(immagine tratta da http://patrizioboschi.it/blog/wp-content/uploads/2010/07/solomon-kane.jpg)
... o l'elogio del già visto e dello scontato. Bé, si é in vacanza, ci si vuole distrarre un pochino e ciò che offre il convento, in questo caso un cinema di Pinerolo, é il film in oggetto. Devo confessare che il naturalista mi aveva messo in guardia: "Guarda che il film mi sembra una brutta copia di Van Helsing, gli esterni sono stati girati nella Repubblica Ceca e forse sono stati anche utilizzati gli stessi fondali e scenari usati per Van Helsing. L'ambientazione e le atmosfere sembrano le stesse". E io "Ma no, vedrai, sarà diverso". Ahem!!
Il film si ispira al personaggio omonimo creato da Robert Ervin Howard, lo stesso che scrisse "Conan il barbaro", ma la storia a quanto pare non é tratta da uno dei suoi racconti ma é liberamente ispirata.
In breve (mica tanto). Anno di grazia 1600 e qualcosa. Solomon Kane é uno spietato condottiero che conduce i suoi uomini al saccheggio più brutale. Nelle scene iniziali vediamo una cittadina costiera sottoposta al bombardamento continuo dei cannoni delle navi di Sua Maestà britannica (forse Giacomo I o forse Elisabetta I?). La cittadina sembra essere arabeggiante, e difatti i soldati che cercano di difenderla hanno tratti e vestimenta orientaleggianti.
Solomon arriva come un demone distruttore per trovarsi, poi, faccia a faccia, con il vero demone ossia un emissario di Satana che gli ricorda che lui, per la sua crudeltà, si é ormai dannato l'anima e per questo "ha da mori' - e la sua anima se la prende il diavolo.
Ma il prode condottiero - "nocchiero di un veliero proiettato ..." no, questi sono Elio e Le Storie Tese - non é dello stesso avviso; si spaventa non poco ma riesce a fuggire dalle grinfie demoniache e lo ritroviamo un anno dopo in un convento in Inghilterra. Già questo particolare storico é un po' strano perché con Enrico VIII ci fu la cosiddetta Dissolution of the monasteries che portò, fra il 1536 e il 1540, alla confisca dei beni della Chiesa e alla soppressione dei monasteri, nell'ambito della nascita dell'anglicanesimo e della trasformazione della religione cattolica in Inghilterra in religione di Stato con a capo il re. Era quindi un po' difficile trovare dei conventi che avessero resistito alla Dissolution, ma vabbuò, é un film particolare, una licenza poetica ogni tanto O___o
Solomon deve espiare i suoi peccati e redimersi e vivere questa nuova vita fatta di "peace&love" che gli permetterà di non essere più ghermito dalle armate di Satana. Il suo corpo, inoltre, é ricoperto di tatuaggi e vere e proprie "incisioni" - come una grossa croce dietro la schiena - che dovrebbero proteggerlo dal male. Tuttavia, nel convento si son stufati di tenersi in casa un soggetto che porta su di loro "tristi presagi" e sogni che inducono il priore a buttarlo gentilmente fuori dal convento. "Ma come?" chiede uno stupito Solomon "Io vi ho anche dato le mie ricchezze per poter rimanere" - "Ah no, mi spiace" ribatte il priore, "Faccia i bagagli e arrivederci, la sua anima si può redimere altrove". Visto che ora Solomon é un uomo di pace, accetta la decisione del priore, fa fagotto e si incammina nella gelida campagna inglese. Nota bene: seppur ad inizio film viene indicato il 1600 come anno in cui si svolge tale avventura, a me sembra di aver intravisto un indizio che permette di collocare la vicenda durante il grande inverno del 1608, quando venne registrato, per la prima volta negli annali dell'epoca, il "ghiacciamento" del fiume Tamigi per il grande freddo che attanagliò l'Inghilterra. La costante del tempo cattivo (o nevica o diluvia) permea tutto il film dall'inizio alla fine; a me durante la proiezione stavano spuntando le branchie per tutta l'acqua che continuava a cadere. Ma andiamo avanti. Nelle campagne inglesi Solomon incontra