sabato 7 luglio 2007

Der Vogelfänger bin ich ja...



Stets lustig, heisa, hopsassa!
Ich Vogelfänger bin bekannt
Bei alt und jung im ganzen Land.
Ein Netz für Mädchen möchte ich,
Ich fing’ sie dutzendweis’ für mich,
Dann sperrte ich sie bei mir ein,
Und alle Mädchen wären mein.

Firu, firulì
Firu, firulì [è il verso del flauto]

Non v'è chi non sappia che queste sono le parole con cui il personaggio di Papageno viene introdotto nell'opera di Mozart "Il Flauto Magico".
Ah, non lo sapevate?
Sapevatelo... su Rieduchescional Channel!!!!
Tutto 'sto pippone perchè venerdì sera, anzi pomeriggio tardo, un manipolo di ardimentose melomani - io, MG e Beastie - è andato a vedere, nell'unico cinema che lo trasmetteva qui a Roma, "Il Flauto Magico" di Mozart, adattato per il cinema da quella mente perversa e geniale di Kenneth Branagh.
Poliedrico attore/regista, il Branagh si è voluto cimentare con la trasposizione di quest'opera lirica dal palcoscenico al grande schermo e, a parer mio, c'è riuscito. Ma io parlo per partito preso perchè a me Kenneth piace.
L'abbrivio per andare a vedere il film l'ha avuto MG ed io e Beastie, a ruota, l'abbiamo seguita. Uscite mezz'ora prima dal lavoro, e imbarcateci sull'autobus bisarca che ci avrebbe portato verso Testaccio, ove era ubicato il cinemino, alle ore 17.15 eravamo di fronte all'entrata pronte per assicurarci un posto in prima fila!
Bè, proprio in prima fila no, perchè ci siamo messe in ultima dove facevano bella mostra di sè delle simpatiche poltrone-divano nelle quali potevano stare due persone diconsi due persone insieme .... poltrone per ciccioni? poltrone per il pomicio? Mah? Sta di fatto che ci siamo stravaccate là e che il film cominci. Dalle poche foto che sono riuscita a reperire in rete, e tutte uguali, si può già immaginare l'adattamento "particolare" che Branagh ha utilizzato per girare il film. Ambientato durante la prima guerra mondiale in ... ma che importa la località, ciò che mi ha colpito molto è stata la vividezza dei colori e il modo con cui Branagh riesce a trasporre in film un'opera che a me ha sempre spaventato un pò, forse perchè cantata in tedesco forse perchè opera lirica. Qui invece, tutto è recitato e cantato in inglese (i dialoghi sono stati adattati dallo stesso Branagh e da Stephen Fry, l'Oscar Wilde cinematografico; fortunatamente c'erano i sottotitoli in italiano). Gli interpreti mi son sembrati bravi, ma non ho la competenza di un critico musicale, solo quella di una persona alla quale l'opera in questione e la trasposizione che ne ha fatto Branagh, è piaciuta.
Per la storia, proverò a fare una sinossi (eeeh???) ma consiglio di controllare anche siti internet ove l'opera viene sviscerata in tutte le sue sfaccettature, meglio di quanto possa fare io, anche perchè in essa ci sono tutta una serie di citazioni riguardanti la massoneria e i riti di iniziazione massonici, per me oscuri. Basti sapere che: il povero Tamino, mentre sta per soccombere in trincea a causa di un gas venefico (le cui movenze ricordano quelle di un serpente e le mie compagne di ventura mi hanno confermato che nel libretto originale di Schikaneder - Mozart ne curò le musiche - Tamino è attaccato da un serpente) viene salvato da tre donne mandate dalla Regina della notte.

