lunedì 28 luglio 2008

Minestrina rinforzata


Bè, che c'è di meglio, nelle calienti serate estive romane, dove neanche il ponentino ti aiuta a toglierti la callara e l'umidiccio che ti sono rimasti addosso dalla mattina, che ristorarsi con una bella minestrina calda, soprattutto perchè nun c'hai gnente ner frigo? Il naturalista ti ritorna ad inizio del prossimo mese, tu giri come una trottola per uffici poi vai al lavoro e torni sempre tardi la sera e non è che ti vada tanto di spignattare e di far la spesa - soprattutto se il rientro a casa avviene sempre verso le 21,30 ^___^
E meno male che ci sono le amiche con cui passare qualche serata in allegria! Certo, l'indomani sei un mezzo zombie, ma almeno ti sei fatta quattro risate e sei stata in piacevole compagnia!
A parte questo intermezzo privato, ecco cosa mi son preparata ieri sera quando ho deciso che dovevo mangiare qualcosa che non fosse solo un pò di polistirolo espanso e una tazza di latte. E allora?
Minestrina rinforzata. A me, francamente, di mangiare cibi caldi e "invernali" anche d'estate non è che mi dia fastidio o mi faccia uno strano effetto, come succede ad altre persone, per cui:
ho messo a bollire l'acqua con un pò di dado vegetale; al momento dell'ebollizione vi ho gettato i quadrucci - pasta fatta in casa e tagliata a quadrucci appunto - e quando i quadrucci erano cotti, ho spento il tutto e vi ho gettato un ovetto precedentemente sbattuto, insaporito con un pò di sale e formaggio grattugiato, come se dovessi preparare la stracciatella*. Ho mescolato "alacremente" per far rapprendere l'uovo, ho lasciato un pò riposare per far sì che gli ingredienti si amalgamassero bene, e poi ho spatasciato tutto su un piatto condendo la minestrina con altro formaggio grattugiato, olio evo e pepe.
Ecco perchè ho chiamato questa minestrina "rinforzata": e l'uovo, e il parmigiano, e l'olio, e il pepe.
Bè, a me è piaciuta e mi ha fatto sudare da matti! Ma quanto era buona! Si arguisce dalla dimensione XXL del piatto che esso è stato l'unica portata della mia cena.... burp!




* in un altro post spiegherò cos'è... non è un gelato!

venerdì 18 luglio 2008

Consiglio plantofilo

A rapporto tutti coloro che amano le piante e soprattutto conoscono le varie malattie a cui vanno incontro o i parassiti che possono infestarle.
Vengo a spiegarmi: ho un geranio, il geranio di mia mamma che dopo tante talee ancora resiste.
Inizialmente era veramente messo male, un rametto con una fogliolina e sembrava non riprendersi, poi piano piano ha cominciato a crescere, a mettere altre foglie, è spuntato un altro fusto fino ad arrivare a questi livelli:

Sembrava che tutto stesse andando per il meglio e invece.... dentro al fusto ho cominciato a vedere dei buchini neri, vado per scavare e dentro trovo una poltiglia nera che ha mangiato il floema della pianta O^O
E che d'è?
Tento di tagliare il tagliabile, ma questi "buchi" si ripresentano e io non me li spiego, anche perchè ora si evidenziano anche delle "necrosi" nel piccolo fusto che sostiene la foglia e che a volte si necrotizza proprio vicino alla foglia, mah?
Sono forse animali? Oggi, tagliando un pezzetto di fusto, ho trovato al suo interno oltre alla solita poltiglia nera quella che mi è sembrata una larva piccola di animale, di color verdino chiaro, ma non posso proprio giurarci.
Ho ripulito il tutto ma ormai il geranio si è dimezzato e, addirittura, ho fatto una nuova talea perchè un fusto l'ho proprio dovuto tagliare del tutto e quello che era rimasto mi dispiaceva buttarlo.
Aggiungo che comunque la pianta sembra stare ancora bene perchè sta gettando fuori le gemme. Fiorellini non ne fa, solo quello nella foto, ma io non mi ci raccapezzo con questi "invasori" che si mangiano la pianta dall'interno.
Ho anche piantato dell'aglio nel terreno: hai visto mai che la puzza non ammorbi questa sorta di "larve"?
Aiutatemiiii. Voglio che il geranio di mamma continui a crescere.
Uffi!