solo morte e distruzione, addirittura viene derubato da una piccola banda di briganti e non oppone resistenza, altrimenti ciò avrebbe significato per lui andare dritto dritto nelle braccia del demonio. Viene salvato e curato da una famiglia di puritani (padre, madre, figlio maggiore, figlia "carina" mezzana e figlio minore) in viaggio per imbarcarsi per il Nuovo Mondo. Solomon si aggrega, forse con l'idea di recarsi anch'egli nelle Americhe, ma il sogno di tutti si infrange quando incontrano una banda di malvagi al soldo di un feroce "conducator" mascherato, asservito alle forze del male. I maschi della famiglia vengono sterminati tutti sotto gli occhi di Solomon che tribola parecchio prima di decidersi a dare una mano; uccide un po' di cattivi ma non riesce ad impedire il rapimento della figlia mezzana da parte dei malvagi. Piccolo flashback: L'allegra brigata aveva avuto un incontro particolare la sera precedente, addirittura con una strega che si era presentata sotto mentite spoglie, quelle di una bambina sopravvissuta a un massacro operato da una orrida strega (eheheheh, indovina chi?) che era stata messa al rogo. La bimba/strega, prima di essere smascherata da Solomon, che l'aveva invitata a pregare e ad indossare una croce per proteggersi dalle forze del male, marchia la ragazza con un segno nero sulla mano che servirà ai malvagi ad identificarla come "colei che deve essere rapita", indi riesce a fuggire e arrivederci. Il padre morente chiede a Solomon di salvare la figliuola perché sarà grazie a questo gesto che, garantisce il padre morente, egli potrà redimere la sua anima. Kane, dunque, parte con questa missione, pronto ad affrontare le forze del male che si presentano, ad esempio, sotto forma di prete ormai impazzito che vuole offrirlo come pasto principale a una torma di morti viventi che dimorano nella cripta di una chiesa in rovina. La ricerca della ragazza sembra essere arrivata alla fine quando uno degli sgherri dell'uomo mascherato gli fa credere che ella è morta: Kane è un uomo senza più certezze. Trova ricovero nella taverna di un villaggio (quello uguale al film "Van Helsing") e qui si ubriaca per poi essere acciuffato dagli uomini del conducator mascherato e venir crocifisso sotto una pioggia torrenziale. Sembra essere giunta la fine per Solomon, ma ecco che ad un tratto passa una carretta di prigionieri al cui interno c'è la giovin pulzella che, appena vede Kane in croce, comincia a urlare il suo nome disperatamente. Egli si risveglia dal torpore post ubriachezza e post crocifissione, la vede e, preso da furor salvandi, si sfila prima una mano e poi l'altra dai chiodi che lo tenevano avvinto alla croce, si libera i piedi e cade giù "come corpo morto cade". Si risveglia, parecchi giorni dopo, nella grotta di alcuni ribelli che cercano di opporsi alla malvagità e alle razzie delle bande dell'uomo mascherato e di colui che tiene le fila: il perfido Malachia, ex prete ora votato al satanismo. I ribelli sanno dov'è il quartier generale di Malachia e dei suoi sgherri, praticamente - o guarda te la combinazione e com'è piccolo il mondo - nel castello avito di proprietà di Solomon. Eh sì perché, grazie ad alcuni flashback, durante il film veniamo a sapere che il piccolo Solomon è il figlio cadetto secondogenito destinato al convento. Ma il piccoletto non ne vuole proprio sapere di andare in convento e soprattutto contesta al padre il fatto che voglia assegnare tutte le sue proprietà al vizioso, lubrico e crudele fratello maggiore. Il piccolo Solomon non ci sta e, sfidando l'ira paterna, se ne va dalla magione per intraprendere la carriera del "mercenario". Mentre se ne sta andando ha un ultimo battibecco con il fratello il quale, però, sembra fare una brutta fine poiché nel climax della lite mette un piede in fallo e cade giù dalla scogliera .... mmmmmm.
