sabato 23 dicembre 2006

E scende giù dal ciel ...

... lieve. Sopravvissuta a una session di stiro, in procinto di preparare la valigia, non me ne vado prima di aver illustrato l'altro piatto svuota frigo del quale avevo parlato nel post precedente. Zucca con cavolo cinese, porri e spezie. Francamente non è che ci sia molto da aggiungere rispetto all'altra ricetta: sostituite rape e carciofi con la zucca et voilà. L'effetto scenico è il seguente:

Yawwwnnnn lo sbadiglio è d'obbligo, l'alzataccia domani pure... . Mi preoccupa un pò il viaggio con la piccola Tabatuga: riuscirà a resistere per quasi sette ore nella gabbietta/trasportino che le ho preparato? E' la gabbietta con cui è arrivata e che, desumo, le fa compagnia da 14 anni. Le ho apportato alcune modifiche applicando della stoffa ai lati del trasportino e anche sopra per dare un pò di copertura e privacy. Ho anche coperto il vassoietto in metallo con del cellophan e con dei giornali nel caso in cui la signorina non riesca ad aspettare ad andare in bagno.
Ecco il modello:

Bon, il dovere mi chiama. Saluto augurando buon natale e buon inizio d'anno.
Alla prossima

Pronti, partenza, viaaaaaaa


Ecco qua.... ciò che si è preparato con quanto rimasto nel frigo in vista della partenza domani per il Piemonte, terra natìa del principe ranocchio mio consorte ^____^
Questo piatto è Rape, carciofi e cavolo cinese con contorno di tempeh. Facilissimo da preparare.
Per i carciofi, avevo una busta di carciofi surgelati e quindi....via, in padella, poi:
4 rape medie
qualche foglia di cavolo cinese
qualche porro (io ne ho messi due belli grossi)
spezie varie (maggiorana, timo, rosmarino, tutto tritato)
sale e pepe
olio
del tempeh precotto acquistabile presso i negozi che vendono prodotti per vegetariani (o forse anche in grandi supermercati, ma devono essere proprio grandi!)
Fatte a tocchetti le rape, sminuzzati i porri, e sfrantumato in piccoli pezzi il cavolo cinese (ho usato solo le foglie e non anche la parte centrale che è un pò più dura) ho messo tutto in padella, aggiunto acqua, olio, sale e un pò di pepe, le spezie e via, a cuocere per circa 20/30 minuti a fuoco un pò vivace (abbassare verso la fine).
Il tempeh l'ho preparato in un'altra padella mettendo
spezie varie (vedi sopra)
porri
cavolo cinese
olio
sale e pepe
salsa shoyu ( che è una salsa di soia)
Ho fatto a tocchetti il tempeh e l'ho cotto in padella con tutti gli ingredienti sopra elencati. Anche in questo caso, non più di 20 minuti (poi fate la prova forchetta per saggiarne la commestibilità). Il risultato è quello della foto: un pò di rape, un pò di carciofi, un pò di tempeh. Si presenta bene e anche la degustazione non è male perchè il sapore delle rape si amalgama bene con quello dei carciofi a pezzetti e il tempeh, boh? ha un sapore particolare ma a me è piaciuto ... non l'avevo mai provato.
Dal punto di vista nutrizionale non ho la più pallida idea delle calorie che produce, non so neanche se aumenta più l'energia yin o yang (ancora non mi dedico alla macrobiotica ma vedrete, ah.. se vedrete... a sorpresa) però .... je l'ammolla!!! :-DD
Ma non è finita qui... più tardi: zucca con porri e cavolo cinese (ahò, ve l'ho detto che devo svuotare il frigo). Ora devo dedicarmi alla sacra arte dello stiro... i panni da preparare per il viaggio sono molteplici e io sono da sola ad affrontarli, con l'inseparabile ferro da stiro Rowenta! ^____^
Ad majora!

