due ore di concerto ascoltando e guardando la Gerrard che ha anche una presenza scenica notevole: a volte sembra un pò strana per alcuni atteggiamenti che assume sul palco, ma secondo me va proprio in trance e meditazione profonda prima di cantare ogni brano, anche perchè ce ne vuole a tenere le note e a ricordarsi le "parole" di canzoni che a volte parole non hanno o sono cantate in lingue a noi sconosciute e fors'anco quasi morte (credo abbia cantato canzoni anche in aramaico)
Insomma, un'esperienza positiva che se potessi rifarei subito, purtroppo però ieri era l'unica data romana. Sigh! :-[[
Un ringraziamento anche a "RiccaEriol" poichè è stato grazie a lui se son venuta a conoscenza del concerto e se ci siamo mossi per tempo nel prendere i biglietti
Al prossimo concerto!

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P.S.: foto tratta dal sito http://www.lisagerrard.com/

lunedì 5 novembre 2007

Elizabeth


E basta il titolo per capire che anch'io, con una parte del gruppo guastatori, ieri sono andata a vedere il film con Cate Blanchett-Galadriel come protagonista.
Appuntamento alle 17.45 davanti al cinema King, quartiere Trieste-Salario. OK. Con i mezzi pubblici, per arrivare a quell'ora al cinema dovrò partire necessariamente alle 16.15/16.30. Meno male che "santo papino" - mosso a humana pietate- si offre di accompagnarmi fino alla metropolitana, così arrivo a Termini più velocemente. Yeah!
Arrivata alla "staziun", vai al capolinea del 92 per prendere il bus che mi porterà verso la meta agognata. Il bus non c'è e ripiego sull'86, che tanto arriva sempre vicino alla meta agognata.
Arrivata alla meta agognata, pedibus calcantibus mi incammino verso il cinema ma.... porca miseria, non conosco il numero civico. Da che parte dovrò girare? A destra o a sinistra? L'intuito mi dice destra e mi incammino. Comincia, per me una via crucis, in mezzo a palazzine e villettine che mi fanno venire uno sbocco di bile perchè come quartiere è effettivamente bellino e carino - anche come pecunia - ma fuori della mia portata. Giunta al cinema, trovo il resto del gruppo. Facciamo i biglietti e alle 17.55 entriamo: che il film abbia inizio.
Beh, bah, boh.... non riesco a mettere su carta i pensieri. Non sono un critico cinematografico, e non aspettatevi letture multistrato del film. Io scrivo le sensazioni che la pellicola ha prodotto in me ossia: visivamente è un bel film. La Blanchett è la reincarnazione della regina Elisabetta I, ma la storia, la storia; ci sono stati momenti in cui non mi sembrava di vedere un film ma una sorta di "prova generale". Pezzi di storia affastellati qua e là. Il personaggio di -"non sono un pirata sono un signore"- Walter Raleigh sembra il classico tombeur de femmes che riesce addirittura ad abbindolare la regina parlandole dei suoi viaggi al di là delle mappe, e forse l'ha fatto però... boh?
Ecco un esempio!



Molteplici sono le inesattezze, pardon, le licenze poetiche: nel film Elizabeth appare ancora giovane e piacente in realtà essendo ambientato fra il 1585 e 1586, la "regina vergine" aveva già 53 anni, che all'epoca era un'età di tutto rispetto; nel complotto di Babington non si arriva alla scena madre in cui lei sembra quasi immolarsi di fronte al cospiratore che le punta una pistola contro e fa fuoco, ma a salve. Mai accaduto.




Qui, quando si accorge dell'attentatore








L'amore che nasce fra Raleigh e Bess, la dama di compagnia della regina, scoppia molti anni più tardi anche se, nel descrivere l'evento, effettivamente i due piccioncini sfidarono la regina sposandosi senza il consenso reale - necessario per le dame di compagnia - e mettendo al mondo un figlio. Raleigh fu arrestato e la povera Bess cacciata da corte. I tre faranno la pace qualche anno più tardi.


Qui il trio quando l'ammmore stava per sbocciare





Anche il discorso che Elisabetta tenne a Tilsbury per incoraggiare le truppe contro gli spagnoli, che stavano arrivando via mare, pare non si sia svolto come viene descritto.










Ecco la regina guerriera che abbacina con il suo splendore gli armigeri




Ecco la regina dormigliona che guarda dalla scogliera la disfatta dell'Invencible Armada





E poi la descrizione di Filippo II, mamma mia! O___o


Possibile tenesse sempre in mano almeno tre rosari, camminasse come se avesse una scopa nel sedere e avesse lo sguardo da malato? Sì, che era bigotto lo sapevo, però nel film sembra più un fanatico religioso... qualche differenza? Fa più bella figura la figlioletta Isabel, piglio deciso anche se non pronuncia mai una parola. Mah?
Ecco l'attore che lo interpreta!

Mi è piaciuto il personaggio di Francis Walsingham, il consigliere della regina e gran maestro degli spioni, interpretato da Geoffrey Rush.













Fu Walsingham, con la sua rete di spie e controspie, a scoprire la congiura di Babington e a far sapere ad Elisabetta che la sua cara cugina, Maria Stuarda, vi era coinvolta fin sopra ai capelli.
Ma a parte le inesattezze, qui la scheda in inglese del film, "Elizabeth the golden age" è da vedere per le scenografie e soprattutto per gli abiti delle dame. Ah! che vestiti, e le parrucche che la cara Elizabeth sfoggiava. Ahò, e so' fissata.
Un piccolo esempio di mise, fra cui quella battezzata da Lord Ricuzzo "La Parabolica", eccola


Le altre mise della regina!!!!