Il film si ispira al personaggio omonimo creato da Robert Ervin Howard, lo stesso che scrisse "Conan il barbaro", ma la storia a quanto pare non é tratta da uno dei suoi racconti ma é liberamente ispirata.
In breve (mica tanto). Anno di grazia 1600 e qualcosa. Solomon Kane é uno spietato condottiero che conduce i suoi uomini al saccheggio più brutale. Nelle scene iniziali vediamo una cittadina costiera sottoposta al bombardamento continuo dei cannoni delle navi di Sua Maestà britannica (forse Giacomo I o forse Elisabetta I?). La cittadina sembra essere arabeggiante, e difatti i soldati che cercano di difenderla hanno tratti e vestimenta orientaleggianti.
Solomon arriva come un demone distruttore per trovarsi, poi, faccia a faccia, con il vero demone ossia un emissario di Satana che gli ricorda che lui, per la sua crudeltà, si é ormai dannato l'anima e per questo "ha da mori' - e la sua anima se la prende il diavolo.
Ma il prode condottiero - "nocchiero di un veliero proiettato ..." no, questi sono Elio e Le Storie Tese - non é dello stesso avviso; si spaventa non poco ma riesce a fuggire dalle grinfie demoniache e lo ritroviamo un anno dopo in un convento in Inghilterra. Già questo particolare storico é un po' strano perché con Enrico VIII ci fu la cosiddetta Dissolution of the monasteries che portò, fra il 1536 e il 1540, alla confisca dei beni della Chiesa e alla soppressione dei monasteri, nell'ambito della nascita dell'anglicanesimo e della trasformazione della religione cattolica in Inghilterra in religione di Stato con a capo il re. Era quindi un po' difficile trovare dei conventi che avessero resistito alla Dissolution, ma vabbuò, é un film particolare, una licenza poetica ogni tanto O___o
Solomon deve espiare i suoi peccati e redimersi e vivere questa nuova vita fatta di "peace&love" che gli permetterà di non essere più ghermito dalle armate di Satana. Il suo corpo, inoltre, é ricoperto di tatuaggi e vere e proprie "incisioni" - come una grossa croce dietro la schiena - che dovrebbero proteggerlo dal male. Tuttavia, nel convento si son stufati di tenersi in casa un soggetto che porta su di loro "tristi presagi" e sogni che inducono il priore a buttarlo gentilmente fuori dal convento. "Ma come?" chiede uno stupito Solomon "Io vi ho anche dato le mie ricchezze per poter rimanere" - "Ah no, mi spiace" ribatte il priore, "Faccia i bagagli e arrivederci, la sua anima si può redimere altrove". Visto che ora Solomon é un uomo di pace, accetta la decisione del priore, fa fagotto e si incammina nella gelida campagna inglese. Nota bene: seppur ad inizio film viene indicato il 1600 come anno in cui si svolge tale avventura, a me sembra di aver intravisto un indizio che permette di collocare la vicenda durante il grande inverno del 1608, quando venne registrato, per la prima volta negli annali dell'epoca, il "ghiacciamento" del fiume Tamigi per il grande freddo che attanagliò l'Inghilterra. La costante del tempo cattivo (o nevica o diluvia) permea tutto il film dall'inizio alla fine; a me durante la proiezione stavano spuntando le branchie per tutta l'acqua che continuava a cadere. Ma andiamo avanti. Nelle campagne inglesi Solomon incontra solo morte e distruzione, addirittura viene derubato da una piccola banda di briganti e non oppone resistenza, altrimenti ciò avrebbe significato per lui andare dritto dritto nelle braccia del demonio. Viene salvato e curato da una famiglia di puritani (padre, madre, figlio maggiore, figlia "carina" mezzana e figlio minore) in viaggio per imbarcarsi per il Nuovo Mondo. Solomon si aggrega, forse con l'idea di recarsi anch'egli nelle Americhe, ma il sogno di tutti si infrange quando incontrano una banda di malvagi al soldo di un feroce "conducator" mascherato, asservito alle forze del male. I maschi della famiglia vengono sterminati tutti sotto gli occhi di Solomon che tribola parecchio prima di decidersi a dare una mano; uccide un po' di cattivi ma non riesce ad impedire il rapimento della figlia mezzana da parte dei