venerdì 22 dicembre 2006

A cena con l'afghano

Ieri sera, serata internazionale. La mia dolce metà ha invitato per cena un conoscente afghano e signora (italiana) e una sua amica naturalista... dimenticavo ... la dolce metà è anch'egli naturalista/erpetologo e si interessa alquanto di batraci, serpi, tritoni, salamandre in modo quasi maniacale ^____^, la precisazione è utile per capire perchè abbiamo avuto a cena l'afghano.
Inannzitutto, si rientra a casa, e pensa che ti ripensa che ti ripensa... ma che je famo da magnà? Fettucine con salsa di pomodoro, zucca al forno con besciamella alla soia, insalata mista, melanzane sott'olio, frutta... mi sembra buona come cena. Aggiudicata. In un'oretta era già tutto pronto.
Soprattutto la zucca al forno con besciamella di soia non era male ed ha potuto soddisfare il palato della naturalista allergica al lattosio :-DD
La preparazione è semplice. Si taglia la zucca a fette non troppo spesse, la si mette in una pirofila condendola con poco sale, spezie e innaffiandola con abbondante besciamella. Si mette in forno a 170°(io l'ho messa a questa temperatura) e la si lascia cuocere per almeno 20 minuti saggiando di tanto in tanto con la forchetta la consistenza della cucurbitacea. Quando è bella molliccia si spegne il tutto e si serve!
Ma torniamo a bomba. La cena con l'afghano (Qorbanali Esmaili, presidente dell'associazione ONG afgana "Afghanistan Future Foundation (AFF) Italia Onlus") è andata bene, si è parlato di tutto e di più: l'erpetologo voleva soprattutto sapere la condizione di eventuali batraci afghani che, pare, non sono ancora stati studiati bene, e come fare per portarli in Italia, la naturalista mostrava interesse verso tutto ciò che riguardava l'islam, l'operato di Qorbanali come presidente dell'associazione e come vive la sua condizione di musulmano sciita in Italia. Qorbanali, di etnia hazarà e da sette anni residente in Italia, parla un italiano perfetto ma con quell'inflessione romanesca che, sentita in bocca a uno straniero, fa un effetto strano, stupefacente ^___^
Se restassi io sette anni in Afghanistan non credo proprio che riuscirei a parlare con la sua naturalezza e scioltezza.
Siamo rimasti a ciacolare fin verso mezzanotte, non senza aver bevuto un tè alla menta giusto per mandare giù tutto ciò che avevamo ingurgitato, e viaaa! Per una nuova ed eclatante avventura... ossia: come ti spedisco i rospi vivi dall'Afghanistan, ma soprattutto che cosa dico alla frontiera? O___o

mercoledì 20 dicembre 2006

Il "listolante" cinese

Nella migliore tradizione nazional-popolare-casareccia (e pecoreccia) intitolo questo post con la caratteristica tipica della lingua cinese "quella di non avere una erre rotante (come le lame di Goldrake).
Discetterò sul simpatico ristorante cinese che io e mio marito frequentiamo da quando ci siamo trasferiti a Centocelle.
Da fuori quasi non si vede: due lampade rosse che la forza degli elementi han fatto diventare rosate, una vetrina un pò rotta, un'insegna che recita "trattoria-cucina cinese a portar via" (se non ricordo male).
Entrando il locale è piccolino. Ci saranno sì e no nove tavoli di cui due perennemente occupati dai figli della proprietaria. Sulle pareti due stampe cinesi carine che condividono lo spazio con i graffiti degli avventori passati.
Di primo acchitto è tutto molto spartano, quasi triste. Anche la luce non è che la faccia da padrona (c'è una sorta di semi oscurità che dà un tocco di decadente al luogo) epperò ... 1) il bagno è pulito, e questo per me è già un buon segno. 2) la proprietaria cucina al momento ed è lei la "cameriera/cuoca" che si prende in carico tutto, dagli ordini al portare a tavola le pietanze. 3) si spende bene e la cucina non è male, c'è abbastanza scelta. E' il primo ristorante cinese che frequento che non mi fa star male subito dopo aver mangiato, anzi. I figli della proprietaria, inoltre, sono uno spasso. Due adolescenti che aiutano la madre e che fra di loro parlano con un'intercalare romanesco della miglior scuola, mentre quando si rivolgono alla madre il cinese la fa da padrone. Sin qui nulla di strano, ma è il passaggio repentino dal romanesco al cinese che mi fa effetto.
Giudizio finale: buono, buono, buono.
Chi può, e soprattutto chi riesce a riconoscerlo se ci capita davanti, ci vada: ne vale la pena.
你好。Nǐ hǎo
-_________-

