giovedì 19 dicembre 2013

La misticanza


NOTA: QUESTO E' UN POST PUBBLICATO NEL 2009. NON SO PER QUALE MOTIVO BLOGSPOT ME L'ABBIA RESO IN BOZZA E HO DOVUTO "RIPUBBLICARLO" OGGI.
SEMPRE ATTUALE, PERO'  ^________^
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E siamo in Quaresima, e quindi le crapule mangerecce devono essere contenute e "lo corpo e lo spirito" devono prepararsi per questo periodo di digiuno e penitenza. Bè, per chi crede oggi è stata una giornata di magro, per me che vagolo è stata una giornata di magro lo stesso perchè ormai me devo da' 'na controllata che comincio a faticare troppo, a respirare male, a camminare peggio e credo che la mia "macchina corporea" cominci a perdere i colpi. A 41 anni? O___o Eh, a 41 anni! Ecco perchè voglio introdurre questo piatto, anche perché rievoca in me ricordi passati, legati alla mia famiglia, che di questa verdura ne consumava "un sacco e una sporta", e legati soprattutto a papà che me la preparava quando andavo a mangiare a casa sua; non so se il termine sia diffuso in tutta Italia o è tipico solo dell'area centrale ... la misticanza. Già il nome sembra evocare misticismo, ascesi, corpi che levitano (ho scritto LEvitano NON LIEvitano) per incontrare la luce, il nirvana, la buddità, il divino o quel che più vi aggrada, e invece vuol dire "mescolanza", perchè tale piatto altro non è che l'insieme di una serie di erbe di campagna raccolte e messe insieme per essere poi mangiate sotto forma di verdura lessa ripassata. Io, almeno, la faccio così anche perchè al mercato di Centocelle, dove ogni banco ne è rifornito in quantità industriale, la verdura ivi presente non mi sembra molto versata per essere preparata ad insalata, come letto in alcuni siti web, ma parmi più verdura da cuocere e mangiarsi o lessa o ripassata. Ma perché? Perché le verdure presenti nella "Misticanza de Centocelle" sono (se ricordo bene ciò che mi ha detto la verduraia): borragine, crespigno, acetosella, cicoria, altre erbe strane e con i peletti pizzicosi che quando le capi ti fai anche un po'male.
Ecco un esempio di misticanza "a crudo", prima di essere cucinata
Comunque, la preparazione è semplicissima. Si capano le verdure, le si mondano per bene perchè sono belle piene de terra; si lavano, quindi, almeno quattro, cinque volte, se non di più, e si lasciano a bagno con Amuchina (e io ci metto anche il bicarbonato) almeno al primo ammollo. Effettuato il lavaggio, le verdure vengano cotte in un bel pentolone, riempito a metà con acqua e sale. Finita la cottura (io le lascio cuocere per almeno una trentina di minuti), si scolino e, quando si sono raffreddate, si strizzino un po' e si ripassino in padella con un po' d'olio e.v.o., erbette fini (rosmarino, timo, finocchio tritato), sale.
Si mangiano bene in mezzo a due fette di pane casareccio!
Burp!

Tolkien: novità editoriali

NOTA: QUESTO E' UN POST PUBBLICATO NEL 2009. NON SO PER QUALE MOTIVO BLOGSPOT ME L'ABBIA RESO IN BOZZA E HO DOVUTO "RIPUBBLICARLO" OGGI.
LE NOVITA' EDITORIALI, OVVIAMENTE, ORA SON BEN ALTRE E FORSE NE PARLERO' IN APPOSITO POST

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Il blog Eldamar è sempre una buona fonte di notizie su Tolkien ma soprattutto su ciò che si combina a livello editoriale, ed è per questo che vorrei ringraziare Orome per l'impegno profuso e segnalare alcune uscite "librarie" che faranno felici chi, di Tolkien, si nutre 'mane e sera'. Restando in tema mangereccio, suddividerei così le portate:

antipasto

Schegge di luce, traduzione del libro di Verlyn Flieger "Splintered Light", edito dalla casa editrice Marietti e la cui traduzione è stata curata da Raffaella Benvenuto e Giacomo Bencistà (due tolkieniani della primissima ora e con un curriculum di tutto rispetto, fidatevi!).
Con questo volume la Marietti, che aveva curato anche la traduzione e pubblicazione di un altro testo di critica tolkieniana "La via per la Terra di Mezzo", annuncia anche la nascita della collana italiana di studi critici su Tolkien. Una bella prova e una gran scommessa per la casa editrice, visto che sul fronte italiano la critica tolkieniana non è così prolifica come quella inglese o americana che, anche qualitativamente, è parecchio avanti rispetto a quella italiana.


primo piatto:

E' di prossima uscita in GB e USA il racconto inedito scritto da Tolkien, ma curato da suo figlio Christopher, che si intitola "The Children of Hurin". In Gran Bretagna uscirà per i tipi della casa editrice Harper Collins, mentre per gli USA sarà la casa editrice Houghton Mifflin che si occuperà della distribuzione e vendita. Entrambe ne hanno annunciato ben due versioni, una normale ed una cosiddetta "deluxe", con rilegatura particolare. Sia l'edizione inglese che quella americana sono illustrate, a colori e in bianco e nero, dal disegnatore inglese Alan Lee, il più noto illustratore di tolkeniano, e vincitore di un Oscar per l'art direction della trilogia del ''Signore degli Anelli''.
Il racconto risale al 1918 ed e' uno dei primi scritti da Tolkien padre, che lo lascio' pero' allo stato di bozza. Il figlio Christopher ha affermato che gli era sembrato "arrivato il momento di presentare la versione estesa, scritta da mio padre, sulla leggenda dei figli di Hurin come un lavoro a sè stante, con la sua copertina, con una minima presenza editoriale, e come una narrazione continua senza buchi e interruzioni, soprattutto se ciò poteva essere fatto senza distorcere o inventare, nonostante l'incompiutezza di alcune sue parti".
Ai posteri l'ardua sentenza, anche perchè già altri lavori curati da Christopher (Silmarillion, Racconti perduti, Racconti ritrovati, tutto il ciclo della HOME) hanno fatto storcere il naso a molti tolkieniani.
Ma tocca legge prima di giudicare, giusto?

Pietanza, frutta e dolce:

Il "J.R.R. Tolkien companion and guide", edito dalla Harper Collins, è stato scritto da Wayne Hammond e Christina Scull, due critici tolkieniani - lui americano, lei inglese nonchè marito e moglie [qui il loro sito] -, che hanno dedicato sette anni per la stesura del tomone [più tre precedenti per pensarci su]; l'opera può considerarsi uno dei più accurati e completi compendi della vita e dell'opera del prof. Si presenta o in due volumi separati - Chronology e Reader's guide - o come un unicum, vedi foto.
Nel libro c'è proprio tutto, ma tutto sulla vita e le opere di Tolkien, l'elenco e la descrizione dei suoi scritti e le annotazioni su persone, luoghi o eventi.
Chi volesse seguire passo passo le avventure di Frodo &Co. andando oltre ciò che legge, non ha che da reperire il libro .. che economicissimo non è :-[ ma volendo ne acquista solo uno e poi passa all'altro... o si controlla se qualche biblioteca ce l'abbia. :-D

Bè, penso che per oggi i "consigli per gli acquisti" possano bastare ^___^
Nàmarie

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Le foto delle copertine dei libri sono tratte, rispettivamente, dai seguenti siti.
www.mariettieditore.it
http://tolkiengateway.net/wiki/Image:The_Children_of_Hurin_cover.jpg
http://mysite.verizon.net

Novità, novità, novità

Bè, la più grande novità è che io e il naturalista non siamo più soli, dopo la morte di Parisina. A fine novembre abbiamo "adottato" due, diconsi, due micine di sei mesi ciascuna. Sono sorelle e sono due peperine: Pandora e Abigaille.
Francamente, oltre ad essere peperine, sono anche molto timidine. Non si fanno avvicinare facilmente, non vogliono al momento le coccoline che noi siamo pronti a dare loro anche se notiamo, giorno dopo giorno, che sono meno diffidenti nei nostri confronti.
Certo, non c'è paragone con le fusa di Tabatuga e di Parisina, ma speriamo che le due micine sentano che vogliamo loro bene e, soprattutto, che le vogliamo "sprimacciare" ben bene ^_____^
Ecco, detto questo non si avvicineranno mai :D
Al momento questa è la novità più eclatante che ho atteso a mettere sul blog perché i primi giorni di convivenza con le micie ero ancora frastornata dalla morte di Parisina e avevo come una sorta di non accettazione (seppur sono andata insieme al naturalista a prenderle al gattile, questo). Adesso, mi incanto a guardarle mentre insieme giocano con i topini di stoffa - che immancabilmente distruggono o fanno finire sotto la libreria e mi devo chinare io per andarglieli a riprendere -, camminano appaiate per andare a vedere i micini che giungono nel nostro cortile, attendono mentre preparo loro la pappa.
Mi spiace solo che ancora non sono riuscita a dare loro una carezzina, ma diamo tempo al tempo. Sono micine giovani (le nostre precedenti, quando le abbiamo adottate, avevano rispettivamente 14 e 4 anni) e forse hanno bisogno di una forte rassicurazione che spero arrivi presto.
Oh, dimenticavo:
vi presento Pandora (a sinistra) e Abigaille (a destra)