malvagi. Piccolo flashback: L'allegra brigata aveva avuto un incontro particolare la sera precedente, addirittura con una strega che si era presentata sotto mentite spoglie, quelle di una bambina sopravvissuta a un massacro operato da una orrida strega (eheheheh, indovina chi?) che era stata messa al rogo. La bimba/strega, prima di essere smascherata da Solomon, che l'aveva invitata a pregare e ad indossare una croce per proteggersi dalle forze del male, marchia la ragazza con un segno nero sulla mano che servirà ai malvagi ad identificarla come "colei che deve essere rapita", indi riesce a fuggire e arrivederci. Il padre morente chiede a Solomon di salvare la figliuola perché sarà grazie a questo gesto che, garantisce il padre morente, egli potrà redimere la sua anima. Kane, dunque, parte con questa missione, pronto ad affrontare le forze del male che si presentano, ad esempio, sotto forma di prete ormai impazzito che vuole offrirlo come pasto principale a una torma di morti viventi che dimorano nella cripta di una chiesa in rovina. La ricerca della ragazza sembra essere arrivata alla fine quando uno degli sgherri dell'uomo mascherato gli fa credere che ella è morta: Kane è un uomo senza più certezze. Trova ricovero nella taverna di un villaggio (quello uguale al film "Van Helsing") e qui si ubriaca per poi essere acciuffato dagli uomini del conducator mascherato e venir crocifisso sotto una pioggia torrenziale. Sembra essere giunta la fine per Solomon, ma ecco che ad un tratto passa una carretta di prigionieri al cui interno c'è la giovin pulzella che, appena vede Kane in croce, comincia a urlare il suo nome disperatamente. Egli si risveglia dal torpore post ubriachezza e post crocifissione, la vede e, preso da furor salvandi, si sfila prima una mano e poi l'altra dai chiodi che lo tenevano avvinto alla croce, si libera i piedi e cade giù "come corpo morto cade". Si risveglia, parecchi giorni dopo, nella grotta di alcuni ribelli che cercano di opporsi alla malvagità e alle razzie delle bande dell'uomo mascherato e di colui che tiene le fila: il perfido Malachia, ex prete ora votato al satanismo. I ribelli sanno dov'è il quartier generale di Malachia e dei suoi sgherri, praticamente - o guarda te la combinazione e com'è piccolo il mondo - nel castello avito di proprietà di Solomon. Eh sì perché, grazie ad alcuni flashback, durante il film veniamo a sapere che il piccolo Solomon è il figlio cadetto secondogenito destinato al convento. Ma il piccoletto non ne vuole proprio sapere di andare in convento e soprattutto contesta al padre il fatto che voglia assegnare tutte le sue proprietà al vizioso, lubrico e crudele fratello maggiore. Il piccolo Solomon non ci sta e, sfidando l'ira paterna, se ne va dalla magione per intraprendere la carriera del "mercenario". Mentre se ne sta andando ha un ultimo battibecco con il fratello il quale, però, sembra fare una brutta fine poiché nel climax della lite mette un piede in fallo e cade giù dalla scogliera .... mmmmmm.
E ora l'adulto Solomon scopre che la radice di tutti i mali proviene proprio dal castello paterno. Bè, niente paura: il condottiero è pronto a guidare i ribelli nell'antro del nemico, forte del fatto che quel luogo lo conosce come le sue tasche. Il gruppetto di desperados si prepara e Solomon li guida. Ad un certo punto tutto sembra perduto, ma Kane trova nuove strade per far avanzare la masnada e infondere coraggio in vista della mattanza (la loro ^__^) finale. Nelle segrete del castello Solomon il vendicatore scopre un prigioniero del tutto particolare: il proprio padre. Oh com'è? Oh perché? Il babbo ormai prossimo alla morte svela l'arcano: il figlio maggiore non era morto cadendo dalla scogliera ma stava messo male e il padre, pur di salvarlo, si rivolge a Malachia, il prete stregone, che sì lo salva ma lo rende suo schiavo facendolo diventare il conducator mascherato. Il padre morente chiede un ultimo favore al figliuol prodigo: "Uccidimi e mi libererai dal giogo malefico di Malachia". E sia .... bang!