domenica 13 luglio 2008

Arsenio Lupin

(immagine tratta dal sito http://www.coucoucircus.org/series/generique.php?id=479)

Tatà tatà tatà tatààtatà - tataaaa
tatà tatà tatà tatàààà - ta
Tatà tatà tatà tataatatà tataaaa
tatà tatà tatà tatààà - ta

Tararara tattaa - tarara
Tararara tarara rara - ra
Tararara tattaa - tarara
tararara tarara tarara raaaa

ta ta ta - tàtata tàtata tàtata tàtata taaaaa
ta ta ta taaa
ta ta ta - tàtata tàtata tàtata tàtata taaaaa
ta ta ta taaaaaa

Deliri domenicali?
Ma no.. qui la versione musicale così potete seguire "le parole" ^___^
E' tornato! "Il è turnè" (come se scrive an fransè?)
L'ho visto stasera: sguardo birbantesco, modi affabili, sempre un passo avanti la polizia o il detective di turno.
Ma di chi parlo? Ma di lui, del "ladro gentiluomo", di Arsenio Lupin.
Mamma mia che ritorno indietro nel tempo.
Questo telefilm era uno dei "tanti" che da bimba mi vedevo insieme a mamma, in cucina, mentre lei preparava da "manjè" o stirava o faceva qualche altro lavoretto e io e mia sorella giochicchiavamo.
Ma per Arsenio... ah! appena partiva la sigla iniziale, resa particolare dal fatto che si vedeva solo la silhouette di Lupin, di una donna e della roulette, vedi qui, stessa particolarità adottata per la sigla finale (questo link va alla sigla della prima stagione) si mollava tutto e via.
E sì che fu trasmesso nei primi anni '70. Geillis ha scritto un post sugli sceneggiati della nostra infanzia - parlo di coloro che vagolano intorno ai 30-40 anni e oltre - e fra alcuni telefilm e sceneggiati che ha citato, e che ho visto, non posso che aggiungere anche questo che, boh, o per l'ambientazione, o per il personaggio - un "toumber des femmes", credo si scriva così, o per le storie, mah?, o per la voce del personaggio (bravo il doppiatore) a me affascinava.
Eeeehhhhh (sospirone) #^___^#
Poi c'è stato l'oblio; non ricordo se negli anni scorsi furono mandate in onda delle repliche, ma non credo.
Stasera, invece, eccolo là, in tutto il suo splendor e irriverenza nei confronti della polizia e addirittura del famoso investigatore inglese Herlock Sholmes (parodia di Sherlock!). E pieno di fascino e charme verso le belle donne.
Quanti ricordi! E così la mia session di stiro domenicale è volata via in un baleno con uno sguardo al ferro, che non doveva bruciare i panni, e uno al telefilm della mia infanzia.
Rilancio con "Attenti a quei due", anche questo un telefilm da non perdere, non solo per i protagonisti, Tony Curtis e Roger Moore, una coppa ben assortita, ma anche per la sigla iniziale composta da John Barry.
O com'è che spesso rimangono molto impresse nella memoria le sigle dei telefilm? Forse perchè erano musicate bene?
Chiudo con la sigla di chiusura della prima e della seconda stagione del telefilm "Arsenio Lupin" .... eeeehhhh (sospirone due) #^___^#

L'Arsène

C'est le plus grand
Le plus charmant
Le plus élégant
Avec ses gants
Ou bien sans gants,
L'Arsène
Quand il s'amène
Quand il s'en mêle
Tout se démêle
Tout se dégèle
Et s'ensorcelle,
L'Arsène
Quand il s'approche
On cache les broches
Et les sacoches
Il vide les poches
Sans anicroche,
L'Arsène
C'est le roi des casseurs
C'est le roi des tombeurs
Il est brillant
Comme le diamant
Rapide comme le vent,
L'Arsène

[...]