Bon. Finito il film, con un senso di vuoto che ci attanagliava lo stommmaco, ci siam diretti verso una pizzeria a noi nota e abbiamo coinvolto nella crapula mangereccia l'Archivista che abita lì vicino. In pratica le abbiamo colonizzato casa, portando pizze, calzoni e supplì da mangiare comodamente al caldo del desco, e ci siamo fatti dare anche la sua marmellata di castagne! ^___^ Bè, io l'ho presa!

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P.S. Tutte le foto sono state tratte dal sito http://movies.yahoo.com/movie/1809426394/info

sabato 3 novembre 2007

Morsbag autoprodotta

Perchè questo post?
Perchè far sapere che : ho cucito io tutta da sola la borsa che vedete in foto!!! ^___^
Ahò, per me è un primato epocale, data la mia poca dimestichezza con i classici lavori manuali da "brava massaia". Per me, chi sa cucire gode del mio massimo rispetto; vuoi mettere farti da te gli abiti con la stoffa che decidi tu e soprattutto con le misure giuste ai punti giusti?
Bè, io ancora non arrivo a tanto ma aver cucito una borsa per la spesa tutta da sola mi riempie d'orgoglio. Tò, altre foto per pavoneggiarmi un pò










Ovviamente, l'occhio esperto scoprirà subito le pecche - e ce ne sono ;-) - ma io rispondo " e chissenefrega!" La borsa resiste, le cuciture sono cucite bene, forse un pò stortignaccole, ma la mia Morsbag fa la sua porca figura!
Ma perchè Morsbag? Vi invito a visitare questo sito - in inglese - dove viene spiegato non solo come fabbricarsene una ma perchè! Si invita a non utilizzare le borse di plastica per fare la spesa poichè contribuiscono non poco ad inquinare i mari con gravi effetti per le specie marine che vi abitano. Molti pesci, infatti, le scambinano per meduse e se le mangiano finendo per morire soffocati. L'attività di cucito, inoltre, non deve necessariamente svolgersi nell'intimità della propria casa, ma può essere estesa a gruppi di amici o di persone che vogliono passare un pò di tempo insieme "socializzando" e facendo anche qualcosa di utile per l'ambiente - anche se può essere considerata una goccia nel mare. Io, intanto, diffondo la voce poichè ho notato che in Italia solo Tippitappi ne ha parlato in questo post
Come si evince dalla foto, "nel mentre che" cucivo con la coda dell'occhio guardavo in TV "L'ispettore Barnaby" ed ecco il suo faccione immortalato nella foto.
Nel frattempo, la micina si godeva il meritato riposo stando distesa, tranquilla e beata, sul divano utilizzando il mio sciallone come cuccia, ... ma se po'? O___o
'Notte ^___^

venerdì 2 novembre 2007

Polpettine di miglio


Ieri sono stata presa dal sacro "furor coquinandi". Potevo prendermela comoda, alzarmi tardi, bighellonare per casa e invece.... sveglia alle 7.30 e inizia a fare la brava massaia. Con il naturalista in Sardegna a caccia di euprotti mi son data alla pazza gioia! ^__^
Ho una confezione di miglio che dovevo far andare altrimenti la buttavo inta 'a monnezza e ho pensato, anche per questa ricetta, di rifare delle polpettine di miglio che avevo assaggiato dagli Hare Krishna.. ahò, avessi bisogno di spiritualità che ogni due per tre sto rifacendo ricettine del mistico gruppo indiano? O___o
Mah?

Ingredienti:
una tazza di miglio
due carote
due zucchine
una cipolla
sale e pepe
olio
erbette fini (timo, maggioran, l'ortica e ho anche usato un pò di "berberè" - che acquistai a Perugia)
grana grattugiato

Far cuocere il miglio secondo le indicazioni riportate sulla confezione. Mentre cuoce, si preparano gli altri ingredienti: si riducono a pezzettini le carote, le zucchine, la cipolla, si mette il tutto in padella con un pò d'olio, sale, erbette fini, il berberè e un pò d'acqua. Far stufare il tutto.
Nel frattempo, il miglio si sarà cotto e avrà assorbito buona parte dell'acqua di cottura. Lo si fa freddare in una ciotola e poi vi si aggiungono le verdurine stufate, il grana e si comincia a mescolare per bene; meglio usare le mani per impastare al meglio.
Eseguita la mescola, ci si bagna le mani con acqua fredda, magari tenendo una ciotolina di acqua vicino alla ciotolona con il miglio e le verdure, e si cominciano a preparare le polpettine. Ecco il risultato.


Io le ho cucinate al forno perchè fritte mi sembravano troppo pesanti. Ho oliato un pochino la carta forno, su ogni polpettina ho spruzzato un pò di grana e poi ho infornato per una ventina di minuti rigirando le polpettine per far sì che non si bruciassero solo da una parte ^____^
E' bene non mangiarle caldissime, che ti si sfanno in mano. Anzi, a dire il vero sono più buone il giorno dopo riscaldate al forno perchè si forma una crosticina che nella prima cottura non c'era.
A me son piaciute e ora le devo far andare perchè... visto quante me ne son venute fuori? O___o
Le ho mangiate con un pò di salsa shoyu e ho voluto anche andare sul pesante usando un pò di wasabi che forse non c'azzecca molto ma a me andava di mangiarlo!


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P.S. il furor coquinando è continuato con la preparazione degli gnocchi di zucca ma non è che mi siano venuti un granchè! :-[