lunedì 10 dicembre 2007

"Korkma, sönmez bu şafaklarda yüzen al sancak... [2a parte]


Ed eccoci alla seconda parte del resoconto turco.
Istanbul, arriviamo.
Partiti da Trabzon alle 6.00 a.m. (ronf, ronf) voliamo con la Pegasus Airlines vero la nostra seconda destinazione: Istanbul. Città già visitata in occasione del viaggio di nozze, ma che ci piace rivedere anche perchè alcuni monumenti e scorci tipici del posto ce li eravamo persi.
Atterriamo verso le 8.00 all'aeroporto Sabiha Gökçen (la prima donna "aviatore" turca e primo pilota donna da combattimento nel mondo, vedi qui), situato lungo la costa asiatica di Istanbul. Perchè tale destinazione? Ma perchè il caro naturalista ha appuntamento all'orto botanico di Istanbul con il direttore, e l'orto sta più vicino a questo aeroporto che all'Atatürk!
Orto botanico? Eh sì, piccolo ma tosto! Qui il link al sito, tutto in turco; date un'occhiata alle foto che fanno vedere _dove_ tale orto è stato realizzato: praticamente in uno svincolo autostradale! Grandioso. ^___^
Ci eravamo già stati due anni fa, e avevamo beccato proprio il giorno in cui si svolgeva la commemorazione dell'affondamento di una nave turca in mare giapponese ai primi del '900, se non ricordo male. A tal uopo, dal Giappone erano giunti 600 alberi di ciliegio (tanti quanti furono i marinai turchi morti) e l'orto era pieno di delegazioni giapponesi, turche, uomini in alta uniforme. ^O^
Armi e bagagli ci avviamo all'orto botanico, che raggiungiamo dopo un'oretta, fra autobus e taxi, e passiamo una piacevole mezza mattina con il direttore, Adil Güner, amico del naturalista e compagno di mille avventure; mille, famo tre, quattro, quando insieme portavano i turisti inglesi alla scoperta della Turchia (Lago di Van e zone limitrofe).
Dopo l'orto botanico, voglio annà in albergo! Nun je la faccio più! C'ho sonno, so' stanca, insomma... comincio a diventare una rugna e il naturalista cede e ci avviamo verso l'Empress Zoe, l'albergo che ci aveva ospitati la prima volta per il viaggio di nozze. Che romantico! Solo che, se nel precedente viaggio eravamo riusciti a prenotare la "Penthouse Suite" (un mini appartamento con vista sul Bosforo) ora siamo riusciti a prenotare una doppia semplice al primo piano con vista sulla strada! L'unica rimasta! Sempre pieno 'st'hotel! L'Empress Zoe è carino e situato in una posizione buona per i turisti, proprio nel cuore di Sultanhamet. E allora via con il taxi verso Kadiköy, sponda asiatica; prendi il traghetto, sbarca a Eminönü, sponda europea, prendi il tram, scendi dopo tre fermate a Sultanhamet, cammina per cinque minuti fino ad arrivare all'albergo. Molla le valigie, vai a mangià qualcosa (sconsiglio vivamente il Pudding Shop, o Lale Restaurant che fu il ristorante dei figli dei fiori, di coloro che negli anni '60 e '70 passavano per Istanbul per andare in India; a me non è piaciuto), ritorna alla Yerebatan Saray, la cisterna bizantina, bellissima, e poi, verso le tre, rientro in albergo e là.... ronf, ronf. Siamo crollati come due pere cotte!
Ci siamo risvegliati verso le 18.00, più tonti della mattina ma abbastanza affamati. E allora... via al ristorante Turkmeno che sta proprio all'Ippodromo, vicino l'hotel, e poi ... a nanna nuovamente.
Secondo giorno: gita sul Bosforo! Cerchiamo di prendercela comoda e optiamo per il traghetto che parte da Boğaz İskelesi, che sarebbe il molo da cui partono giornalmente i traghetti che portano sul Bosforo. Il naturalista ha già in mente il piano della giornata: con il traghetto non arriveremo fin su all'Anadolu Kavagi - vedi qui orari e fermate - ma ci fermeremo a Kanlıca, cittadina famosa per la produzione dello yogurt. Ah sì? Praticamente è proprio sotto il secondo ponte sul Bosforo. Da lì poi andremo alla Rumeli Hisarı, e poi a Ortaköy e poi dove l'uzzolo ci dice di andare. Vabbuò! Alle 10.35 si parte per la mini-crociera. Mare calmo, sole, a me che mi viene da vomitare (ops) perchè il mini rollio della nave non lo sopporto... mamma! Ma dopo un pò ci si abitua e riesco a godermi il panorama. Il Dolmabahçe, la moschea di Ortaköy,



