domenica 4 settembre 2011

"Compagna" Parisina

La "compagna" Parisina


E' da un po' che non dò notizie della micionzolina di casa ed ecco, quindi, che dopo la necessaria pausa estiva, che non ha ricaricato affatto le pile, anzi, vengo a deliziare con le novità sul fronte micesco.
La micionzolina Parisina è sempre più un amorino. Ormai è una presenza "presente" nel senso che non si nasconde più, gironzola per casa, ma il suo lato poltronesco lo mantiene regalandosi soavi e lunghe dormite sul pavimento di casa.
Quest'estate, inoltre, ha affrontato per la prima volta la trasferta Stato Pontificio-Regno Sabaudo e ritorno senza colpo ferire. Io e il naturalista eravamo un po' in pensiero perchè: e vattelapesca come avrebbe reagito ad un viaggio in macchina che dura come minimo otto ore O.o ... e invece.
Abbiamo adottato la stessa strategia che avevamo adottato con Tabatuga: pettorina con guinzaglino, io dietro con accanto il trasportino aperto e la micina con indosso la pettorina assicurata al trasportino. In questo modo poteva esplorare, ma non più di tanto, l'auto, muovendosi almeno nella zona dei sedili posteriori, con me che la tenevo d'occhio; alla bisogna, inoltre, poteva usufruire della lettierina che le avevamo messo dietro il posto di guida.




Proviamo, ci siam detti, male che vada il viaggio durerà di più, faremo più fermate... e invece.
Certo, miagolicchi vari ci sono stati, momenti in cui aveva bisogno di guardare dal finestrino per capire che cosa stesse succedendo pure, tuttavia era più il tempo che passava o accovacciata sulle mie gambe o distesa accanto al trasportino o addirittura ai miei piedi incuneandosi quasi sotto il sedile del passeggero anteriore. La lettiera l'ha utilizzata senza colpo ferire (meno male che ha fatto solo pipì ...) e come mossa precauzionale, ma doverosa, la piccina si è sciroppata il viaggio a stomaco vuoto. Eh sì. I veterinari, ma anche amici gattofili, già con Tabatuga ci avevano consigliato di non far mangiare il gatto prima della partenza per evitare che vomitasse e noi, col cuore infranto, abbiamo tenuto duro e non ci siamo fatti intenerire dagli incessanti miagolii che chiedevano cibo e cibo e cibo... Meeeeooowww, stupidi umani, mi fate mangiare? :-((( NO!
Al ritorno è stato ancora meglio perché a parte il tratto iniziale del viaggio condito da miagolii e incessanti avanti e indietro da un finestrino all'altro, ad un certo punto com'è, come non è, ha dato un'occhiata dentro al trasportino e poi... pluffete, ci si è infilata dentro, si è distesa ed ha cominciato a ronfare bellamente: qui alcune foto che incastrano la micia dormigliona



Che dire, noi siamo stati più che contenti anche perché quando siamo arrivati nel Regno Sabaudo la piccina non ha avuto remora alcuna ad esplorare la nuova casetta delle vacanze, a parte una prima puntatina sotto il letto per rinverdire i fasti della prima ora ma che sono durati pochissimo perché poi lei sotto il letto non c'è più andata. Le piaceva molto mettersi sul davanzale delle finestre (ecco una prova)


a dormire o a guardare il panorama, ma dato che per un certo periodo di tempo anche nel Regno Sabaudo è arrivato il caldo afoso micidiale, la sua cuccetta era sotto un tavolinetto mai esposto al sole, in un angolino della casa.
La parte, diciamo, meno bella è che la situazione dermatite era ad uno stallo. La micina aveva un'estesa zona sotto il collo e su lato sinistro ormai senza peli e abbastanza martoriata dalle grattate che si dava con quelle unghine affilate. Hai voglia a medicarla, metterle cremine e cremone: con una sola zampata mandava all'aria il paziente lavoro nostro di medicazione.


Ecco come si presentava la situazione prima che la portassimo dal veterinario :-(((

Dovevamo fare qualcosa. Questo qualcosa si è trasformato nella decisione di far visitare Parisina presso un veterinario di Pinerolo per fargli valutare la situazione e decidere cosa fare; appena il veterinario l'ha vista s'è spaventato non poco perché la situazione era bella estesa e non molto rassicurante (anche se non era così grave come quando la prendemmo dal gattile. Lì sì che le zone "graffiate" e prive di peli erano veramente mooolto estese). E allora vai di antibiotico (una punturina ma con effetto per due settimane) e disinfezione frequente della zona con un prodotto specifico (che comunque già facevamo su indicazione della veterinaria di Roma). A malincuore decidiamo anche di rimetterle il collarino perché altrimenti si sgrattugiava troppo sotto il collo. A onore della piccina dobbiamo dire che ella ha accettato tutto questo senza colpo ferire. E' una micina che, effettivamente, non è scalpiti molto quando dobbiamo "manipolarla" per darle le medicine o metterle il collarino. Siamo fortunati, almeno per ora. Ma non è finita: il veterinario concorda una visita di controllo dopo due settimane (ed eravamo ancora su a Pinerolo) con la dermatologa. Va bene! Quando siamo andati dalla dermatologa la situazione sotto il collo era migliorata di molto (te credo, la piccina non poteva più grattarsi) ma sul lato sinistro, la cui lesione andava anche oltre il collarino la situazione era sempre critica. Bon, consiglio della dermatologa: metterle una bandana. Eh? O.O
Eh! E mettiamole pure la bandana, santa miciolina, oltre al collarino, e anche in questo caso la micina si è fatta mettere il fazzoletto senza colpo ferire.