(Nella foto: le tre comari, Tamino e Papageno durante la prova del silenzio, se non ricordo male)

Le "tre grazie" gli chiedono di liberare la figlia della Regina, rapita dal perfido Sarastro (così la storia gliel'hanno incartata le tre comari) e per farlo decidere, una buona volta, gli danno un ritratto della giovane grazie al quale Tamino si innamora a prima vista e da quel momento lo scopo primario della sua vita sarà liberare Pamina (questo il nome della giovine; mi son chiesta per quale motivo questi nomi così, boh? Strani. Chi lo sa, mi aiuti). In questa sua impresa viene aiutato da un uccellatore, il Vogelfänger Papageno, che si era spacciato per suo liberatore (Tamino era svenuto a causa dei fumi venefici, alias il serpente, e non sapeva chi realmente l'avesse salvato) ma viene aspramente "punito" dalle tre signore che gli "lucchettano" temporaneamente la bocca (anche qui .... allusioni O___o).
Gli ardimentosi, muniti rispettivamente di flauto magico il Tamino - un flauto che fa diventare tutti buoni e porta pace e concordia nel mondo - e un carillion il Papageno, si recano al castello di Sarastro (anche qui questo nome che somiglia molto a Zoroastro) ove il buon Tamino scopre che in realtà Sarastro non è quel disgraziato che gli han dipinto. Pamina è da lui, certo, ma se l'ha rapita l'ha fatto per liberarla dalle grinfie della madre... Annamo bene. La storia si complica. Tamino non può stringere subito fra le sue braccia Pamina ... dovrà superare delle prove, alla fine delle quali Pamina sarà sua, altrimenti.... la morte.
In tutto ciò è coinvolto anche Papageno, che nel frattempo era riuscito a liberare Pamina dalle grinfie del lubrico Monostato (anche qua, che nome particolare) al servizio di Sarastro. Le tre prove (il tre è il numero magico per eccellenza: tre le signore, tre le prove, tre i fanciulli che guidano Tamino nel momento dello sconforto) riguardano, rispettivamente, il silenzio, l'acqua e il fuoco, se non ricordo male. Durante la prima prova, Tamino non dovrà in alcun modo parlare alle donne e men che mai a Pamina (e da qui tutta una serie di equivoci, con Pamina che si vuole uccidere dalla disperazione per l'amore non corrisposto ... oddio: ma se l'hai visto du' secondi, il caro Tamino, già lamenti l'amor perduto, mah?); Papageno, invece, non riesce proprio a stare zitto e quasi quasi manda in vacca la prova. Nel frattempo Pamina rivede la madre

e le racconta sia del suo amore per Tamino che della bontà di Sarastro: tuoni e fulmini. La madre maledice Pamina - anche perchè l'aveva incaricata di uccidere Sarastro, si vede il coltellone in foto? -, in quell'aria abbastanza famosa tutta gorgheggi e note altissime per un soprano, involandosi nel cielo. Ah, che disgrazia! Per farla breve, Tamino riesce in tutte e tre le prove. La Regina della Notte e i suoi seguaci (le tre comari e anche Monostato che era passato al suo servizio) vengono sconfitti. La luce regna sulle tenebre, Tamino impalma Pamina e Papageno, finalmente, riesce a trovare la sua Papagena, grazie anche al carillion. Grazie a Tamino e Pamina, al potere del flauto magico, la terra martoriata dalla guerra si trasforma in una terra verde (le inquadrature mi facevano venire in mente i quadri degli impressionisti) ove tutti vivono in pace e amore. Il coro finale suggella questa ritrovata concordia... e tutti vissero felici e contenti.

Il tutto raccontato in due ore e un quarto senza alcuna interruzione (ma quale primo e secondo tempo).
Alcune scelte stilistiche di Branagh mi hanno lasciata un pò basita e perplessa, ad esempio, la Regina della Notte che, nell'aria in cui maledice la figlia, si invola su nel cielo come se fosse un palloncino pieno d'aria scoppiato (avete presente le traiettorie? ecco l'effetto è quello), oppure il caos che c'è prima della prova del fuoco - se non ricordo male - nel quale Tamino e Pamina cercano di correre l'uno nelle braccia dell'altro,

(Eccoli che coronano il loro sogno in mezzo al caos)

ma a me è sembrato tanto il "facite ammuina" di borbonica memoria.
Altre soluzioni mi hanno divertito: l'infoiato Papageno che sogna di diventare uccellatore di ragazze

e alla fine, preso da smania lubrica, si getta su una bocca gigante

per poi ritrovarsi a sbattere il muso nella cella in cui l'avevano rinchiuso. O il duetto con Papagena e il finale da famiglia felice stile Mulino Bianco, con cane e bambini (i tre giovincelli che aiutavano Tamino).
Oppure la Regina della Notte che avanza su un carro armato (la Tenebra che si pasce della guerra per gettare morte e disperazione fra i vivi) per indurre Tamino a liberare la figlia dalle grinfie di Sarastro.