La resa dei conti è vicina. Dopo aver ucciso il fratello conducator mascherato, Kane si dirige verso la sala delle udienze ove incontra Malachia e si avvede di una gabbia in cui è segregata la giovine fanciulla da liberare. Ma le sorprese non finiscono. C'è anche un demone che l'attende, pronto a essere liberato e a prendere l'anima di Solomon. Dopo un combattimento acceso (in tutti i sensi, il demone è tutto de foco) basta una goccia di sangue della ragazza per far sparire tutto: il demone de foco, Malachia e i peccati che albergavano dentro il corpo di Solomon. Via, tutti all'inferno da cui son venuti.
Kane ormai è redento. La voce fuori campo del protagonista ci informa che la ragazza è ritornata dalla madre (unica sopravvissuta, oltre alla figlia, al massacro della banda di masnadieri) mentre lui, con lo sguardo rivolto verso il castello avito e il sole che tramonta all'orizzonte (e finalmente è uscito 'o sole) ora sa cosa fare, sa qual è il suo posto nella società: dar la caccia a streghe e demoni, dar la caccia al MALE!
The end, ma con il sottinteso che "to be continued...." ossia questi non è altro che il primo episodio di una serie, forse una trilogia, che va tanto di moda.
Giudizio critico: rimando alla citazione fantozziana sulla "Corazzata Kotiomkin". No, sono troppo crudele ^__^.
Il film si può vedere se non si ha proprio null'altro da fare e si vuol spegnere il cervello per un paio d'ore. O bella, "spegnere il cervello". Mentre lo guardavo mi venivano in mente alcune analogie con altri film - il demone de foco mi ha ricordato il Balrog del film "Il Signore degli Anelli" - oppure anticipavo le mosse dei protagonisti riuscendo a prevedere cosa sarebbe successo di lì a poco, forse perchè in alcuni punti la storia è prevedibilissima. Ad esempio, è abbastanza intuibile capire che l'unica superstite del villaggio distrutto dalla strega - la bimba - fosse la strega, oppure che il prete "pazzo" avrebbe riservato a Solomon una sorpresina non tanto piacevole.
Il protagonista è tale James Purefoy che, secondo me, nei panni di Solomon ci sta benissimo. Altri attori che ho riconosciuto sono: Max Von Sidow nella parte del padre di Solomon, Pete Postlethwaite, il puritano padre della ragazza rapita, protagonista di "In nome del padre", ad esempio, la madre della ragazza, interpretata da Alice Kriege che nel film Star Trek-Primo contatto altri non era se non la regina dei Borg, e il prete pazzo interpretato dall'attore che indossò i panni del pirata dall'occhio di vetro nel film-saga "Pirati dei Caraibi". Per il resto buio completo.
Insomma, il filmino si fa vedere, anche se visivamente è molto cupo, ma forse perché deve dare l'idea che il MALE "è vivo e lotta contro di te!"
Solomon Kane .... l'uomo che è riuscito là dove neanche Chuck Norris è giunto ossia schiodarsi da solo dalla croce. WOW!
Il naturalista suggerisce di leggere i racconti di Howard per farsi un'idea esatta, e non tanto balzana, di chi fosse veramente Kane: un cacciatore di streghe, demoni ma anche di uomini malvagi, convinto di stare dalla parte del bene perché lui ha una certezza granitica nella fede in Dio e nel compito che gli è stato assegnato: eradicare il male, per quanto possibile.
Cosa ci riserverà, cinematograficamente parlando, il futuro?
Buona visione
^________^