Parisina dallo sguardo assassino... e te credo. Guarda te come è dovuta stare tutto agosto :-((

Ora stiamo aspettando che ci invii via mail i risultati di alcune analisi del pelo, e di quello che è riuscita ad asportare dalla cute lesionata, per capire bene se le bollicine che vengono di tanto in tanto a Parisina sono dovute ad un'allergia da cibo, da ambiente o da altre cause. Nel frattempo la micina deve assumere ancora dell'antibiotico per bocca che, ovviamente, ormai accetta con rassegnato mutismo... ma abbiamo un peluche o una micia? Mah?
Però, effettivamente, l'averle messo una bandana ha di molto ridotto l'estensione della lesione e la cute si sta rimarginando. Bollicine non stanno comparendo per cui, al momento siamo abbastanza fiduciosi.
Il titolo del post lo si deve al fatto che, tornati a Roma, ho messo una bandana rossa alla piccina e da quel momento per noi è diventata "compagna" Parisina.
Piccolina aspettami che adesso ti coccolo tuttaaaaa!!!!
Meooowww tavarisch!


8 commenti:

Pierluigi ha detto...

Carissimi Cristina e Stefano,
mi chiamo Pierluigi ed ho 29 anni; ho incrociato questo blog per caso, durante la navigazione sui vari motori di ricerca per trovare informazioni circa il Corso di Erboristeria presso la Scuola Scienza e tecnica del comune di Roma..
Innanzitutto devo fare i complimenti a Morrigan (immagino Cristina) per il blog, non ne ho mai letto uno più interessante ed emozionante..
Ci sono degli spaccati di vita autentici e molto comunicativi, sarà che sono anch'io un appassionato ed amante di mici!
Mi ha colpito molto la storia della gattina Tabatuga, mi spiace davvero che non ci sia più ma sicuramente ha vissuto una vita bella e con tanto affetto della proprietaria Sig.ra Tullia prima, e soprattutto del vostro poi..
Comunque vedo che la gattina Parisina vi sta dando lo stesso affetto micesco e ciò mi fa molto piacere.
Riguardo al Corso di Erboristeria: chiedo cortesemente a te Cristina, che l'hai già frequentato, maggiori informazioni, quanto dura, che impegno settimanale comporta; inoltre le tue impressioni, come ti sei trovata, se me lo consiglieresti ect..
Lascio qui sotto il mio indirizzo email e spero di trovare presto una risposta, ho potuto notare che siete davvero due belle persone, magari stringeremo amicizia, chi lo sa.
Per ora un sincero grazie ed un simpatico saluto da Pierluigi. :-)

er botanico ha detto...

ma perchè i gatti vostri passano tutti per quel collare??? :-)

Morrigan ha detto...

Ciao Pierluigi, grazie per "the compliments" e.. continua a seguirci se ti va. In bocca al lupo con la scuola!
@Er Botanico: veramente Tabatuga non l'ha mai indossato il collarino elisabettiano!

cooksappe ha detto...

gattinaaa! :**

Pierluigi ha detto...

Ciao Cristina! Mi fa davvero crepare dal ridere lo "sguardo assassino" di Parisina ma in quelle condizioni era comprensibile, porina.. Spero cmq stia meglio! Dunque, ho preso contatti con la Scuola e.. buona notizia: potrò essere ammesso! Praticamente le lezioni inizieranno settimana prossima.. Il gentile Prof. con cui ho parlato ha, in parte, chiarito alcuni dubbi che avevo; mi resta solo il lato pratico, del "dopo" i due anni (ora non sono più 3 come ai tuoi tempi ma ci sono solo "corso base" ed "avanzato").
Ti chiedo quindi: in base alla tua esperienza e ai tuoi ricordi, c'è possibilità di trovare lvoro presso erboristerie già avviate? So che, come mi dicevi, non potrei aprirne una dove produrre ma mi sono informato: è possibile esserne titolare ma a condizione di vendere solo materiale già confezionato e, solo in alcuni casi, sfuso.
Toglimi una curiosità: tu stai lavorando nel settore erboristico? Hai fatto stages, tirocini o collabori con qualche erboristeria?
Grazie, grazie, grazie, se vorrai chiarirmi quest'ultimo aspetto, poi, credo, sarò deciso per iniziare il Corso!
Tanti simpatici saluti! :-))

Pierluigi

Morrigan ha detto...

@Gattina: grazieee!
@Pierluigi: bene! Mi fa piacere sapere che potrai frequentare la scuola e.... no... non ho mai lavorato nel settore erboristico. Maggiori informazioni e dettagli te li daranno i professori e gli studenti che incontrerai. Per quel che ricordo io, alcune ragazze facevano esperienza presso erboristerie come tirocinanti o collaboratrici, ma erano esperienze brevi, per quel che mi è parso di capire, dovute più agli impegni delle ragazze che ad altro.
In bocca al lupo dunque ed un saluto anche alla tua micina, Serafina!

Pierluigi ha detto...

Grazie ancora per le info sulla Scuola, ti farò sapere se deciderò di frequentarla! Ah, Serafina ricambia affettuosamente! ^-^ PierL

Geillis ha detto...

ma piccolina!! Sembra l'omino michelin, conciata così, ma sono sicura che lo capisce che lo fate per il suo bene...noi quando li portiamo in vacanza dai nonni dobbiamo attrezzarci con plastica sui sedili, perchè Titti si fa sempre la pipì sotto per la paura: è un viaggetto di una ora e un quarto, mica tanto, ma non riesce proprio a trattenersi. Non hanno mai fatto un viaggio lungo, non li abbiamo mai portati lontano, ma la tua organizzazione mi sembra veramente ingegnosa, brava