venerdì 22 dicembre 2006

A cena con l'afghano

Ieri sera, serata internazionale. La mia dolce metà ha invitato per cena un conoscente afghano e signora (italiana) e una sua amica naturalista... dimenticavo ... la dolce metà è anch'egli naturalista/erpetologo e si interessa alquanto di batraci, serpi, tritoni, salamandre in modo quasi maniacale ^____^, la precisazione è utile per capire perchè abbiamo avuto a cena l'afghano.
Inannzitutto, si rientra a casa, e pensa che ti ripensa che ti ripensa... ma che je famo da magnà? Fettucine con salsa di pomodoro, zucca al forno con besciamella alla soia, insalata mista, melanzane sott'olio, frutta... mi sembra buona come cena. Aggiudicata. In un'oretta era già tutto pronto.
Soprattutto la zucca al forno con besciamella di soia non era male ed ha potuto soddisfare il palato della naturalista allergica al lattosio :-DD
La preparazione è semplice. Si taglia la zucca a fette non troppo spesse, la si mette in una pirofila condendola con poco sale, spezie e innaffiandola con abbondante besciamella. Si mette in forno a 170°(io l'ho messa a questa temperatura) e la si lascia cuocere per almeno 20 minuti saggiando di tanto in tanto con la forchetta la consistenza della cucurbitacea. Quando è bella molliccia si spegne il tutto e si serve!
Ma torniamo a bomba. La cena con l'afghano (Qorbanali Esmaili, presidente dell'associazione ONG afgana "Afghanistan Future Foundation (AFF) Italia Onlus") è andata bene, si è parlato di tutto e di più: l'erpetologo voleva soprattutto sapere la condizione di eventuali batraci afghani che, pare, non sono ancora stati studiati bene, e come fare per portarli in Italia, la naturalista mostrava interesse verso tutto ciò che riguardava l'islam, l'operato di Qorbanali come presidente dell'associazione e come vive la sua condizione di musulmano sciita in Italia. Qorbanali, di etnia hazarà e da sette anni residente in Italia, parla un italiano perfetto ma con quell'inflessione romanesca che, sentita in bocca a uno straniero, fa un effetto strano, stupefacente ^___^
Se restassi io sette anni in Afghanistan non credo proprio che riuscirei a parlare con la sua naturalezza e scioltezza.
Siamo rimasti a ciacolare fin verso mezzanotte, non senza aver bevuto un tè alla menta giusto per mandare giù tutto ciò che avevamo ingurgitato, e viaaa! Per una nuova ed eclatante avventura... ossia: come ti spedisco i rospi vivi dall'Afghanistan, ma soprattutto che cosa dico alla frontiera? O___o

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