l'imponente ponte sul Bosforo. Le case e casine disseminate su entrambi i lati dello stretto, alcune veramente carine. Arriviamo a
Kanlıca, sbarchiamo e lì iniziamo il nostro giro della cittadina che, francamente, non ha nulla ma proprio nulla di particolare, tranne essere un posto per ricconi o per persone a cui piace vedere la televisione: molte case, veramente carine e chic e che danno direttamente sullo stretto, hanno molteplici telecamere di sicurezza e alcune parecchie antenne paraboliche, anche di notevoli dimensioni. O__o
Vabbuò. Facciamo il nostro giro e poi ci fermiamo al ristorante, di fronte al molo, specializzato in yogurt! Gnam, veramente buono. Bene, e dopo pranzo? Si riprende la camminata sbagliando autobus. Cercavamo quello che ci portasse dall'altra parte della sponda, verso la
Rumeli Hisarı, ma non c'è stato verso. E allora, vai verso la Anadolu Hisarı, dai un'occhiata, prendi il taxi, attraversa il ponte e vai a visitare la Rumeli Hisarı, ossia la fortezza bizantina costruita sulla sponda europea del Bosforo e in linea con la Anadolu. Le due fortezze, infatti, controllavano l'accesso al Bosforo. Notevole il tempo impiegato per costruire la Rumeli: tre mesi! O____o
Questa fortezza merita poichè, mentre dell'Anadolu è rimasto poco,
(ecco qua)



della Rumeli è rimasto tutto l'impianto, veramente possente: le mura, le torri. Nei link che ho indicato vi sono alcune foto dalle quali potete farvi un'idea di com'è. Ma anche la foto di apertura aiuta. Eccone altre, vista traghetto e vista interno fortezza. Quella dove spuntano delle gambe, sulla sinistra, l'ho fatta mentre due teneri fidanzatini, neanche quindicenni, si stavano godendo il panorama e io gli sono andata a rompere le uova nel paniere (se è per questo anche due addetti alla sicurezza della fortezza , che ti seguono passo passo e che mi avevano preceduto nella mia visita sugli spalti: che capogiro)







Terminata la visita alla Rumeli che si fa? Si prende l'autobus per
Ortaköy? Mah? Insomma, sono solo le 16.30, e poi c'è traffico. Facciamo una passeggiata sul lungomare e vediamo dove arriviamo. Una passeggiata? Praticamente ci siamo sciroppati il percorso Rumeli Hisarı-Dolmabahçe a piedi! Panf, ma ne è valsa la pena.
Ecco alcune immagini del lungomare con il tramonto sul Bosforo... che romanticume!



Abbiamo potuto dare un'occhiata ai quartieri abbienti di Istanbul , arrivare a Ortaköy in tempo per la cena e poter vedere il ponte sul Bosforo illuminato da colori cangianti.
Eccone un esempio con la moschea di Ortaköy in primo piano.



Ortaköy è un quartiere carino, un pò turistico ma sarebbe un peccato non visitarlo, soprattutto per vedere la moschea in stile neo-barocco affacciata sul mare e sullo sfondo il ponte sul Bosforo. Dopo cena (si parla delle 19.30-20) la passeggiata è continuata in direzione Dolmabahçe Ciò che mi ha colpito di più durante la maratona, è stata la sfilata di foto di
Mustafà Kemal
Atatürk sui muri del viale che dall'hotel Kempinsky,

(eccolo in versione diurna vista traghetto)
poco prima del quartiere di Ortaköy , arriva fino al Dolmabahçe (entrambi i palazzi erano residenze del sultano). Foto belle grandi, con la luce diffusa dietro che permetteva di vederle meglio e che vedevano Atatürk impegnato in mille e mille faccende: Atatürk inaugura una mostra, Atatürk nuota, Atatürk miete il grano (ahem, perchè mi sembra di aver già visto da altre parti queste immagini), Atatürk riceve gli ambasciatori, Atatürk in visita a una base militare, Atatürk in visita a una scuola, Atatürk in posa da "sol dell'avvenir" ossia così e via discorrendo. E il viale è lungo e le foto tante!
Ma anche il resoconto non finisce più. E allora si mette un punto e le prossime giornate al prossimo resoconto.
Fine della 2a parte

5 commenti:

Anonimo ha detto...

bel giro! e che carina, la vostra micia :-) Ciao Sonia

Morrigan ha detto...

Grazie Sonia, ma l'avventura non è ancora finita. Un ultimo sforzo e riesco a mettere on line anche la terza parte del racconto.
La micina è un amore, lo sooo! ^___^
Miao

Anonimo ha detto...

Questo tuo racconto fa proprio venir voglia di mettere due cose in valigia e partire...Sono anni che sogno anche un soli 5 giorni a Istanbul, ma sembra che i prezzi in giro non siano tanto favorevoli, non riesco mai a trovare qualcosa di economico...
Perchè non fai un salto su trivago a raccontarci le tue avventure? Trivagoè una community di viaggiatori che si scambiano opinioni, foto, esperienze allo scopo di partire sempre più informati...
Prova a farci un salto, senza impegno naturalmente...
A presto

Anonimo ha detto...

Buongiorno, vorrei avere un'informazione. Sto prenotando un volo con la pegasus airlines, ma non trovo commenti riguardo questa compagnia. Com'è? puntuale?

Morrigan ha detto...

Gentile Anonimo,
noi ci siamo trovati bene e ci ha portato a destinazione senza problemi. Son passati tre anni da questo racconto, qualcosa potrebbe essere cambiato ma tutto sommato, ripeto, ci siamo trovati bene!
Provi ad andare sul newsgroup it.hobby.viaggi e lì troverà ciò che cerca.
Buon viaggio in Turchia, dunque.
Gule Gule