martedì 17 aprile 2007

La torta al testo....

... condita con il pesto, me la mangio lesto e mi dia subito il resto. Orsù faccia presto e la metta dentro al cesto....
Vabbè, sono deliri post domenicali che non sono ancora stati smaltiti. Questo perchè... domenica scorsa gita a Spello!!! ^__^
Un gruppo di indominti arditi, io, MG e Lord Ricuzzo, ha deciso di passare una domenica diversa, una domenica culturale, una domenica da sfangasse i piedi! ^___^
Orsù, dunque, andiamo a Spello.
Dribblate magnificamente le resistenze del Lord, che mattiniero non è (ma come? Il treno alle 8.14? Dai che se non vieni ti spezziamo le rotuline....^__^), il gruppo di indomiti, biglietto obliterato alla mano, domenica 15 aprile sale sul regionale che li porterà nell'amena cittadina umbra.
Viaggio tranquillo e sonnacchioso e arrivo in orario [10.15] alla stazione di Spello. MG, pronta con le sue fotocopie di pianta della città e descrizione dei monumenti, ci avverte che dovremmo imboccare viale Kennedy...O__o "Scusa, ma sulla targa stradale non c'è scritto viale Kennedy, dov'è?" - "Ah, vuoi vedere che forse è fuori pianta?"... questa del fuori pianta sarà un leit-motiv presente per buona parte della gita ^_________^
Vabbè, dai, andiamo a naso e vediamo dove riusciamo a sbucare, tanto Spello ce l'abbiamo davanti!















Dieci minuti di camminata e via....imbocchiamo la prima porta che "porta" dentro la città e da quel momento ... il delirio.













Segui la mappa, no segui le indicazioni, no segui l'istinto, no segui il naso (ahò, è quasi ora de pranzo e i profumi del cibo cominciano ad invadere le stradine dell'amena cittadina).
La cittadina è veramente carina, un piccolo gioiellino, ben curato e con una particolarità: gli spellani curano molto i balconi e le zone verdi che creano, dando origine a una sorta di competizione per il miglior balcone fiorito.













E sempre in tema di fiori, a giugno, per il Corpus Domini, si svolge anche l'infiorata... un paese profumato!
Ma la nostra missione deve andare avanti: esplorare mondi sconosciuti e arrivare là dove nessun umano è mai giunto prima... Villa Fideliaaaa!

Dopo aver scorto quà e là qualche monumento carino del posto (vedi il loggione di casa Urbani, se non ricordo male)










ed essere arrivati in cima al paesello, da lì riusciamo a scorgere, nella pianura sottostante, i resti dell'anfiteatro romano e giù, oltre l'orizzonte - bè via, non tanto - scorgiamo gli alberi che circondano la fantomatica "Villa Fidelia", menzionata nelle fotocopie di MG e quindi... annamola a vede! ^__^
Ovviamente, anche Villa Fidelia è fuori pianta! ^___^
Comincia la lenta e perigliosa discesa verso la piana, per le stradine di Spello, tutte acciottolate ed erte anzichenò!













Arrivati a fondo valle, imbocchiamo la strada, non molto trafficata, che ci porterà verso la chiesetta di S. Claudio,












i resti dell'Anfiteatro e la fantomatica Villa.
Durante il percorso, ecco un corteo nuziale che esce proprio da S. Claudio [anche mio "cugggino" d'oltremanica si sposò l'anno scorso a Spello, ma in una chiesetta in cima al paese... panf, panf]. Gli ospiti sono vestiti secondo prammatica, ma la sposa era vestita tutta di rosso e i due nubendi stavano "fuggendo" su una motorona stile Dune Bugghy [sì è una macchina, ma la stazza della moto ricordava in piccolo la vetturina compagna di mille avventure di Bud e Terence]; il pilota pilotava, of course, e i nubendi seduti dietro come piccioncini (c'erano proprio due sedili dietro il pilota). Non so proprio che tipo di moto fosse, però erano carini. Vabbè, non divaghiamo... dopo una camminata di almeno 30 minuti (dalla sommità del paesello a valle) arriviamo a S. Claudio, che ha appena chiuso i battenti visto che sposi e ospiti se n'erano andati. OK, proseguiamo che dietro l'angolo c'è Villa Fidelia... tataaaa!















3 euro per entrare, visitare i giardini (carini, il barocco e all'italiana) mentre la villa la vediamo solo esternamente (e non è male come architettura); la custode avrebbe aperto la villa solo per noi (te credo, eravamo gli unici), ma non osiamo addentrarci: non avevamo ancora mangiato (ore 13.30) e dovevamo ritornare in centro per rifocillarci. Facciamo una visita lampo ai giardini con MG sempre più provata, io che arranco e Lord Ricuzzo che continua ad avere le visioni parlando e straparlando di una dea "Kulì" che vede camminargli innanzi... tanto le gambe un giorno o l'altro te le sfrantumo.. ma andiamo avanti. Ritorniamo sui nostri passi (panf, panf... ma quante salite in questi paeselli) e, ritornando in centro,



prendiamo ristoro in un bar con giardino che ha una bella veduta della valle e del Subasio, ma con un vento che sfiora i 70 km/h come minimo... e difatti ci spostiamo dal belvedere per arretrare un pò indietro, altrimenti Eolo ci avrebbe fatto sparire quanto avevamo ordinato: torta al testo con salumi; formaggi vari; salumi vari; bruschette varie. La torta al testo, che a me piace molto, è anche facile da fare. Credo sia proprio una specialità umbra e una delle mie zie la prepara così.