Il capello arzillo

Ed eccomi qua dopo la session mattutina dalla parrucchiera con il mio nuovo look! No niente foto ma solo descrizioni che lasciano lo spazio all'immaginazione.
Erano almeno quattro mesi che non andavo più dalla "coiffeuse" di fiducia e la ricrescita, ops pardon, il "decalage" stava avanzando in maniera esponenziale. Occorreva correre ai ripari!
Ecco dunque scelto il giorno e l'ora mattutina. Dopo tre ore e mezzo di seduta me ne sono uscita con la chioma rinata, rimessa a posto e ora.... sembro Candy Candy o Antonella Clerici O___o Che faccio?
Emigro?
E' che ci devo fare l'abitudine... ^________________^

lunedì 18 dicembre 2006

La coccolina

.. ovviamente parlo di Tabatuga! :-)
Ma che ne so.... a me 'sta gatta mi fa impazzire, soprattutto quando viene la mattina a svegliarci e si appolipa fra me e mio marito, oppure si distende placidamente su uno dei due, oppure con il musetto viene a darmi "i bacini" (così li chiamo, mentre invece penso che lei mi stia solo facendo capire "svejete e arzete che c'ho fame") e comincia ad "impastare il pane" con le zampine anteriori proprio sul mio collo... aaaaahhh! ^___^ facendo le fusa a go-go (io le definisco "il motorino d'avviamento").
E poi si fa coccolare a tutta manetta. Non sarà perchè è vecchietta e pensa "che pazienza che ce vo' co' 'sti due"? O____o
Buona giornata Tabatuga, e preparati per il gran viaggio del 24, quando verrai con noi in Piemonte!
Miaooo

domenica 17 dicembre 2006

"Orecchiette alla crudaiola"

Ieri sera ...serata garbatelliana a casa di Claudia per una fonduta salata... che però si è rivelata un mezzo bidone perchè non c'era l'attrezzatura... ordunque si è optato per delle "orecchiette alla crudaiola", così nomate da Romano, il giovane che le ha portate unitamente al cacioricotta e all'olio spremuto a freddo proveniente dal suo oliveto in zona Fasano.
E devo dire che non erano niente male! Piatto semplice, veloce i cui ingredienti base sono:

orecchiette (noi eravamo in nove e ne abbiamo usate, se ho capito bene, due chili ?___?)
pomodoro
basilico
cacioricotta
olio e sale

Le orecchiette si fanno bollire per circa 6 minuti, quelle di ieri erano integrali ed erano veramente buoneee!
Appena scolate si impiattano e vi si sparge sopra, in ordine per nulla sparso - come ha tenuto a precisare l'amico fasanese - olio (non tantissimo), pomodoro a crudo tagliato a pezzettini, basilico e, per chi lo apprezza, spolverata generosa di cacioricotta, che ha un retrogusto dolce/salato non male! Gnam!
La serata però ha visto anche un éntree di antipastini che potevano bellamente far da primo, secondo e contorno.
La scelta spaziava dai classici salatini, ad una piccola tortina rustica spinaci e ricotta, wurstelini dimensione pollice umano (lo fossero veramente? 0___o), fetta di "mascarpone-gorgonzola", 'taralli al vino' (sempre portati da Romano - miticoooo), carciofi alla romana, carciofi alla giudia, polpettone ripieno di radicchio. Il tutto innaffiato da bevande varie, altrimenti come andava giù tutta s'sta roba? Certo, non è che se semo magnati tutto, epperò #^___^#