Quand il s'amène
Quand il s'en mêle
Tout se démêle
Tout se dégèle
Et s'ensorcelle,
L'Arsène
C'est le roi des casseurs
C'est le roi des tombeurs
Il est brillant
Comme le diamant
Rapide comme le vent,
Le bel Arsène
****************
"Gentleman Cambrioleur"

C'est le plus grand des voleurs
Oui mais c'est un gentleman
Il s'empar' de vos valeurs
Sans vous menacer d'une arm'
Quand il détrouss' une femm'
Il lui fait porter des fleurs
Gentleman cambrioleur
Est un grand seigneur.
Il vient chez vous la nuit
Sans déranger votre sommeil
Il décroche sans bruit
Le tableau acheté la veill'
Puis avant de partir
Après ses coupables travaux
Il laisse un mot sur le piano
C'est le plus grand des voleurs
Oui mais c'est un gentleman
Et chaque femme à son heure
Rêve de voir son visag'
De l'actrice à la danseuse
À l'épouse la meilleur'
Gentleman cambrioleur
A gagné les coeurs

(per entrambe le canzoni parole: Franck Harvel et Yves Dessca, musica: Jean-Pierre Bourtayre, cantante: Jacques Dutronc)

venerdì 11 luglio 2008

L'ovetto a colazione


Ahò, non so perchè, ma a me la colazione a base di dolce comincia un pò a nausearmi e invece sono attratta da cibi più "salati". Com'è la storia dello Yin e Yang?
Ecco, quindi, che stamattina mi sono preparata questo "popò di colazion" con i seguenti ingredienti:
  • due uova strapazzate
  • due pomodorini
  • un cucchiaino di cremina di melanzane e zucchine (acquistata)
  • una fettina di polistirolo espanso, leggasi galletta di riso ^__^
Il tutto condito con un pò d'olio, timo, origano e innaffiato da un buon tè turco.
Sì forse gli accostamenti sono arditi, ma la panza ha ringraziato! ^___^
Gnam!

martedì 8 luglio 2008

Asparagina



Forse non è più tempo di asparagi e asparagina. Io per la stagionalità di frutta e verdura sono un disastro. E non so neanche se sia esatto chiamare così gli asparagi selvatici, ma io li conosco in cotal guisa e così li propongo.
Questo era un piatto che avevo fatto poco tempo fa e che mio papà mi preparava non solo come si vede nella foto, ma anche lasciando l'uovo cuocere "all'occhio di bue" sopra gli asparagi. Quando andavo a pranzo da lui ed era periodo di asparagi me lo ritrovavo spesso nel piatto ^__^
Il procedimento è semplice.
Si acquista l'asparagina, gli asparagi selvatici, quelli fini fini, oppure si va per campi a coglierla se si ha occhio.
Si lava e si pulisce bene e si toglie la parte finale dura che non è piacevole a mangiarsi.
Si trasferisce la verdura in una padella e si condisce con un pò di sale, olio, timo e maggiorana e un filo d'acqua e si fa cuocere a fuoco lento e coperto fino a che non si vede l'asparagina bella cotta. Quindi ci si spatascia dentro un due o tre uova, a seconda del numero dei commensali, e si comincia a rimestare ben bene come se dovessimo preparare un uovo strapazzato. Il tutto non richiederà più di due minuti.
L'effetto finale è quello della foto e il gusto non è poi tanto male.
La variante "all'occhio di bue" risiede nel fatto che invece di spatasciare l'uovo e distruggerlo lo si adagia mollemente sull'asparagina e lo si fa cuocere a fuoco lento, coperto, fino a totale indurimento del tuorlo oppure se ci si vuol fare la zuppetta, e quindi il tuorlo ha da essere un pò più molle, per un due o tre minuti, o quanto pare a voi.
E' chiaro?