Insomma una serata veramente carina. Il bello è stato che ai titoli di coda, solitamente snobbati dai più, noi tutti spettatori siam rimasti seduti ad ascoltare nuovamente l'ouverture.
Ed ecco i protagonisti al naturale

(Tamino, Pamina, Branagh, Papageno, la Regina della notte.)

La serata è terminata con un mega gelato acquistato in una gelateria "calabrese" di Via Marmorata. Mamma mia che gelato.... Ragazze... organizziamo più spesso queste uscite!!!!!

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P.S.: tutte le foto sono state reperite in rete:
http://www.branaghcompendium.com/tmf_still6.jpg (Papageno e le "uccelline")
http://www.gopera.com/igi/?id=478 (Tamino e le tre grazie, La Regina della Notte e Pamina)
http://www.35mm.it/film/scheda.jsp?idFilm=33494 (Papageno e la bocca, coro finale)
Quella degli attori non ricordo... cercherò.

6 commenti:

marinella ha detto...

Che bello, lo voglio vedere anch'io, a me Branagh piace un sacco. Molto rumore per nulla è tra i miei preferiti in assoluto, quando voglio farmi una coccola lo metto su e me lo gusto. Mi fai venire in mente che è un po' che non lo vedo, devo provvedere.
L'altro che guardo per lo stesso motivo ma che è di Blake Edward è Visctor Victoria. E a proposito di musical anche Notre dame de paris (imperativamente in francese) mi fa impazzire.Ciao

yari ha detto...

Particolare, vorrei vederlo anch'io! Però il Flauto Magico in inglese è come assistere all'Aida cantata in spagnolo...

Morrigan ha detto...

Effettivamente ha fatto un certo effetto anche a me, ma dopo un pò ci si abitua! E ti assicuro che alcune soluzioni linguistiche utilizzate non sono niente male. ^__^
Avanti, sbrigateve che altrimenti lo mettono fuori circuito!!!! ^__^

Anonimo ha detto...

Incuriosiva anche me... Chissà se riuscirò a vederlo al cinema, prima che lo tolgano?
L'unica cosa che mi frena è che a me non piacciono un granché né l'opera, né il musical...

*.*Snow*.* ha detto...

Ciao Morriganina!! :)
Io ho un debole per il bravo e sensuale Kenneth... Lo ricordo ancora in Amleto, in un altro film fantasperticato di ritorni dall'aldilà, girato insieme alla ex moglie e in altre pellicole che lo hanno reso celebre e che si perdono nel tempo e nella mia (sigh!) memoria ballerina per i nomi... :)
Per di più, sono anch'io una melomane... Tuttavia, mi pongo lo stesso interrogativo di Yari... Sono un po' perplessa... Contenta di sapere che vale la pena vederlo, comunque.

Ciao e augoroni per la piccola figlia pelosa!

P.S.
Sai che hanno arrotato l'altro ieri la "sorella" di Mina? Veniva a far merenda qui da me ogni giorno... Era sempre un po' prepotente con Mina, le rubava la pappa, ma una fine del genere mi ha lasciata scombussolata quando l'ho saputo... Insomma, spesso le due vagabonde venivano in coppia e sapere che non c'era più l'altra... Brr... Insomma, mi sono immaginata la scena dell'incidente...

Morrigan ha detto...

Alisea rediviva!!!
Sull'arrotamento della gattina vengono i brividi anche a me :-[[[
E non immaginare niente ma fai tante coccoline a Mina.