Solo che, dopo le orecchiette, ci siamo buttati anche sul dolce... panettone farcito di gelato allo zabaione



dolcetti ripieni di crema e, dulcis in fundo, "fonduta al cioccolato" (ecco spiegato il mezzo bidone). Facendo sciogliere tre tavolette (tra Lindt e Perugina al 75%) di cioccolato fondente, dandogli un rinforzino con panna e latte per mantenere la fonduta un pò liquida, la cena si è così conclusa con noi che "pucciavamo" frutta o biscottino nel cacao fuso... Burp!
Oggi pranzo da papà.... conoscendolo riuscirò a depurarmi di quanto mangiato (seppur con parsimonia neh? ^____-) iersera!
Voglio il "canarinoooo"
Miao

venerdì 15 dicembre 2006

Tolkien, Exeter College and the Great War

Dalla ML internazionale su Tolkien (che lurko soltanto perchè spesso mi è difficile stare dietro alle loro discussioni) apprendo che: l'autore di "Tolkien and the Great War", John Garth, ha inserito nel suo sito l'intervento, leggermente modificato e di cui il subject ne è il titolo, che fece alla Oxford Tolkien Conference, "The Lord of the Rings: Sources of Inspiration", tenutasi all'Exeter College il 21 agosto 2006. Nell'intervento viene descritta la vita di J.R.R. Tolkien all'Exeter College, Oxford, dal 1911 al 1915, ponendo l'attenzione sulle sue amicizie e le sue attività extra curriculari, ed esaminando l'impatto che ebbe la Prima Guerra Mondiale nella vita del college. L'intervento si basa su fonti documentarie reperite presso gli archivi del college e su carte di persone che frequentarono Tolkien; l'autore si rammarica di non aver potuto utilizzare alcuni documenti conservati presso la Bodleian Library di Oxford, poichè temporaneamente non disponibili a causa del lavoro di riordinamento ed inventariazioni, ma si augura che la versione di "Tolkien, Exeter College and the Great War", che apparirà nel volume degli atti della Conferenza, possa tener conto anche di questi documenti. L'autore afferma, inoltre, che sia Christopher che Priscilla Tolkien lo hanno aiutato fornendogli numerosi spunti.
Buona lettura

Endòre n. 9

Dal NG it.fan.scrittori.tolkien ricevo e segnalo:
è uscito il n. 9 della rivista Endòre.... e al popolo?
Bè, a quello tolkieniano (e a coloro che si stanno avvicinando a Tolkien e alle sue opere) potrebbe interessare. ^__^
Endòre è la derivazione, se così si può definire, della rivista Terra di Mezzo
interamente dedicata a Tolkien in Italia (siamo nel 1992). In seguito divenne una pubblicazione della Società Tolkieniana Italiana (1994). Infine, dopo quasi sei anni d'esistenza, è nata Endóre.
Contiene recensioni, articoli, giochi ed una bibliografia particolarmente curata e aggiornata su J.R.R.Tolkien e le sue opere.
Endòre esce una volta all'anno, è in formato cartaceo e si riceve per posta contattando il seguente indirizzo:

Endòre
c/o Franco Manni
via San Rocchino 163
25100 Brescia
telefono: 030-3701270
e-mail: endore@freemail.it

giovedì 14 dicembre 2006

Qui incomincia l'avventura...

... verrebbe da scrivere. E non so neanche se sto partendo bene o meno, ma a volte l'istinto ti aiuta più della ragione e allora.. che rullino i tamburi, squillino le trombe, comincino le danze etc. etc. etc. (ad libitum) il mio personal "blog" è ufficialmente nato. ^__^
Morrigan