Sono in preda all'accidia, all'ignavia, alla pigrizia... latito nel blog per mancanza di idee e perchè mi sto chiedendo "ma chi me l'ha fatto fare?"
Ma bando alle ciance!
Oggi, 31 ottobre, è la vigilia di Ognissanti, Halloween, Samhain.
E bè, ormai si sa che tale ricorrenza ha un'origine "pagana", legata alle antiche popolazioni celtiche che con il termine Samhain (gaelico, pron. saun) indicavano la fine della gioiosa estate, la fine del periodo del raccolto e l'inizio della stagione invernale con l'arrivo del freddo e gelido inverno che avrebbe messo per un po' tutto a tacere. Una sorta di "piccola morte", in pratica.
Samhain cadeva il primo novembre e il 31 ottobre, alla vigilia, si celebrava questo passaggio, dalla luce al buio, soprattutto "festeggiando" attorno a grandi falò dai quali ogni famiglia prendeva il fuoco per illuminare le proprie case e immagazzinando il cibo per i mesi invernali. Ma la festa non era solo un momento "terreno", volto ad assicurarsi la sopravvivenza durante l'inverno, era anche un momento spirituale perchè venivano ricordati coloro che erano morti. Era quindi un giorno particolarissimo anche perchè si credeva che, durante la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre, le barriere fra il mondo dei morti e dei vivi diventassero molto labili e poteva così accadere che i morti ritornassero a visitare sia i luoghi ove avevano vissuto che le persone a loro care, e i vivi potessero perdersi nel regno dei morti.
Mi ha sempre intrigato questa visione della festa e mi ricordo anche di un libro scritto da Neil Gaiman (Stardust) ove si narrano le vicende di un giovane abitante di un villaggio posto ai confini con il mondo fatato. Durante la fiera annuale del villaggio, che cade ovviamente una volta l'anno e non ricordo però quando, i confini tra il mondo degli umani e quello delle fate possono essere attraversati senza problemi in entrambe le direzioni: che tale giorno sia Samhain? Ora ho ricordi confusi.
Molteplici sono i siti dedicati a questa giornata, e basta fare una veloce ricerchina su Google per apprendere tutto l'apprendibile ^__^ su questa ricorrenza, ripresa poi dal cristianesimo e cambiata in Tutti i Santi e i Morti.
Sul fatto che sia più una festa "nordica" che mediterranea, mah? Esisteva al tempo dei celti, esisteva al tempo dei romani (anche se in una data diversa), perchè non può esserci ora?
Certo, come il Natale, adesso è più l'aspetto consumistico che viene messo in evidenza: e il costumino carnevalesco, e i dolciumi e i piatti tipici, e i fiori... ah! i fiori!
In Sicilia ricordo che per Tutti i Santi e i Morti si davano - e forse si continuano a dare ancora - le "ossa dei morti" (crozzi i mortu), dolci fatti con la mandorla, se non sbaglio, e sono i morti che portano i regali ai bimbi - come babbo natale e la befana. A Perugia mamma mi parlava delle pinoccate, ma ho un turbine nella mente oggi e potrei sbagliare.
Quali sono i piatti regionali tipici di questo periodo? O le ricorrenze che si è soliti fare?
Qualcuno vuol contribuire? Così, tanto per farmi gli affari vostri e stilare una sorta di elenco che non vada perduto nella memoria a venire! ^___^
Io credo che combinerò una beneamata cippa questa sera, se non accendere un lumino dentro un portacandele a forma di zucca in ricordo delle feste attorno ai falò.
Sul dolcetto o scherzetto nun c'ho più l'età, e sul mangiare la zucca ... ho il frigo vuoto: forse vado da Alessiettuccettina! ^__^
Buon Samhain a tutti!
Ma bando alle ciance!
Oggi, 31 ottobre, è la vigilia di Ognissanti, Halloween, Samhain.
E bè, ormai si sa che tale ricorrenza ha un'origine "pagana", legata alle antiche popolazioni celtiche che con il termine Samhain (gaelico, pron. saun) indicavano la fine della gioiosa estate, la fine del periodo del raccolto e l'inizio della stagione invernale con l'arrivo del freddo e gelido inverno che avrebbe messo per un po' tutto a tacere. Una sorta di "piccola morte", in pratica.
Samhain cadeva il primo novembre e il 31 ottobre, alla vigilia, si celebrava questo passaggio, dalla luce al buio, soprattutto "festeggiando" attorno a grandi falò dai quali ogni famiglia prendeva il fuoco per illuminare le proprie case e immagazzinando il cibo per i mesi invernali. Ma la festa non era solo un momento "terreno", volto ad assicurarsi la sopravvivenza durante l'inverno, era anche un momento spirituale perchè venivano ricordati coloro che erano morti. Era quindi un giorno particolarissimo anche perchè si credeva che, durante la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre, le barriere fra il mondo dei morti e dei vivi diventassero molto labili e poteva così accadere che i morti ritornassero a visitare sia i luoghi ove avevano vissuto che le persone a loro care, e i vivi potessero perdersi nel regno dei morti.
Mi ha sempre intrigato questa visione della festa e mi ricordo anche di un libro scritto da Neil Gaiman (Stardust) ove si narrano le vicende di un giovane abitante di un villaggio posto ai confini con il mondo fatato. Durante la fiera annuale del villaggio, che cade ovviamente una volta l'anno e non ricordo però quando, i confini tra il mondo degli umani e quello delle fate possono essere attraversati senza problemi in entrambe le direzioni: che tale giorno sia Samhain? Ora ho ricordi confusi.
Molteplici sono i siti dedicati a questa giornata, e basta fare una veloce ricerchina su Google per apprendere tutto l'apprendibile ^__^ su questa ricorrenza, ripresa poi dal cristianesimo e cambiata in Tutti i Santi e i Morti.
Sul fatto che sia più una festa "nordica" che mediterranea, mah? Esisteva al tempo dei celti, esisteva al tempo dei romani (anche se in una data diversa), perchè non può esserci ora?
Certo, come il Natale, adesso è più l'aspetto consumistico che viene messo in evidenza: e il costumino carnevalesco, e i dolciumi e i piatti tipici, e i fiori... ah! i fiori!
In Sicilia ricordo che per Tutti i Santi e i Morti si davano - e forse si continuano a dare ancora - le "ossa dei morti" (crozzi i mortu), dolci fatti con la mandorla, se non sbaglio, e sono i morti che portano i regali ai bimbi - come babbo natale e la befana. A Perugia mamma mi parlava delle pinoccate, ma ho un turbine nella mente oggi e potrei sbagliare.
Quali sono i piatti regionali tipici di questo periodo? O le ricorrenze che si è soliti fare?
Qualcuno vuol contribuire? Così, tanto per farmi gli affari vostri e stilare una sorta di elenco che non vada perduto nella memoria a venire! ^___^
Io credo che combinerò una beneamata cippa questa sera, se non accendere un lumino dentro un portacandele a forma di zucca in ricordo delle feste attorno ai falò.
Sul dolcetto o scherzetto nun c'ho più l'età, e sul mangiare la zucca ... ho il frigo vuoto: forse vado da Alessiettuccettina! ^__^
Buon Samhain a tutti!