Ingredienti:

1/2 kg di farina
olio (1/4 di bicchiere)
1 etto di parmigiano
sale
acqua, quanto basta per impastare
se la si vuole rendere un pò più morbida, e far alzare, si può provare a mettere un pò di bicarbonanto o addirittura una bustina di lievito per pizza.

Si uniscono tutti gli ingredienti, si impasta fino a far diventare la pasta elastica e che si stacca dalle dita. Si stende la pasta come a formare una pizza, non troppo fina, e nel frattempo si fa scaldare il "testo", una lastra di pietra refrattaria o di coccio, ma anche ghisa, sulla quale adagiare la pasta. Se non si ha il testo si può utilizzare la piastra per cucinare la carne o le verdure alla griglia, che è quella che ho io.
Quando il "testo" è bello infuocato (bastano dieci minuti a fiamma vivace), ci si mette sopra la pasta, bucherellata con i rebbi della forchetta, e la si cuoce per venti minuti circa a fuoco lento, girandola ogni tanto.
Bella calda la si apre a metà in modo da farcirla con ciò che più aggrada, di solito con salumi e prosciutti, ma anche con verdure ripassate in padella o formaggi.

Tornando al nostro "parco" pranzo, finito di sbaf... ahem di degustare quanto avevamo ordinato, ricominciamo il giro visitando quei monumenti che non eravamo riusciti a vedere (la chiesa di S. Lorenzo con gli affreschi del Pinturicchio, veramente molto molto belli) e poi via a fare i topini nel formaggio per acquistare tipici prodotti umbri da portare a casa: olio, lenticchie, strangozzi.
Ma la giornata volgeva al termine. Mesti e pesti (per quanto avevamo camminato) ci avviamo verso la stazione, ma col cuore festoso, per la bella giornata trascorsa.
Il rientro in treno è stato anch'esso tranquillo e puntuale, e l'arrivo a casa non ha presentato problema alcuno, a parte le coccole infinte che ho fatto a Tabatughina che non la smetteva di miagolare ... e poi... a nanna che l'indomani se doveva tornà a lavorà :-[[
Il prossimo mese, molto probabilmente, si replicherà, ma in altro loco! Alleniamoci dunque!!!
Cicoriaaaa!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

A dea!
Bello andarsene a zonzo per borghi, eh?
La torta al testo te la lascio tutta volentieri, ma le foto di Spello sono davvero carine!

p.s.: Cliccando sul tuo girasole, ho fatto il test per scoprire che fiore sono.
'Na sudata, visto che l'inglese non lo so... e la versione tradotta da Google è ai confini della realtà!
Tanta fatica, poi, per scoprire che sarei un'ortensia... che nemmeno mi piace! :P

Bacilli!

Morrigan ha detto...

Mia cara Sorella dell'O.M.S., al prossimo "zonzone" vediamo di reclutarti... noi abbiamo ancora in sospeso Tuscania.
E perchè la torta al testo nun te piace?
E perchè l'ortensia nun te piace?
Miaoooo

Anonimo ha detto...

La torta al testo nun me piace... perché nun me piace.

L'ortensia... idem.
Cioè, non è che non mi piace... non mi dice nulla. Preferisco un sacco di altri fiori, ecco!

A Tuscania s'ha da anda', porca paletta!
E' che è difficile incastrare i reciproci impegni, contando anche i nazgul e i forgiatori...

Un saluto miagoloso!

p.s.: A propro': sai che ho tre nuovi micetti topolosi e miagolosi, nati sabato? Sono piccoli, ma già parassitano a dovere la neo-micia-mamma!

Miao!

Arame ha detto...

Sgrassare i piedi è bellissimo... rende troppo l'idea :DDD Carina Spello non la coscevo, mi hai incuriusita molto!!!

Tabatuga è una piccola opera d'arte...troppo bella!!!

Morrigan ha detto...

@Hirilla
Cara Sorella Stinta, ma è periodo di mici!
A proposito, non è che ti andrebbe di prendertene qualcun'altro, anche uno solo, visto che una mia amica ne ha tre la cui mamma è stata sbranata dai cani (della mia amica!). Ora sono temporaneamente alloggiati da altri amici, che stanno facendo da mici -sitter, ma cercano una casa, ... io non posso proprio! :-[[[

@Arame
Grazie! e Tabby ringrazia di par suo!
^__^
Miaoo

Anonimo ha detto...

Poveri mici!
Fosse per me, li prenderei subito... ma purtroppo non posso: qui stanno già facendo in modo di "piazzare" i tre neonati!
Sai com'è, due cagnoni e nove gatti, se ben tenuti, pesano un po' sul bilancio familiare... :/

Progetto Foligno ha detto...

Ciao e complimenti per le foto di Spello, son davvero bello!