sabato 14 febbraio 2009

Indovina dov'è?


Guarda che ti riguarda, mira che ti rimira, chi viene a trovarci ogni volta che io e il naturalista pasteggiamo, sia a mane che a sera?
Ma Tabatughina sgnappolina, of course.
Ormai le viene naturale, ma anche con il tacito accordo del "maritozzo", zompettare e salire (con un po' di fatica) sulla sedia del socio e andare a scrutare che cosa c'è in tavola. In questa foto stavamo pasteggiando con crepes ai funghi porcini ... Gnam!
Soddisfatta della perlustrazione, la micina impiccina continua a guardarsi intorno e spesso si accovaccia dietro al naturalista che, ovviamente, mangia in pizzo alla sedia pur di farle posto!
Coccolina!

Oggi tante coccoline per lei e un memento per la giornata: non si festeggia solo S. Valentino protettore degli innamorati, ma anche protettore delle persone affette da epilessia. Perchè? Ci sono diverse teorie: perchè fu martirizzato tramite il taglio della testa e quindi per analogia protettore delle persone che hanno una malattia che si scatena dalla testa, oppure perché nel tedesco antico Valentino si pronuncia "fallentin" ed il verbo fallen significa cadere, come spesso succede agli epilettici - propenderei per la prima ipotesi. In questi siti http://www.onlusanvalentino.it/, http://www.aice-epilessia.it/ http://www.lice.it/si trovano informazioni non solo sull'epilessia ma su cosa si può fare per aiutare la ricerca e soprattutto per cercare di sfatare preconcetti e false idee che ancora girano attorno a coloro che soffrono di questo male. Vorrei che la gente si sensibilizzasse di più nei confronti di questa malattia che sembra colpire pochi ma che in realtà è in agguato in ogni momento: basta anche una semplice caduta, la testa sbattuta male et voilà i tuoi neuroni cominciano ad impazzire e a "lasciarti solo" di tanto in tanto. Vorrei che terminassero le discriminazioni nei confronti di coloro che soffrono di questa malattia che non rende "pazzi" o portatori di chissà quali sciagure, ma lascia "temporaneamente sospesi in un limbo" coloro che ne soffrono, a volte con rischi anche per la propria incolumità: sei solo, cadi male, cadi...dove? Rimani imbambolato e non ti accorgi che ti derubano o che arriva una macchina o un pericolo, e arrivederci.

Chiudo questa parentesi augurandomi che si possano superare vecchi preconcetti e che l'epilessia non è una malattia virale, che si attacca se solo tocchi un epilettico.
Vado a sprimacciare la piccina che si aggira per la casa in cerca di coccolineeee
Buon San Valentino a tutti!!!

4 commenti:

Scribacchini ha detto...

Sprimaccia Tabatughina un po' anche per me, pliz!
Per il resto, sottoscrivo: più informazione meno discriminazione!
Patt

Nuove Prospettive ha detto...

Se l'Epilessia non è dalla nascita: "...un eccesso epilettico è un'estrinsecazione ed una liberazione da forse di aggressività represse. La crisi epilettica ti obbliga a lasciarti andare e quindi a liberarti..."

Paralisi:"...la paralisi indica sempre una certa fuga dalla responsabilità, che spesso risulta da paura o da shock..."

E' venuta da me una ragazza di 20 anni quest'estate, sofferente di epilessia dopo che un forte evento emozionale le aveva causato una paresi del lato destro del corpo.
Ha lavorato con me solo una sera, ma non lasciava andare niente cercava insistentemente di mantenere tutto il corpo sotto controllo. Abbianmo parlato e tra una parola e l'altra è uscita solo all'1% la montagna di rabbia e frustrazione che covava. Non si è permessa l'opportunità di farsi aiutare, ha issato un muro a difesa della sua malattia "tanto non guarisco"
Una grossa percentuale di epilettici "incidentali" (non dalla nascita) mantiene "legate" a se un numero più o meno alto di persone, se sono ragazzi la maggior parte delle volte è un "teatro inconscio" per i genitori.
Io ho sperimentato su di me una paresi del lato destro e una crisi epilettica, ma io, sono stata fortunatissima, ho recuperato al 100%.
Era un peridodo intessissimo della mia vita dovevo affrontare un enorme drastico cambiamento e non riuscivo a fare il passo, finchè il corpo ha reagito di sua iniziativa:paralisi ed epilessia.
Oggi, consapevole del decisivo impatto delle emozioni sull'insieme corpo-mente, nel mio piccolo, metto la mia esperienza al servizio degli altri attraverso il Metodo che mi ha "salvato".
Un abbraccio

Morrigan ha detto...

Grazie Patt per lo sprimacciamento e l'incoraggiamento.
Alessandra hai centrato perfettamente il punto: molte volte tali crisi sono definite psicogene perchè nascono da avvenimenti che non riusciamo a controllare, non c'è sintonia fra corpo e mente e quello che è più grave e che si pensa anche "tanto non guarisco". Molte di queste persone hanno bisogno di crearsi una maggiore fiducia in loro stesse che, però, è difficile da raggiungere se buona parte della società "rema contro".
Grazie ad entrambe!

enza ha detto...

grazie cri.
bellissimo post e bellissimi commenti.
buona giornata e uno sprimacciamento maxi a tabatuga!